230 accertamenti per scarico illecito di rifiuti. Particolarmente colpiti Gratosoglio, Corvetto e parco delle Risaie
Le fototrappole ci sono e fanno il loro lavoro, per fermare i delinquenti dell’abbandono dei rifiuti per strada. È quello che emerge dalla pubblicazione (dove è possibile leggere il dettaglio municipio per municipio) di un
Le fototrappole ci sono e fanno il loro lavoro, per fermare i delinquenti dell’abbandono dei rifiuti per strada. È quello che emerge dalla pubblicazione (dove è possibile leggere il dettaglio municipio per municipio) di un anno – da maggio 2019 a maggio 2020 – che, attraverso 19 fototrappole ha rilevato centinaia di scarichi abusivi, dando il via a 231 gli accertamenti per abbandono illecito di rifiuti effettuati, di cui 77 nell’ultimo semestre (per circa 20mila euro di sanzioni).
Particolarmente colpita da questa piaga il sud Milano, soprattutto le aree di Corvetto, Municipio 4 (via dei Cinquecento, Mompiani, Panigarola e Ravenna), Municipio 6 (il quadrilatero di vie comprese tra Lorenteggio, Inganni, Giambellino e Bellini e il parco delle Risaie) e a Gratosoglio (Municipio 5), dove le fototrappole su via Baroni e Saponaro hanno confermato quello che si pensava da tempo e cioè che il problema – oltre 71 abbandoni abusivi in un anno! – è riconducibile a “un mix di comportamenti illeciti quali una costante errata esposizione dei sacchi condominiali al fine di liberare anzitempo i depositi rifiuti dei palazzi; piccoli scarichi abusivi di mobili e altre masserizie; utilizzo improprio delle campane rimanenti di carta e vetro”. Un’ ulteriore conferma della necessità di intervenire con decisione su Aler, chiedendo che venga attuata una corretta esposizione dei sacchi dell’immondizia, creando anche le condizioni strutturali negli edifici perché questo possa avvenire, predisponendo spazi adeguati.
«Questi risultati sono il frutto di un importante lavoro di squadra che vede l’Amministrazione e Amsa impegnate, quotidianamente, nel combattere le situazioni di degrado in città e che coinvolge diversi uffici della Polizia locale – commenta la vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo -, dalle Unità specialistiche, che attraverso l’analisi delle immagini delle telecamere ci permettono di ricostruire e portare avanti le indagini, ai Comandi Decentrati, cui è affidato il fondamentale lavoro sul campo, nei quartieri, con interventi mirati e con quella sensibilità particolare di attenzione al territorio che li contraddistingue».