Carlo Smuraglia: partigiano combattente e avvocato, l’ultima intervista sulla guerra in Ucraina. Venerdì 3 giugno il commiato in Sala Alessi

Carlo Smuraglia, partigiano combattente, presidente onorario dell'Anpi, avvocato ed ex parlamentare è morto martedì scorso all'età di 98 anni. La cerimonia di commiato si tiene oggi, venerdì 3 giugno alle ore 16 a Palazzo Marino, in Sala

Carlo Smuraglia, partigiano combattente, presidente onorario dell’Anpi, avvocato ed ex parlamentare è morto martedì scorso all’età di 98 anni. La cerimonia di commiato si tiene oggi, venerdì 3 giugno alle ore 16 a Palazzo Marino, in Sala Alessi. La Camera ardente sarà aperta dalle ore 9 alle ore 14.30. Il ricordo del sindaco Sala: “Un grande partigiano, coraggioso e con le idee forti”.

Dalla Resistenza alla difesa della Costituzione, dai processi in difesa del mondo del lavoro ai processi politici, da presidente per il Pci della Regione Lombardia a senatore della Repubblica, la sua vita è sempre stata ispirata ai valori anti fascisti e costituzionali. Come presidente onorario dell’Anpi, si ricorda la recente contesa con Pagliarulo sull’invio delle armi in Ucraina:  “Un popolo che resiste contro l’invasore va aiutato, anche con le armi”. È la risposta data in un’intervista telefonica a Repubblica, aggiungendo “purché non significhi un ingresso dell’Italia nel conflitto”. La convinzione, chiarisce, gli viene “dalla mia esperienza di partigiano: si dà una mano a chi è più debole e si batte per una causa giusta. Qui gli ucraini stanno cercando di difendere la loro democrazia”.

Resistenza

Partigiano Combattente con i Gap, i Gruppi di azione patriottica legati al Pci, si  arruolò come volontario nel Corpo italiano di liberazione (Divisione Cremona, 8° armata) fino alla fine della guerra. La Resistenza rimase per lui un’esperienza fondamentale della sua vita, di cui parlava volentieri con i ragazzi nelle scuole. Difensore assoluto della Costituzione nata dalla Resistenza: anche al referendum del 2016, portò l’Anpi a votare No contro la modifica costituzionale di Matteo Renzi.

Consiglio Regione Lombardia

Per ben 15 anni fu consigliere regionale Pci dal 1970 al 1985 e Presidente del Consiglio regionale lombardo dall’aprile 1978 al giugno 1980. Vergognoso che la Regione Lombardia non abbia pensato di dedicargli nemmeno una riga di cordoglio. Lo ricorda Fabio Pizzul, capogruppo Pd: “una mancanza che fa venire il dubbio che chi siede a palazzo Lombardia e a palazzo Pirelli non abbia neppure rispetto dell’istituzione che è chiamata a rappresentare”.

Processo “Lockheed”

Dal marzo 1977 all’agosto 1979  svolse le funzioni di Commissario d’accusa nel processo “Lockheed”, davanti alla Corte Costituzionale, a seguito di nomina da parte del Parlamento in seduta congiunta.

Consiglio Superiore della Magistratura

Eletto dal Parlamento a Componente del Consiglio Superiore della Magistratura, fece parte del Csm dal febbraio 1986 al luglio 1990.

Senatore della Repubblica

Eletto Senatore della Repubblica dall’aprile del 1992 al maggio 2001, svolse la carica di Presidente della Commissione Lavoro del Senato, ininterrottamente, dal maggio 1994 fino al maggio 2001.
Come Membro della Commissione parlamentare antimafia, nella legislatura 1992-1994, fu coordinatore del gruppo di lavoro sulla “mafia nel nord-Italia”.

Avvocato, tra processi politici e sul lavoro

Avvocato e professore ordinario di diritto del lavoro, insegnò nell’Università Statale di Milano, Facoltà di scienze politiche, dal 1968 al 1999. Si è occupato di processi sia in materia di sicurezza e igiene del lavoro (del 1970 la pubblicazione del libro “Indisponibilità e inderogabilità dei diritti del lavoratore “), tra cui nel 1976  come parte civile nel caso della diossina di Seveso.  Sia in alcuni significativi processi politici, fra i quali, a Pisa, un procedimento in Corte d’Assise nei confronti di un gruppo di partigiani (tutti assolti) e, a Milano, il processo per i fatti di Reggio Emilia del luglio 1960, nel quale svolse il ruolo di difensore di parte civile per i familiari dei caduti, assieme ad altri colleghi di Reggio Emilia e di Milano. Nel 1966 difese gli studenti del Parini per il caso ‘La Zanzara’. Nel 1969 fu  parte civile per il caso della morte del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli. 

“Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana”

Il 2 giugno 1980 fu insignito dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini della onorificenza di “Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana”.

Presidente emerito dell’Anpi

Dal 16 aprile 2011 è stato Presidente dell’Anpi Nazionale, fino alle dimissioni nel novembre 2017, in seguito alle quali fu eletto per acclamazione Presidente emerito dell’Associazione.

L’ultima video-intervista sulla guerra in Ucraina

«Chi esercita la resistenza contro la prepotenza va aiutato anche con le armi» Lo ricordava un mese fa, ospite a L’aria che tira su La7, parlando della guerra in Ucraina. Qui  il video sul Corriere della Sera.

Giornalista per caso… dal 1992, per una congenita passione per la fotografia. Dalle foto ai testi il passo è breve: da riviste di viaggio e sportive ai più quotati femminili e quotidiani nazionali sui temi del mondo del lavoro. Ho progettato e gestito newsletter di palestre e centri fitness. Ora faccio parte degli intrepidi inviati di Milanosud.

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