L’Orchestra Giovanile Milano 5, quando la musica diventa patrimonio dei giovani

Ha ormai un anno di vita “l’Orchestra Giovanile Milano 5”, composta da giovani e giovanissimi strumentisti, dai 13 ai 21 anni, nata su iniziativa dell’Associazione MaMu Cultura Musicale, con il patrocinio del Municipio 5. Un’orchestra

Ha ormai un anno di vita “l’Orchestra Giovanile Milano 5”, composta da giovani e giovanissimi strumentisti, dai 13 ai 21 anni, nata su iniziativa dell’Associazione MaMu Cultura Musicale, con il patrocinio del Municipio 5. Un’orchestra di adolescenti è una bella notizia di per sé, ma dietro il progetto dell’Orchestra Giovanile c’è un “di più” che la rende particolarmente preziosa: dare la possibilità a chi si è già avvicinato alla musica durante le scuole medie inferiori di non disperdere il patrimonio di conoscenze musicali acquisito e continuare a praticare uno strumento.

Per capire meglio l’importanza dell’iniziativa è necessaria una premessa “numerica”: in Italia sono quasi 2.000 (48 nell’area metropolitana di Milano) le scuole medie a “indirizzo musicale” (SMIM), che permettono a 6.000 classi – e quindi a circa 120mila giovanissimi studenti, seguiti all’incirca da 8.200 docenti – di avvicinarsi gratuitamente alla musica e a uno strumento musicale. Se la scelta del Ministero dell’Istruzione di avvicinare tanti giovani alla musica è stata certamente meritoria, resta il fatto che lasciata la scuola media la percentuale di studenti che prosegue gli studi in una scuola superiore ad indirizzo musicale (liceo o conservatorio) o che continua privatamente lo studio della musica è molto bassa.

Da una piccola ma significativa indagine condotta proprio dall’associazione MaMu sul nostro territorio (Municipi 4, 5 e 6) nell’anno scolastico 2020-2021, su 176 studenti che erano usciti dalle classi ad indirizzo musicale delle scuole medie, solo il 20% aveva proseguito, in qualche modo, nello studio di uno strumento musicale.

Le ragioni sono molteplici: c’è certamente una percentuale di ragazzi che, legittimamente, non è più interessato alla musica, ma il grosso della “dispersione musicale” dipende innanzi tutto dall’imbuto che si crea tra la domanda potenziale (gli studenti usciti dalle scuole medie a indirizzo musicale) e l’offerta (scuole superiori ad indirizzo musicale) e dai costi che implica continuare a studiare musica privatamente.

Da qui il valore anche sociale dell’Orchestra Giovanile che offre gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi interessati la possibilità di proseguire nello studio dello strumento ma, direi soprattutto, di continuare a vivere la magia e i benefici, anche psicologici, di far parte di un’orchestra musicale con la quale condividere impegno, responsabilità ed emozioni.

Certamente una iniziativa “di quartiere” non può risolvere il problema descritto, ma è proprio dalle iniziative virtuose che nascono sul territorio che traiamo la forza e l’ottimismo per dire “allora si può fare”. Gli ingredienti sono le idee, la voglia di “fare”, l’impegno condiviso. E il primo appuntamento per condividere tutti questo impegno e sostenere attivamente l’Orchestra Giovanile attraverso una raccolta fondi, è a Milano il 17 dicembre alle ore 21 al Teatro Asteria (piazza Francesco Carrara, 17) per il Concerto di Natale in cui si esibiranno musicisti di profilo internazionale (Federica Giani, Luca Franzetti e Davide Cabassi) accompagnati dall’orchestra del MaMu Ensemble e, naturalmente, i ragazzi dell’Orchestra Giovanile Milano 5, beneficiaria della raccolta fondi.

Maurizio Tucci è nato a Potenza si è laureato in Ingegneria presso l’Università di Bologna e vive a Milano dal 1992. Lavora nel campo della comunicazione e della ricerca sociale. Ideatore e curatore dell'indagine "Abitudini e stili di vita degli adolescenti italiani" realizzata annualmente dalla Associazione no-profit “Laboratorio Adolescenza”, di cui è fondatore, e dall’Istituto di Ricerca IARD. È Presidente della Associazione “Laboratorio Adolescenza” e membro del Consiglio Direttivo della dalla Società Italiana di Medicina dell'Adolescenza. Giornalista e scrittore, collabora dal 1995 con il Corriere della Sera. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e saggi e ha scritto tre romanzi.

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