Comune, Regione e Sistemi Urbani: «Lo Scalo Romana sarà riqualificato e pronto per il 2025»

Pomeriggio di presentazioni di alto livello quello di lunedì 20 gennaio, per l’evento “Dagli Scali, la nuova città. Tre anni dopo”, organizzato da FS Sistemi Urbani presso lo Scalo Romana, in collaborazione con il Comune

Pomeriggio di presentazioni di alto livello quello di lunedì 20 gennaio, per l’evento “Dagli Scali, la nuova città. Tre anni dopo”, organizzato da FS Sistemi Urbani presso lo Scalo Romana, in collaborazione con il Comune di Milano e il patrocinio di Regione Lombardia. Obiettivo fare il punto con stampa, cittadini, istituzioni e operatori immobiliari e sociali del percorso fin qui fatto, dalla firma dell’Accordo di Programma tra Palazzo Marino e Ferrovie e dai primi confronti con i cittadini e stakeholder, avviati tre anni fa.

Ma soprattutto annunciare le scadenze temporali degli interventi su Scalo Romana, che l’Amministratore delegato di Sistemi Urbani Umberto Lebruto ha così scandito: nei prossimi giorni terminerà la valutazione degli interventi di bonifica necessari per l’area; entro gennaio sarà lanciato il Bando internazionale per la vendita; entro giugno 2020 ci sarà l’acquirente, entro il 2022 inizieranno i lavori; consegna di tutte le opere, Villaggio olimpico compreso, entro il 2025 (vedi rendering foto sopra).

Questo l’ambizioso programma di Sistemi Urbani e Comune, su cui anche il sindaco Sala e il presidente Fontana hanno dato il massimo appoggio, ribadendo la grande importanza per lo sviluppo della città della riqualificazione degli scali ferroviari e dell’appuntamento olimpico del 2026, che cade nella seconda parte di un decennio che cambierà il volto di gran parte della città.

Moltissimi gli interventi, tra questi quello dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, del presidente di Fs Sistemi Urbani Carlo De Vito e di diversi operatori e tecnici coinvolti nel grande progetto degli Scali. Tra questi Fabio Carlozzo, amministratore delegato di Redo Sgr società benefit, che realizzerà un intero quartiere a social housing e impatto zero nello Scalo Romana Breda e, allo stesso tempo, finanzia l’intervento di social housing di via Antegnati (per saperne di più, clicca qui), questo però aldifuori degli scali ma ricadente anch’esso nel Municipio 5. Presente anche Alessandro Maggioni, presidente di Confcooperative Habitat, coinvolto nel recupero dello Scalo di Rogoredo (vedi sotto) e in diversi interventi immobiliari a Bisceglie e Lambrate.

Il progetto per la riqualificazione dei sette ex scali ferroviari dismessi (Farini, San Cristoforo, Porta Romana, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, Porta Genova) è iniziato con l’Accordo di programma firmato nel 2017 da Comune di Milano, Regione Lombardia, FS Italiane, con Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani, e Savills Investment Management Sgr. Gli ex scali ferroviari occupano una superficie libera di circa un milione di metri quadrati, il 65% dei quali saranno destinati ad aree verdi. Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che riguarderà Milano nei prossimi 10 anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e riqualificazione cittadina in Italia e in Europa.

Scalo Porta Romana

Sono in corso di redazione le linee guida per il masterplan e per il bando di gara con l’obiettivo di arrivare alla vendita dell’area entro il primo semestre di quest’anno. Lo scalo Porta Romana ospiterà il villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026: lo sviluppo dell’area, in vista delle Olimpiadi invernali, comprenderà le opere di urbanizzazione e infrastrutturazione, nonché di trasformazione di aree a verde pubblico. Finiti i Giochi, le residenze degli atleti saranno riconvertite in alloggi di housing sociale e per studenti universitari.
Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) sta sviluppando il progetto della nuova stazione di Porta Romana, in asse con l’attuale, prevedendo un integrato sistema di accessibilità ciclopedonale con la stazione metropolitana di piazzale Lodi (linea M3). È inoltre allo studio lo spostamento dei binari e un loro parziale interramento. Questa soluzione permetterà di ottenere la connessione pedonale e di verde, e di ricucire la linea ferroviaria fra la parte Nord e Sud dello scalo attraverso la costruzione di un land bridge.

Scalo Farini e San Cristoforo

A ottobre 2018 è stato lanciato il “Concorso Farini”, selezione internazionale per la redazione del masterplan di trasformazione e rigenerazione urbana degli ex scali ferroviari Farini e San Cristoforo (quest’ultimo nel render sotto). Il progetto vincitore del concorso s’intitola “Agenti climatici” del team Oma e Laboratorio Permanente. Verde e sostenibilità ambientale rappresentano il cuore del progetto vincitore. Nell’ex scalo Farini nascerà un parco unitario e lineare di oltre 25 ettari. La superficie di 14 ettari dello scalo San Cristoforo sarà totalmente destinata a parco pubblico. In base all’Accordo di programma, allo scalo Farini si calcola arriveranno 1.000 appartamenti di edilizia residenziale sociale, che diventeranno 1.500 con l’edilizia convenzionata ordinaria.

