Il presidente Bramati ci scrive per contestare un servizio del giornale. Il direttore Ferri gli risponde

Egregio presidente Bramati,accolgo con piacere la sua lettera, che pubblichiamo di seguito sul sito. E lo faremo anche sul numero di settembre, se lo vorrà (ridotta di molto però, visto che per la lunghezza che

Egregio presidente Bramati,

accolgo con piacere la sua lettera, che pubblichiamo di seguito sul sito. E lo faremo anche sul numero di settembre, se lo vorrà (ridotta di molto però, visto che per la lunghezza che ha occuperebbe più di una pagina e che, di fatto, i contenuti potrebbero essere riassunti un bel po’). Sono felice che suoi collaboratori e cittadini l’abbiamo invitata scrivere al giornale che dirigo, soprattutto se questo contribuirà a creare un canale di comunicazione che consenta al Municipio di superare quel deficit di comunicazione che mi sembra lei stesso ammetta.

Nel merito della sua lettera, la prima cosa che, al netto delle sue valutazioni, insinuazioni, mezzi insulti, attribuzioni arbitrarie di pensieri e posizioni – tipiche del solito armamentario ideologico espresso dalla contrapposizione sterile destra sinistra –  rilevo che non ci sono richieste di rettifiche. Significa che i dati nudi e crudi pubblicati sono corretti.

Rispetto alle percentuali di attribuzione di patrocini e finanziamenti del 2017, ribadisco la questione. Il patrimonio più importante di una zona sono le sue associazioni, coinvolgerle e sostenerle nelle attività significa non solo creare un evento o delle attività per i cittadini, ma motivarle e rinforzare proprio quel tessuto sociale, che altrimenti rischierebbe di morire. Se patrocini e finanziamenti per il 45% vanno ad associazioni non di zona, per quanto svolgano le loro attività sul territorio del Municipio 5, questo obiettivo è raggiunto solo parzialmente. D’altronde nelle linee guida 2017 approvate dalla sua giunta a inizio anno si legge che l’obiettivo del Municipio 5 per lo Sport è: “valorizzazione delle eccellenze presenti sul territorio”
 e per la Cultura di: “Promuovere la libera espressione culturale della comunità locale tramite attività teatrali, cinematografiche, musicali, pittoriche ed in generale delle arti grafiche e figurative”.
 Se questo succede solo al 55%, la colpa non è certo nostra che lo segnaliamo.

Un’ultima osservazione su quella che mi pare essere la sua giustificazione principale.

La pubblica amministrazione è lenta, ci dice. Sai che novità! Lo sappiamo tutti, ma ci dobbiamo rassegnare? Io credo di no, tanto è vero che il giornale, proprio in questo numero, critica aspramente non solo il Municipio 5 per i bandi e la comunicazione e deficitaria, ma anche il Comune (giunta di centrosinistra) per la vicenda Atir. Perché è questa la nostra battaglia: vogliamo che le cose funzionino, che chi governa si assuma le responsabilità di farlo e lo faccia con la massima trasparenza. E questo, naturalmente, vale anche per i Municipi, soprattutto ora che hanno una giunta che è un organo deliberante con capacità di spesa di soldi pubblici e su questo devono essere valutati.

Concludo, cogliendo l’occasione per un invito ufficiale a lei, alla giunta e a tutti i consiglieri alla tavola rotonda che si terrà il 9 settembre prossimo, presso il parco Chiesa Rossa, in occasione della festa del Ventennale di Milanosud. L’argomento è: “Vent’anni di Milanosud, il ruolo della stampa locale a Milano, il rapporto con 
il territorio e le prospettive di crescita”. Se costruttivo, il vostro contributo sarà ben accetto.

 

Ps1

“Le scrivo non tanto perché devo a lei delle giustificazioni” già l’incipit della sua lettera dice tutto sia su come intende il concetto di “critica costruttiva” di cui parla, che sulla sua visione del ruolo della stampa in democrazia.

