Alessandro di Ultima Generazione al 20esimo giorno di digiuno, il 4 ottobre sarà davanti Montecitorio per incontrare Giorgia Meloni e ottenere azioni concrete in difesa dell’ambiente

Alessandro Berti (nella foto sopra a inzio digiuno), al 20esimo giorno di sciopero della fame, martedì 4 ottobre sarà a Roma davanti a Montecitorio alle ore 11 (e sarà al 24esimo giorno di digiuno) per

Alessandro Berti (nella foto sopra a inzio digiuno), al 20esimo giorno di sciopero della fame, martedì 4 ottobre sarà a Roma davanti a Montecitorio alle ore 11 (e sarà al 24esimo giorno di digiuno) per cercare di incontrare Giorgia Meloni e chiedere al Primo ministro in pectore, a nome dei giovani di Ultima Generazione, impegni concreti per la difesa dell’ambiente.

Questo l’appello di Ultima Generazione: “Onorevole Giorgia Meloni, se non darà ascolto alle richieste di Ultima Generazione porterà sulla sua coscienza la salute di Alessandro, che da 20 giorni non mangia per essere ascoltato. Ora la scusa della campagna elettorale non è più valida: ascoltateci!”. Se i manifestanti non saranno ascoltato promettono azioni clamorose, come il blocco del Grande Raccordo Anulare a Roma.

Ultima Generazione chiede al prossimo governo, e in generale a tutti i leader politici, di impegnarsi con un decreto legge entro il primo mese di governo, per fermare la riapertura delle centrali a idrocarburi e a carbone, e operare una svolta decisa verso politiche energetiche sostenibili e a impatto zero, come l’eolica e il solare. Il momento di farlo è adesso “Per interrompere il genocidio delle generazioni più giovani, salvare la nazione dal suo collasso” scrivono sul loro sito i giovani del movimento.

Ultima Generazione è il braccio italiano di un movimento ambientalista radicale, presente nei paesi occidentali, che pratica la disubbidienza civile nonviolenta. Da dicembre scorso il movimento, principalmente composto da giovani, è protagonista di azioni in tutto il Paese, come blocchi del traffico stradale, sit-in presso luoghi d’arte (tra questi agli Uffizi, nei Musei Vaticani. Museodel Novecento e alla Cappella degli Scrovegni), sotto palazzi istituzionali, sedi di partito e, per ultimo, staffette di scioperi della fame. Una di queste si è svolta di fronte a Palazzo Marino, a Milano, durante la campagna elettorale, per chiedere di incontrare i segretari delle principali coalizioni, riuscendo però a parlare solo con Alessandro Verri, consigliere comunale della Lega e gli eurodeputati di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini ed Eleonora Evi di Europa Verde, che ha sottoscritto le richieste di Ultima Generazione.

Ieri, 29 settembre, Ultima Generazione ha preso contatto con la sede milanese di FdI, ecco il loro resoconto dell’incontro:

“Preso il contatto con la sede milanese di FdI, gli scioperanti sono stati convocati per questo pomeriggio alle 15 presso la medesima sede. All’incontro hanno partecipato Riccardo Truppo – capogruppo di FdI al comune di Milano, Chiara Valcepina – consigliere comunale, Enrico Marcora – consigliere comunale, e Stefano Maullu, deputato di FdI. Un incontro carente di empatia umana, terminato con l’indicazione di una lunga catena di passaparola per arrivare a Giorgia Meloni. Questo allungherà nuovamente i tempi. Alessandro, al giorno 20 di sciopero della fame, si recherà a Roma Martedì 4 Ottobre davanti a Montecitorio dalle ore 11.00 , in attesa di un riscontro da parte della segretaria di FDI Giorgia Meloni. Se l’Onorevole Stefano Maullu si fosse preso la responsabilità di agire idoneamente all’incarico pubblico che ricopre, la salute di Leonardo non sarebbe a rischio. 

Nella foto sopra Leonardo Lovati, con Alessandro attivista milanese di Ultima Generazione, di fronte a Palazzo Marino insieme al medico che lo segue. Leonardo dopo 17 giorni ha interrotto lo sciopero della fame per motivi di salute.

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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