Che bello l’asilo all’aperto! Al Ticinello i bambini passano la giornata immersi nella natura, invece che tra quattro mura
Un asilo tutto all’esterno? Ma i piccoli non avranno freddo? E quando piove?
Un asilo tutto all’esterno? Ma i piccoli non avranno freddo? E quando piove?… Le ansie di genitori e nonni si stemperano davanti alle motivazioni, molto convincenti, di chi ha avviato questo originale progetto proprio qui accanto a noi, nel Parco Ticinello.
Infatti in Italia la frequenza tutta outdoor è una novità, salvo qualche esperienza di impronta familiare, ma nel resto d’Europa è una realtà consolidata. «Niente paura però – rassicura subito Anna Mandelli, già direttrice di Varievie, l’asilo nido di via De Andrè 10, e presidente della Cooperativa sociale La Dea (ladeacoop.blogspot.com) –. Questa formula aiuta i bambini nel loro sviluppo fisico, psichico e motorio. I bambini sono sempre in movimento e un corpo in movimento, se coperto nel modo giusto, non ha freddo, lana e seta o i tanti materiali tecnici per l’outdoor fanno sì che le basse temperature non siano un problema. Essere in natura, è dimostrato scientificamente, predispone a un positivo stato mentale e aiuta i bambini nello sviluppo della motricità, delle relazioni e negli apprendimenti migliorando l’attenzione e nutrendo la curiosità. Camminare su un terreno imperfetto, talvolta scosceso impone loro di imparare equilibrio e stabilità, e di conseguenza di migliorare le capacità motorie».
La direttrice Anna Mandelli, detta Alice.
Abbiamo sperimentato tutto questo con le uscite dei piccoli del nido, che dallo scorso anno sono la regola: «Qui al Ticinello i bimbi stavano tutta la mattina, poi mangiavano e tornavano al nido. Bene, abbiamo visto un’evoluzione notevole nel loro sviluppo in tre mesi, nella relazione tra loro, nelle capacità motorie e nell’accentuata curiosità. Abbiamo fatto dei campus in inverno: con le pozzanghere ghiacciate i bambini si sono divertiti tantissimo!».
“Varievie immersa nella natura” riprende un modello educativo nato in Danimarca negli anni ’50. L’ispirazione in Anna Mandelli (soprannome Alice per i bimbi del nido di via De Andrè) è nata dopo il covid, quando l’esigenza di vivere all’esterno era forte e ha partecipato a un bando, come progetto Semina (box sotto), e con Chiara Lasala sono andate in Finlandia, dove hanno visitato un asilo dal modello educativo danese. È così che la scuola d’infanzia nel Ticinello comincia a prendere forma nella mente di Anna e Chiara. Qui si adotta l’idea di Paolo Mottana, professore di Filosofia dell’Educazione all’Università di Milano Bicocca e la Comunità educante e la rete Semina, con le proprie risorse, collaborano alla crescita dei bimbi.
I piccoli escono a visitare l’ambiente che li circonda e la Comunità educante entra e collabora con laboratori di scienze, arte, teatro, esperienze con gli agronomi e i naturalisti. Altre fonti di ispirazione sono il Metodo Montessori, nel senso di stimolare il bambino a fare da solo, e la “Pedagogia del bosco”. L’utilizzo delle Arti per veicolare gli apprendimenti guida questo gruppo sin dal 2012 e vede una formazione continua e una partnership con Arte e Bambini. L’asilo nella natura è partito questo settembre, per ora con 8 bambini dai 2 ai 6 anni (numero massimo previsto in futuro 15-20, circa 2 classi). Ma dalle prime esperienze, come si comportano i piccoli? Si può dire che sono contenti, incuriositi? Andiamo per gradi e ascoltiamo Anna Mandelli.
Esistono realtà analoghe alla vostra?