Ps2

Nel giornale appena uscito (a pag. 2) e sul sito Milanosud è stato pubblicato l’articolo “Sud Milano epicentro del terremoto nel Pd cittadino” in cui abbiamo dato notizia, tra le altre cose, della vicenda dei consiglieri di maggioranza di zona 6. È stato anzi il primo pubblicato online. Legga il giornale qualche volta, non se lo faccia raccontare.

Ps3

Controllo frequentemente il sito del Municipio: delibere e avvisi di erogazione fino almeno al 9/7 non erano nella home page né nello spazio delibere. Erano altrove? Erano state inserite ma non pubblicate? In ogni caso erano nascoste. E questo per un avviso pubblico è una contraddizione di termini.

Ps4

Una pagina Facebook senza commenti è come un’auto senza ruote. E la sua giustificazione a questa futura iniziativa è un vero e proprio cortocircuito logico.

Stefano Ferri

 

Per leggere l’articolo oggetto della lettera del presidente Bramati  “Municipio 5, più risorse ma i finanziamenti vanno fuori zona e i bandi sono in ritardo” clicca qui

 

Municipio 5 – Tempo di Bilanci. 
Lettera del Presidente Bramati al Direttore di Milanosud

Caro Direttore,

le scrivo non tanto perché devo a lei delle giustificazioni, ma sollecitato dalle moltissime telefonate di solidarietà, compresi i segni di dissenso al suo articolo, ricevuti in questi giorni da cittadini, Associazioni, ex-candidati dei diversi schieramenti e Consiglieri eletti di vari partiti, anche di opposizione che hanno votato favorevolmente ed all’unanimità la mia relazione (come le due intervistate).
Mi hanno chiesto di prendere posizione, questa mia la devo innanzitutto a loro.
L’incisività del Municipio sul territorio non credo si misuri con una visione distorta dei numeri, ma con le azioni concrete e nelle forme diverse che questo Municipio ha messo in campo in ambito di Sociale, Educazione, Sicurezza, Sport, Cultura ecc. (non è solo una questione di soldi!!!).
Di questo comprendo sappia poco, infatti a differenza dei passati cinque anni in cui la piantumazione di una margherita era oggetto di attenzione e fiumi di parole da parte della testata che dirige, oggi poco si parla di quanto stiamo facendo e quando se ne parla è perché si ritiene possibile evidenziarne anche i meriti per affinità politica di qualcuno (già, lei la chiama linea editoriale).
Proprio a questa “linea editoriale” rispondo, per cui nulla di personale con lei ne tantomeno con i vari collaboratori che volontariamente e con impegno svolgono il loro lavoro.
Consapevole che la perfezione non sia di questo mondo e che “si può fare sempre meglio”, ho una concezione di critica costruttiva diversa da quella che emerge dal suo scritto. Sempre che lei abbia questa visione del suo ruolo. Ma andiamo con ordine, rimanendo alle titolazioni dei paragrafi del suo articolo, dando la mia versione.

2016, il 70% delle delibere approvate sono quelle della passata amministrazione

La prima vera discontinuità non la si annuncia o promette, si attua nel segreto dell’urna e gli elettori l’hanno decretata. Se ne faccia una ragione!!!
Poi c’è una discontinuità nell’azione di governo, che anche i meno avvezzi alle dinamiche politiche, ed ancor di più chi gode in parte del suo stipendio da un’Amministrazione Pubblica, comprende che si misura su tempi un po’ più lunghi di 4 mesi rispetto ad un mandato di 5 anni.

Inoltre, per restare agli esempi citati, avrei dovuto fare uno sforzo di dissociazione mentale per non proseguire attività che hanno origine ben prima della passata amministrazione, e che da Presidente della Commissione Servizi Sociale ed Educazione tra il 2006 ed il 2011 ho contribuito a realizzare.
Sulle problematiche legate al periodo estivo, per i giovani e gli anziani, già in quel periodo ho sviluppato azioni con iniziative nei parchi, nelle scuole e presso i CAM. Abbandonarle oggi che, vista la crisi economica, il problema è molto più sentito sarebbe stato un buon modo di amministrare?