Scalo Breda-Greco Pirelli

Un vero e proprio nuovo quartiere di housing sociale a Milano, il primo in Italia a zero emissioni, con case prevalentemente in affitto e con molto verde, che si svilupperà sulla superficie dell’ex scalo (circa 73.500 metri quadrati). Di questi, al netto delle aree previste per l’esercizio ferroviario (circa 11mila metri quadrati), il 72% (circa 45mila metri quadrati) saranno destinati a verde, spazi, percorsi pedonali e attrezzati a uso pubblico, ben più della quota del 60% fissata dall’Accordo di programma per la riqualificazione dello scalo ferroviario. In totale si prevede che il nuovo quartiere ospiterà 400 nuovi alloggi di housing sociale (60% in locazione e 40% in vendita convenzionata agevolata) e circa 300 posti letto per studenti, per un totale di circa 1.500 nuovi residenti, prevalentemente di età compresa fra i 24 e i 44 anni. Per la riqualificazione dell’ex scalo Greco-Breda è stato immaginato un percorso particolare attraverso la partecipazione a “Reinventing Cities”, il bando internazionale promosso da C40 che prevede l’alienazione di siti dismessi da destinare a progetti di rigenerazione ambientale e urbana, nel rispetto dei principi di sostenibilità e resilienza. Sono state presentate diverse manifestazioni d’interesse, tre delle quali selezionate dalla Commissione giudicatrice per la seconda fase del concorso conclusasi con la presentazione delle proposte e l’aggiudicazione dell’area nel maggio 2019. Il progetto vincitore s’intitola “L’Innesto”, presentato dal team guidato da Fondo Immobiliare Lombardia (FIL) e gestito da Investire Sgr (ora Redo Sgr) con Fondazione Housing Sociale (FHS) come partner strategico, Barreca & La Varra per il progetto architettonico e del paesaggio e Arup Italia per il progetto urbanistico e ambientale.

Scalo Lambrate

Come per lo scalo Greco-Breda, lo scalo Lambrate rappresenta una delle sette aree con cui Milano partecipa alla seconda edizione del bando internazionale “Reinventing Cities”. L’iniziativa è stata illustrata da FS Sistemi Urbani e Comune di Milano lo scorso dicembre e si concluderà nei primi mesi del 2021.

Scalo Rogoredo

Per lo sviluppo dello scalo Rogoredo è stato lanciato un concorso di idee “AAA architetticercasi” promosso da Confcooperative Habitat. L’iniziativa è stata presentata a ottobre 2019 alla Fondazione Feltrinelli da FS Sistemi Urbani con il patrocinio, fra gli altri, di Regione Lombardia e Comune di Milano.

Scalo Porta Genova

Anche per lo scalo Porta Genova si svilupperanno procedure concorsuali per la stesura del masterplan e procedure partecipative per raccogliere le istanze della cittadinanza, come previsto dall’Accordo di programma. I piani di Fs prevedono in questo caso anche la dismissione della stazione passeggeri.

La Circle Line

Per la realizzazione della Circle line l’Accordo di programma Scali prevede 97 milioni di euro di investimenti. È in fase di gara l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione della Nuova stazione Tibaldi (per saperne di più, clicca qui) con l’obiettivo di avviarli nell’aprile 2020. Il Collegio di vigilanza ha approvato la realizzazione di una fermata ferroviaria aggiuntiva a quella già prevista dall’Accordo di programma (fermata Stephenson) in corrispondenza della passerella di collegamento delle aree ex Expo (ora MIND – Milano Innovation District) e Cascina Merlata. È in corso la progettazione per la nuova stazione di Porta Romana, che sarà pronta per il 2025 (per saperne di più, clicca qui).

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

Recensioni
2 COMMENTI
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    Gianluca Brescia 20 Gennaio 2020

    Ho visto un video con i dettagli del progetto di riqualificazione della stazione di Porta Romana. A mio parere è un buon progetto perché andrà a riqualificare tutte le aree degradate ed abbandonate adiacenti abbandonatella stazione e all’ex Scalo. Inoltre mi piace l’idea del collegamento ciclo-pedonale da Piazzale Lodi alla stazione.

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    Bruno Illuminati 20 Gennaio 2020

    Sì ricaverà un po’di spazio per migliorare il capolinea 90/91 e 92 in piazzale Lodi?
    Ci sarà una connessione viabilistica tra zona fondazione Prada e piazza Trento, in modo da sgravare un po’ dal traffico corso Lodi e via Ripamonti?

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