Premio giornalistico Miglioriamo Milano a un lavoro sul Corvetto. L’assegnazione il 2/3

Il “caso Corvetto” è il tema della prima edizione del premio giornalistico “Miglioriamo Milano” che sarà assegnato venerdì 2 marzo (ore 18) presso la Sala Luca Giordano della Fondazione Cariplo in via Romagnosi. Il Premio

milano panoramaIl “caso Corvetto” è il tema della prima edizione del premio giornalistico “Miglioriamo Milano” che sarà assegnato venerdì 2 marzo (ore 18) presso la Sala Luca Giordano della Fondazione Cariplo in via Romagnosi. Il Premio – al quale ha dato il sui patrocinio il Municipio 4 – è promosso dall’Associazione Quartieri Tranquilli, presieduta da Lina Sotis, e da Fondazione Cariplo, in memoria di Piermario Vello, Segretario Generale della Fondazione, improvvisamente scomparso nel 2014, a soli 63 anni.

“Almeno una casa” è il titolo del lavoro premiato dalla giuria presieduta da Gian Giacomo Schiavi, già vicedirettore del Corriere della Sera. Si tratta di un elaborato multimediale firmato da Giovanni Marrucci, Giacomo Detomaso, Simone Disegni, Andrea Fioravanti e Lorenzo Nicolao, della scuola di giornalismo “Walter Tobagi”. È la storia del “residence sociale” di via Oglio al Corvetto, uno stabile occupato dove vivono 58 famiglie di 26 nazionalità in attesa di un alloggio popolare.

Ai vincitori, oltre i 2.500 euro del premio, viene offerta la possibilità di vedere il proprio lavoro pubblicato nella cronaca milanese del Corriere della Sera e di partecipare alla “messa in pagina”.

Interverranno alla cerimonia il giornalista Piero Colaprico che condurrà gli interventi; Giuseppe Guzzetti, presidente Fondazione Cariplo; Pierfrancesco Majorino, assessore Politiche sociali Comune di Milano; Monsignor Davide Milani presidente Fondazione Ente dello Spettacolo; Paolo Bassi, presidente Municipio 4 Milano Giangiacomo Schiavi, presidente della Giuria del premio; e Lina Sotis, presidente Associazione Quartieri Tranquilli.

L. G.
(Marzo 2018)

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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