Municipio 5, lavori in corso per la Casa delle Donne e da domani è visitabile la mostra “Tanto a me non capita”
Da gennaio pronto lo spazio in via Savoia che ospiterà la Casa, poi partitra il bando per l'assegnazione. Intanto dal 29 novembre la mostra fotografica sulla violenza psicologica sulle donne dalla Fabbrica del
Nel Municipio 5 la lotta alla violenza contro le donne si arricchisce di altri due tasselli. Dopo iniziative simboliche come le panchine rosse, culturali come gli spettacoli teatrali o più concrete come l’istituzione dello Sportello di Aiuto Donna (sportelloaiutodonnazona5@gmail.com), nei mesi scorsi è stato avviato l’iter per la realizzazione di una Casa delle Donne. Il nuovo servizio, parte del progetto Centro Milano Donne (CMD), promosso dalla delegata del sindaco alle Pari Opportunità Daria Colombo, si insedierà al quartiere Stadera, in via Savoia.
Intanto nella sede di via Tibaldi, dopo la due giorni in anteprima alla Fabbrica del Vapore di incontri e dibattiti sulla violenza psicologica sulle donne, approda la mostra fotografica “Tanto a me non capita”, realizzata da Libere Sinergie.
Casa delle Donne
«Il Municipio ha sempre dimostrato sensibilità verso le Politiche femminili e ha accolto con favore la richiesta di Daria Colombo – ha detto al nostro giornale Alessandro Bramati –. La gestione del Centro sarà affidata a seguito di un bando e, compatibilmente con i tempi dei lavori di adeguamento dell’immobile individuato in via Savoia, sarà operativo nel prossimo mese di gennaio; dovrà operare in maniera sinergica con le iniziative proposte direttamente dal Municipio, come lo Sportello di contrasto alla violenza sulle donne e quello di orientamento lavorativo, ma anche con tutte le realtà associative che quotidianamente operano nel nostro territorio. Per questo, abbiamo istituito una Commissione Municipale che segua l’iter di affidamento dello spazio e ne verifichi l’efficacia delle attività proposte oltre ad affrontare in modo organico le tematiche di Politiche femminili».
«Stiamo lavorando perché ogni Municipio nei prossimi anni possa avere il proprio Centro Milano Donna, con l’obiettivo di aumentare l’inclusione delle donne, il loro senso di autoefficacia e la loro partecipazione attiva alla vita della città – ha affermato Daria Colombo, oggi all’inaugurazione di una Casa delle Donne al Municipio 2 -. Siamo convinti che la creazione delle Case delle Donne, con i loro servizi per i bambini, gli adolescenti e gli anziani, oltre a essere utile alle donne, offra un aiuto alle famiglie intere. E poiché sono ancora soprattutto le donne a farsi carico della maggioranza dei problemi familiari, agirà indirettamente su tutto il territorio».
Il soggetto che avrà in assegnazione la Casa delle Donne nel Municipio 5 avrà a disposizione, oltre ai locali a titolo gratuito, un budget annuale di 15mila euro, messi a disposizione dal Comune, e dovrà garantire una presenza di almeno 4 ore al giorno, per almeno 5 giorni alla settimana
“Tanto a me non capita”
“Tanto a me non capita” è una mostra fotografica interamente prodotta dall’Associazione Libere Sinergie, con foto di Silvia Calderone e Antonio Occhiuto e testi di accompagnamento redatti da Libere Sinergie, in collaborazione con esperti e mondo del volontariato. La mostra è un percorso che ritrae in una ventina di pannelli situazioni tipo di violenza psicologica e prevaricazione – come per esempio il controllo del telefono, delle frequentazioni o la continua sottostima delle capacità della partner – individuati come segnali di un rapporto sbagliato, di disagio, terreno di possibili violenze fisiche. Un appello verso coloro che vivono situazioni di questo tipo a prenderne coscienza e avviare un percorso di uscita.
La mostra, a ingresso gratuito, è visitabile dal 29 novembre al 6 dicembre presso la sede del Municipio 5 in via Tibaldi 41.
Marco Campagnano 18 Luglio 2020
Solo per completezza di informazione, ricordo che la mostra “Tanto a me non capita” è stata ospitata nell’autunno scorso nei locali del Municipio 5 e precisamente nel corridoio che porta ai locali dell’anagrafe. L’ha vista anche chi non avrebbe voluto vederla.