Carovana per ricordare il Porrajmos, il genocidio di rom e sinti: dalla scuola media Arcadia al Villaggio delle Rose
Oggi, 27 gennaio alle ore 9.30, per la prima volta, una carovana di oltre 100 ragazzi partirà dalla Scuola Media Arcadia, accompagnati dal preside Giampaolo Bovio e dalla docente Eliana Gintoli, per giungere presso il Villaggio
Oggi, 27 gennaio alle ore 9.30, per la prima volta, una carovana di oltre 100 ragazzi partirà dalla Scuola Media Arcadia, accompagnati dal preside Giampaolo Bovio e dalla docente Eliana Gintoli, per giungere presso il Villaggio delle Rose, il Campo Rom di via Chiesa Rossa 351, dove alle ore 11 ci sarà una commemorazione del genocidio dei rom e sinti davanti al monumento del Porrajmos (“divoramento”) unico in Italia. Sono oltre 500mila gli uomini, le donne e i bambini sterminati durante il nazifascismo, metà della popolazione rom e sinti presente allora in Europa, una storia troppo a lungo taciuta e rimossa.
Il Villaggio delle Rose è un campo rom regolarmente affidato dall’ex sindaco Albertini, dove sono presenti circa 250 rom e una quarantina di bambini che frequentano le scuole della zona. Hanno il diritto di abitare in roulotte oppure in casette in legno senza fondamenta e pagano acqua e luce.
Alla Giornata della Memoria presso il Villaggio delle Rose, partecipano Aldo Deragna, della Comunità di Chiesa Rossa, da anni impegnato per l’inclusione sociale e civile delle comunità rom e sinti di Milano, Michela Fiore dell’Anpi Stadera, associazione dei partigiani, Paolo Cagna Ninchi, presidente ape Upre Roma, Dijana Pavlovic, presidente ape Kethane Italia, Comune di Milano, Don Marco Frediani, parroco dei rom. Invitata a partecipare la cittadinanza.
David Sassoli al Parlamento Europeo
Di seguito uno degli ultimi messaggi dell’ex presidente del Parlamento europeo David Sassoli pronunciato in occasione di una celebrazione della Giornata mondiale del popolo rom.
«I rom sono cittadini europei e fanno parte dell’Europa eppure nelle nostre società la loro realtà è spesso diversa, fatta di emarginazione, discriminazione ed esclusione (…) In Europa la stragrande maggioranza dei rom vive in condizioni di estrema povertà, spesso viene loro negato l’accesso alle attività essenziali come l’istruzione l’assistenza sanitaria, il lavoro o un alloggio, affrontando pregiudizio, ostilità e persino violenza. (…) Il Parlamento europeo continuerà a condannare e contrastare la realtà in cui ancora oggi vive il popolo rom in Europa, questo sforzo deve essere fatto a livello europeo ma anche dagli stati membri. Tutti si devono impegnare per far finire queste discriminazioni. Per avere successo dobbiamo fissare degli obiettivi che siano vincolanti in ogni area in cui i rom subiscono discriminazioni.Questo è un nostro dovere e dobbiamo sentirlo proprio come europei. Le azioni che ogni giorno svolgiamo sono servite e servono concretamente a cambiare una situazione che necessita sviluppo, grazie a tutti gli attivisti per questo grande risultato».
Documento
Lo sterminio dei sinti e dei rom. Come l’antiziganismo diventa genocidio. È una memoria pubblica dello sterminio di 500mila rom e sinti durante il nazifascismo. È anche un percorso storico ricco di testimonianze e documenti contro gli stereotipi razzisti purtroppo tuttora presenti.
“Papà, perché siamo qui?”
“Perché siamo sinti e rom”.
“Siamo sinti e rom, ma non
abbiamo fatto niente.”
…e siamo arrivati ad Auschwitz.
Hugo Hollenreiner