I consiglieri di Insieme ci scrivono per contestare un articolo, il direttore Ferri gli risponde

Riceviamo e volentieri pubblichiamoCaro Direttore,rispetto all'articolo comparso nel numero cartaceo di Milanosud di luglio, intendiamo svolgere alcune considerazioni sull’articolo stesso, e non solo, che la invitiamo a pubblicare.Qui Lei riporta la stessa fantasiosa e incompleta

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Caro Direttore,

rispetto all’articolo comparso nel numero cartaceo di Milanosud di luglio, intendiamo svolgere alcune considerazioni sull’articolo stesso, e non solo, che la invitiamo a pubblicare.

Qui Lei riporta la stessa fantasiosa e incompleta ricostruzione dei fatti apparsa nell’edizione on line dell’8 luglio – versione immediatamente smentita dal comunicato ufficiale del coordinamento Pd  Municipio 5 a cui Lei però non fa minimamente cenno.

Il comunicato ufficiale PD diceva testualmente: ”L’articolo di Milanosud, (online ndr) che non è un organo ufficiale del PD, riporta dei fatti veri, la fuoruscita di alcuni membri del gruppo PD, ma lo fa tramite una ricostruzione giornalistica che non è una raccolta di dichiarazioni ufficiali del Coordinatore del Municipio 5, Mattia Cugini, né tantomeno un estratto di un comunicato ufficiale del Pd. Capiremo nei prossimi giorni come continuare a collaborare con il nuovo gruppo che si costituirà e con i cui componenti abbiamo finora condiviso l’azione di opposizione al centro destra nel Municipio 5”

Tralasciando pezzi di informazione, è evidente che si produce presso i cittadini una sequenza di interrogativi senza risposta, con un serio danno d’immagine sia nei confronti di chi lascia sia di chi resta nel Pd. A chi giova? Meglio dire le cose con la semplice verità dei fatti.

 Se 38 iscritti al Circolo Vigentino lasciano il Pd, persone di lunga e manifesta appartenenza, lo fanno in nome di una scelta ponderata e sofferta, non certo “a cuor leggero” ma per motivazioni politiche profonde riportate anche nel comunicato in Suo possesso.

In occasione del coordinamento del Pd Municipio 5, tutti i consiglieri – quelli che lasciano e quelli che restano – si sono impegnati, pur nelle diverse posizioni politiche, a ricercare punti di convergenza nell’azione amministrativa sia in Comune che nel Municipio 5.

Del resto la Sua profezia di indebolimento della Giunta Sala, che dovrebbe derivare dalla formazione di questo gruppo consiliare, e specialmente di quello al Comune viene clamorosamente smentita poche ore dopo con l’approvazione stra-unitaria dell’accordo di programma sugli scali. Semmai le prime fibrillazioni in questi giorni sono venute da altri noti, non certo dal neo gruppo “Insieme x Milano”, che rimarrà leale nei confronti del Sindaco Sala.

Per noi niente di nuovo, visti i Suoi ripetuti commenti a forte trazione renziana sui social ma che poco hanno a che fare con una informazione oggettiva, rivolta a tutti.

E c’è forse da vantarsi dell’inqualificabile vignetta riportata sul giornale, che esprime tutto l’accanimento verso una parte? E che dire di quel che ha pubblicato domenica su Milanosud on line mettendoci sullo stesso piano di forze del Centrodestra…

Noi non siamo alla ricerca della visibilità, cerchiamo di comunicare il molto lavoro che facciamo sul territorio e ci riusciamo solo in parte, visti i pochi mezzi che abbiamo.

Ci auguriamo che in seguito Milanosud, nell’informare correttamente i cittadini, possa dare il giusto e corretto spazio anche a questo nuovo soggetto- che resta a pieno titolo schietta espressione del Centrosinistra.

Di più, siamo certi che ognuno di noi si adopererà per chiudere questa brutta pagina che produce solo un gran danno al Centrosinistra stesso, disorienta i cittadini e avvantaggia enormemente il Centrodestra.

Cordiali saluti

Lucia Audia, Amedeo Iacovella, Angela Lanzi e Natascia Tosoni

(19 luglio 2017)

 

La risposta del direttore Ferri

Cari consiglieri,

l’articolo in questione (per leggerlo, clicca qui) parla del fatto che nel sud Milano molti consiglieri, a diversi livelli istituzionali e quasi contemporaneamente, siano passati dal Pd a Insieme. Oltre a questo sottolinea come la maggioranza che sostiene Sala da questa vicenda ne esca indebolita.

Il primo è un fatto, la seconda un’opinione.

Sui fatti non ci sono “fantasiose ricostruzioni” da evocare. È vero che siete usciti dal Pd? Sì, quindi c’è poco da dire o rettificare. Sostenete che si tratta di una ricostruzione “incompleta”? Può darsi, ma vi sfido a trovare un articolo, relazione, racconto orale o scritto che non lo sia da qualche punto di vista. Chi scrive, per forza di cose, fa una ricostruzione mettendo in fila dei fatti, che sceglie perché ritiene tra i più significativi. L’importante è che non li travisi o li forzi al proprio teorema. Nel merito, per me la notizia era l’uscita dal Pd, dopo mesi che questa era nell’aria. Le motivazioni erano chiare, gli intenti li avremmo visti nei fatti nei prossimi mesi.

Sull’opinione (non profezia) che la maggioranza Sala ne uscirà indebolita da questa vicenda, seguo da così tanto tempo la politica per sapere che quando una maggioranza inizia a frantumarsi e posizionarsi per le elezioni, chi governa inizia a soffrire. Convinzione che, considerato il gruppo politico in cui siete entrati, guardando quello che succede a Roma in questi giorni – dove coloro che avevano giurato fedeltà eterna a Gentiloni ora non perdono occasione per minacciare il suo governo -, ne esce rafforzata. E non è certo l’approvazione all’indomani della vostra uscita della delibera sugli scali ferroviari, a cui la consigliera Tosoni aveva contribuito attivamente alla stesura e Gentili aveva sempre sostenuto, che può confutare questa opinione, ma piuttosto quello che accadrà nei prossimi mesi sui nuovi provvedimenti.

In merito alla vignetta di Portos poco da dire, a me pare bellissima. E riguardandola oggi, alla luce delle recenti prese di posizione dei vari D’Alema, Bersani e Speranza, questa sì, addirittura profetica.

Cordiali saluti

Stefano Ferri

(21 luglio 2017)

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

Recensioni
2 COMMENTI
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    angelo 21 Luglio 2017

    aria fritta, anzi frittissima, per poi avere l’1 o 2 per cento alle elezioni e far vincere i 5 stelle e andare all’opposizione dove non si deve governare e si sta benissimo al calduccio delle poltrone…

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    Gianfranco 21 Luglio 2017

    Bravo direttore !!!
    Quelli che decidono di lasciare il PD hanno la coscienza sporca e quindi hanno bisogno di giustificarsi

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