Anche l’Università della Terza Età ha origini lontane, magari in forme diverse, e su questo un minimo di discontinuità c’è; gli abbiamo dato una sede Istituzione (la Sala Consiliare) per dare un segnale dell’importanza di momenti che valorizzino una fascia di popolazione che ha ancora tanto da dare alla nostra Società.
Infine, non la cita come continuità ma la rivendico, la delibera di fine anno con i fondi per iniziative di contrasto alla povertà che ho istituito già dal 2008.

James Russell Lowell scrive: “Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione”, ma credo sia ancora più stupido chi, per pregiudizi ideologici, cambia idea anche quando ci sono iniziative condivise per il bene comune.

2017, il 44% dei finanziamenti va fuori zona

Francamente faccio molta fatica a prendere lezioni di “sussidiarietà” da lei. Non che non abbia bisogno ma potendo scelgo meglio i miei insegnanti, evitando cattivi maestri.
Basti leggere quale assunto di sussidiarietà ha espresso nel suo scritto; io non concepisco la sussidiarietà come concetto ma come principio (anche Costituzionale) e soprattutto non credo che sia una delega, così la intende chi ha una concezione statalista ed accentratrice di un potere.

Credo che la politica abbia il compito di “governance”, definendo priorità e indirizzi, favorendo chi “dal basso” abbia la capacità di rispondere ai bisogni che emergono.
Chi si assume la responsabilità di governare, deve sia utilizzare le migliori risorse presenti sul territorio, sia offrire i migliori servizi possibili ai cittadini che lo abitano e coniugare i due aspetti può volere dire anche che chi li offre abbia una sede legale fuori dal territorio Municipale, ma vive lo stesso territorio da anni. Forse sarebbe stato meglio disquisire sulla validità delle iniziative proposte piuttosto che di pruriginose percentuali che lette asetticamente non possono che generare infamanti insinuazioni quali l’elargizione di “mance”.

Poi, mi consenta, prendere lezioni di territorialità da chi in occasione dei 20 anni di attività non si degna di chiedere il patrocinio ad iniziative di celebrazione al Municipio, ma ottenerlo in subordine alla richiesta fatta all’Assessorato alla Cultura che girava a noi la richiesta, non mi sembra il caso.
 Comunque, ecco la lista di parte dei “Fuori sede”: Polis Fuoriclasse (interventi di educazione civica nelle scuole già attivi da anni), AUSER (Università della Terza Età’), CEM Torricelli (tornei interscolastici di zona con attività nelle palestre scolastiche di zona), Coop. Piccolo Principe (Estate Insieme per gli anziani), ARTE DA MANGIARE (sede legale all’Umanitaria ma che svolge attività prevalente presso il Depuratore di Nosedo con iniziative ed una mostra permanente), Special Olympic (Federazione Regionale che da alcuni anni collabora con il Centro Vismara e all’interno delle scuole della zona con percorsi di inclusione di ragazzi disabili), CETEC (insieme al PACTA Teatro hanno sviluppato una rassegna teatrale sul mondo della disabilità e contro la violenza sulle donne).
Ora, salvo che non voglia discutere nel merito sulla validità delle attività proposte cosa che ritengo sia il compito principale di un giornalista serio, si faccia fare i conti dai suoi contabili e vedrà che la tanto libidinosa percentuale scende drasticamente. Perché io le percentuali le leggo sull’effettiva ricaduta e benessere per i nostri “concittadini municipali”.

Cita una frase: “Abbiamo finanziato quelli che si sono fatti avanti” senza dire chi l’ha pronunciata. Io però posso affermare che per 5 anni me lo sono sentito ripetere più volte dalla Presidente Fiore, ma forse oggi dall’opposizione si scandalizza.

