Comune e Armani insieme per un nuovo museo

Una bellissima notizia quella del sodalizio tra un grande della moda (Re Giorgio, come lo chiamano nell’ambiente) e il Comune di Milano. Nulla a che vedere con lo stizzito comporta- mento verso la città tenuto

Una bellissima notizia quella del sodalizio tra un grande della moda (Re Giorgio, come lo chiamano nell’ambiente) e il Comune di Milano. Nulla a che vedere con lo stizzito comporta- mento verso la città tenuto un anno fa da altri due stilisti molto in vista, Dolce e Gabbana: lo ricorderete, quando la premiata ditta D&G, sentenziando “Comune, fate schifo!”, fece la serrata di 3 giorni dei negozi della griffe in via della Spiga e corso Venezia. Colpa dell’assessore D’Alfonso, che aveva suggerito di «non concedere spazi pubblicitari simbolo di Milano a vip che hanno rimediato condanne per evasione fiscale» (Dolce e Gabbana sono stati poi assolti con formula piena dall’accusa di dichiarazione infedele dei redditi, ma condannati per omessa dichiarazione negli anni 2004 e 2005). Molto a che vedere, invece, con l’arte portata in Zona 5 dalla Fondazione Prada: un grande museo di arte contemporanea, ancora in allestimento, un grande progetto di riqualificazione urbana in una zona periferica, firmato da uno dei più importanti studi di architettura del mondo, l’olandese Rem Koolhaas. Ma veniamo alla novità. Il nuovo spazio espositivo dedicato alla moda, al design e all’arte, nascerà dalla riqualificazione di un immobile industriale dismesso in via Bergognone, a costo zero per il Comune. Il progetto prevede anche il recupero dello spazio pubblico su cui si affaccerà il futuro museo. «Milano avrà un nuovo spazio espositivo grazie alla collaborazione tra pubblico e privato nell’ottica di una città sempre più europea e internazionale», ha dichiarato la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris. «Ma è doppiamente significativo che questo nuovo spazio per l’arte e la cultura contemporanee, aperto a milanesi e turisti, possa nascere dalla riqualificazione di un immobile industriale dismesso, in un quartiere oggetto di importanti trasformazioni urbanistiche». «Ho deciso di mettere a disposizione della mia città il frutto del mio lavoro, fatto non soltanto di abiti, ma anche di senso della materia ed esperienza», ha affermato Giorgio Armani. «Ho ritenuto che potesse essere interessante per tutti. In particolare, per i giovani che si avvicinano numerosi alla moda e al design, e che in questo patrimonio potranno trovare ispirazione e spunti per dare vita a nuove idee e alle aziende del futuro. Quel futuro che bisogna imparare a costruire giorno per giorno. Sono lieto” – ha concluso lo stilista – di avere trovato piena sintonia per questo progetto con il Comune e le istituzioni milanesi che hanno dimostrato sensibilità e attenzione verso un settore così importante per l’economia cittadina di oggi e di domani».

Offrirà anche servizi e agevolazioni per i cittadini

Il nuovo spazio espositivo ospiterà la collezione permanente di abiti, disegni, immagini realizzate dallo stilista, così come mostre d’arte tematiche temporanee legate alla moda, al design, alla creatività, con particolare attenzione alle nuove generazioni di stilisti e designer. Sono previsti anche spazi dedicati alla formazione, alla ricerca, allo studio, all’approfondimento e alla divulgazione della storia della moda e del costume nelle sue diverse declinazioni: aule didattiche, una biblioteca, uno spazio conferenze, oltre ad aree per le connesse attività di comunicazione ed eventi, con servizi per il quartiere e per la città. Le linee di indirizzo dell’accordo quadro tra Giorgio Armani Spa e l’Amministrazione comunale per la collaborazione nel campo delle attività culturali ed espositive, prevedono una serie di servizi e agevolazioni per i cittadini, in particolare per gli studenti universitari, le scuole elementari, medie inferiori e superiori, i visitatori over 65. Previsto inoltre l’ingresso gratuito per tutti nelle giornate di blocco del traffico, durante le quali lo spazio espositivo sarà aperto al pubblico.

 

Elisa Paci, 24 anni, laureata in Comunicazione e Società (Scienze Politiche), blogger e fotografa, ha uno spirito internazionalista, che la porta a viaggare a Milano e nel mondo, in aiuto di chi non ce la fa, siano persone, interi popoli o piccole redazioni digitali. Per lei il reaggae è il massimo.

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