Conducenti dei mezzi di superficie di Atm, lo screening avviato dal Comune dice che il 60% ha avuto il Covid-19
Secondo anticipazioni raccolte da Radio popolare sulle chat dei dipendenti di Atm, dai primi dati emersi dallo screening sierologico a cui si sono sottoposti, su base volontaria, i primi 50 conducenti dei mezzi di superficie
Secondo anticipazioni raccolte da Radio popolare sulle chat dei dipendenti di Atm, dai primi dati emersi dallo screening sierologico a cui si sono sottoposti, su base volontaria, i primi 50 conducenti dei mezzi di superficie risulterebbe che fino al 60% è positivo. Ovvero ha nel plasma del proprio sangue gli anticorpi al Covid, quindi è entrato in contatto con il virus.
Lo screening, avviato il 6 maggio scorso dal Comune insieme a un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano guidata dal professore Massimo Galli – e guardato con sospetto da Regione Lombardia -, fa emergere un quadro con percentuali simili o addirittura superiori a quelli delle Rsa e degli ospedali, che se fosse confermato dai prossimi test vorrebbe dire tre cose soprattutto: 1 – che per mesi il virus ha corso sui mezzi pubblici di superficie di Milano, 2 – che sui mezzi pubblici le misure di distanziamento e sanificazione dovranno essere rigorosissime, 3 – che per muoversi in città è meglio prendere altri mezzi, come la bicicletta.