«Di solito sono realtà a impostazione familiare, la presenza non è prevista tutto il tempo all’esterno, ma è un mix di outdoor e indoor. Sono scuole di tipo parentale, con un orientamento pedagogico molto diverso dal nostro: per noi i piccoli imparano sì da soli, ma devono avere persone competenti che pensano e guidano le esperienze proposte».
Da chi sono seguiti i bambini?
«Da una pedagogista a da educatrici esperte nell’outdoor». Asilo all’aperto tutto l’anno? «Rigorosamente sì, tranne i 15 giorni di chiusura del Ferragosto».
Il punto di ritrovo ogni giorno per genitori e bambini?
«In via Dudovich, prima della cascina, così i genitori possono parcheggiare comodamente, all’ingresso del Ticinello. Noi ci troviamo tutti lì dalle 8,20 alle 9, chi arrivasse più tardi può venire fino da noi in Campazzino. E il ritiro dei bambini è dalle 16.30 alle 17».
Come’è la giornata tipo? E com’è strutturata l’area che ospita bambini ed educatori?
«Dopo che tutti sono arrivati, passeggiamo per andare all’area didattica e osserviamo quello che incontriamo: tane, uccelli, foglie, rami, sassi, piccoli frutti e raccogliamo tutto quel che metteremo nella nostra “scatola dei tesori naturali”. Arriviamo alla nostra casetta dove ci aspetta il carrello con tutto quello che ci serve per i laboratori e le esplorazioni. Di fianco ci sono gli ortisti, con cui abbiamo una bella relazione e che ci hanno dato un pezzo di terra: una vasca di cui ci prenderemo cura con i bimbi e con l’agronomo. L’Area Didattica è uno spazio di circa 100 mq coperto da una tettoia di legno e qui facciamo alcune attività laboratoriali. Diamo acqua alle piante del vivaio condiviso, poi ci mettiamo in cerchio, mostriamo e raccontiamo il nostro raccolto e parliamo delle attività che faremo nella giornata. Esplorazione o laboratorio, la nostra giornata continua così, poi si rientra e si racconta, e si rivive quanto vissuto. Ci laviamo le mani e mangiamo. Poi chi ha bisogno di riposare ha il suo spazio dedicato, chi è più grandicello può fare attività più tranquille. Il Parco Agricolo Ticinello offre un ambiente molto ricco: prati, alberi, il boschetto, frutti, fossi… tutte le nostre esperienze le facciamo “in loro compagnia”: la semina, la pittura, l’argilla, il teatro, la psicomotricità. Vivendo nella natura questa parte della loro vita, i bambini imparano presto a conoscerla, a non averne paura e a rispettarla. È così che cresciamo le future generazioni».
La retta? «È di 500 euro.
Noi però non vogliamo che sia soltanto una scuola per chi se la può permettere: non siamo una scuola privata, questa è un’esperienza in natura, che tutti i bambini dovrebbero poter fare. Quindi stiamo lavorando per cercare degli sponsor e poter dedicare dei posti anche a chi non può permettersi la retta. Come già succede anche in De Andrè. A settembre 2023 apriremo un nido e una scuola materna in via Antegnati che è dall’altra parte del parco Agricolo del Ticinello e anche queste realtà godranno della ricchezza del parco con tantissime attività “Immerse nella Natura”».
Dove sono i bimbi adesso?
«Nel frutteto, sono in esplorazione a osservare i regali dell’autunno e come cambiano le foglie, i fiori, i frutti».
La rete Semina
I soggetti che compongono la rete sSemina sono: oltre alla Cooperativa sociale La Dea dell’asilo Varievie, l’Associazione Comitato per il Parco Agricolo Ticinello, L’Impronta, Progetto Persona, Fauna Viva, Pacta dei Teatri. Realtà interessanti che tra l’altro concorrono anche all’educazione dei bimbi perché fanno una volta a settimana dei laboratori, con l’agronomo di Progetto Persona, con il biologo di Fauna Viva e Matilde del Parco Ticinello che fa esperimenti di chimica e di fisica con i bambini. Infine Genny di Pacta che propone laboratori teatrali…