Per il 2017 ci sono 170mila euro, ma la progettazione latita

Se i soldi sono tanti o pochi non so, purché spesi al meglio; per questo ci adopereremo.
Sul “fuori zona” ho già detto, aggiungo che il regolamento prevede che i fondi spesi “devono” avere ricadute in ambito territoriale.
Il decentramento richiamato non sarà sprecato in rapporto alle risorse economiche, lo sarà molto di più se in ragione delle competenze affidate dai regolamento queste rimangono inattuate.
Alcuni esempi: se il compito di definire il Piano delle Opere Pubbliche non viene considerato, quelle necessità del territorio non verranno attuate. Se non si ascolta il Municipio per gli aspetti legati al Sociale nella costruzione del Piano di Zona, le esigenze del territorio verranno generalizzate e mai affrontate nei loro aspetti di contesti Sociali differenti. Se in materia di sicurezza (per la parte di competenza Comunale) è precluso ogni rapporto con i Comandi di Zona, sarà molto difficile una gestione organica di presenza sul territorio.
Di questo mi sono molto più preoccupato ed occupato.
Sull’informazione ai Consiglieri le chiedo di lavorare un po’, magari impara qualcosa. Faccia un’inchiesta sul tema nei 9 Municipi e poi ne riparliamo.
Le do’ anche una notizia, nel Municipio 6 alcuni Consiglieri di maggioranza (centrosinistra) sono usciti dai rispettivi partiti formando un gruppo misto proprio in dissenso con il Presidente che non dava informazioni.

30 mila euro di bandi ancora da fare

Vorrei rassicurare la gentil figliola (Consigliera Flavia Ferri), che mostra molta preoccupazione sui bandi.
 Come sa, anche questa procedura è nuova per i Municipi e come riportato la Giunta già da tempo ha assolto ai suoi compiti. Le fasi successive della procedura dipendono dagli Uffici Amministrativi che, questo si è un problema che da subito mi ha preoccupato e sul quale abbiamo da tempo chiesto impegni al Sindaco: dotare i Municipi di risorse umane che riescano a gestire il maggior carico di lavoro e le nuove procedure. Ma soprattutto fare in modo che i processi burocratici nel rapporto Municipio – Comune centrale non siano così farraginosi che rallentano ogni procedura.
Un esempio, per una delibera di contributo: richiesta impegno di spesa, predisposizione delibera, verifica dell’Avvocatura, invio alla Ragioneria per il parere, rielaborazione della delibera per l’approvazione della Giunta Municipale, delibera di Giunta Municipale. Dall’apertura del procedimento alla sua conclusione trascorrono circa 75 gg.
p.s. il bando era caricato sul sito del Comune nell’apposita sezione dal 4/7.

Comunicazione e informazione: non pervenute

Nell’ambito della comunicazione, sin dall’insediamento, abbiamo posto l’attenzione sollecitando il Comune affinché metta nelle condizioni i Municipi di strumenti adeguati. Solo lo scorso 5 luglio è diventata operativa la Società che avendo vinto un bando si occuperà di questo aspetto e già siamo al lavoro.
I fondi stanziati dal Municipio sul capitolo Comunicazione serviranno per informare i cittadini delle attività Istituzionali, tra cui il citato opuscolo che è il frutto di un lavoro nell’ambito del Tavolo Sociale (ora Tavolo Territoriale). Questo si è costituito già nel 2008, ben prima della scorsa amministrazione, e per il quale chiedo scusa per non averlo abolito per dare un segnale di discontinuità.

La pagina Facebook Istituzionale, che certo non sarà l’unica iniziativa sul tema, sarà solo uno strumento di comunicazione ed è stata volutamente impostata senza commenti a maggiore garanzia che l’Istituzione è di tutti e non di una parte politica, consapevoli che gli ambiti di dibattito sono altri ed ampiamente garantiti. Ma suppongo che questa modalità sia di difficile comprensione da parte di chi ha l’abitudine a trincerarsi dietro l’autonomia della linea editoriale dispensando parzialità di giudizi.

Bene, ora faccia di me quello che vuole…… i miei contatti li ha, la mia disponibilità pure, magari per il prossimo articolo sul Municipio metto a disposizione una sede Istituzionale invece del comodo salotto di casa, quantomeno per garantire una pluralità di voci.

Cordialmente, Milano, 13 luglio 2017

Alessandro Bramati, presidente Municipio 5

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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