Cormet, intervista alla proprietà: «Non siamo contro i cittadini»
Signor Chiarelli, come procederete adesso? «Assolveremo alle richieste della vicesindaco per aprire una strada dal sito di via Belcasule alla via Ferrari, ma temiamo che non possa essere una soluzione definitiva». In che senso? «Non vorremmo che una
Signor Chiarelli, come procederete adesso?
«Assolveremo alle richieste della vicesindaco per aprire una strada dal sito di via Belcasule alla via Ferrari, ma temiamo che non possa essere una soluzione definitiva».
In che senso?
«Non vorremmo che una volta realizzata la bretella e riorganizzati gli spazi all’interno dell’azienda, recuperando circa 1.500 mq per l’ingresso e la sosta dei camion, i nuovi insediamenti abitativi di via Ferrari e via Antegnati protestino per il movimento dei mezzi. Mi risulta che già abbiano contattato le istituzioni per chiedere informazioni in questo senso».
Ma i cittadini non ne potevano più…
«Lo sappiamo, per questo da tempo stiamo cercando soluzioni definitive: noi non siamo insensibili alle richieste dei cittadini, questa è una caricatura che non ci corrisponde. Così come da tempo chiediamo ai camion che vengono presso il nostro sito di via Belcasule di rispettare le norme del Codice stradale, ma di certo non siamo noi che possiamo sanzionarli, se non le rispettano. Si figuri che spesso siamo stati noi stessi a fornire teli di plastica agli autisti sprovvisti».
Il Comitato anti discarica però vi accusa di tattiche dilatorie.
«Preciso prima di tutto che non siamo una discarica ma un’azienda modello di recupero e riciclo, in regola con tutte le norme, che dà lavoro a decine di persone. Detto questo, abbiamo già fissato un incontro con il Comune per il 5 giugno, dove presenteremo le nostre proposte, che abbiamo già pronte, per procedere celermente. Renderemo pubblici tutti i passi, per evitare fraintendimenti e strumentalizzazioni. Allo stesso tempo ci stiamo muovendo anche per la delocalizzazione, ipotesi che non abbiamo abbandonato, perché a nostro parere l’unica risolutiva».
Dove pensate sia possibile?
«In via Campazzino 66/5, dove si trova un’azienda, la ex Cnc, abbandonata colma di rifiuti da anni – una vera bomba ecologica a cui nessuno pare fare caso – fallita e attualmente in mani al curatore fallimentare. Il 14 aprile scorso, prima dei recenti avvenimenti, abbiamo inviato una nuova proposta economica, per l’acquisto e la bonifica del sito. Siamo disponibili anche in questo caso ad aprire una strada su un nostro terreno verso la via Ferrari, visto che la via Campazzino non si può toccare. Il 26 giugno il curatore ci ha convocato con i creditori. Vedremo gli sviluppi e se saranno positivi li renderemo noti. Intanto andiamo avanti a lavorare con i tecnici del Comune, per realizzare la bretella su via Ferrari. Vorrei però che tutti si rendessero conto che questo per noi è un grande impegno economico e di tempo, che toglie decine e decine di migliaia di euro a soluzioni definitive, e soprattutto, che la Cormet non è “il nemico” da combattere, ma parte della soluzione».
Stefano Ferri
(giugno 2015)
Sergio Conca 8 Luglio 2015
a questi “comitati” andrebbero aperti sotto casa un centinaio di locali radical chic tipo navigli, cosi’ imparerebbero cosa vuol dire stare svegli 4 notti a settimana, senza intorno pero’ i brutti camion e le brutte persone che lavorano e che svolgono l’indispensabile.
Queste polemiche vengono dallo stesso elettorato della nostra attuale giunta di fannulloni e scollegati che stanno riducendo la nostra citta’, il nostro futuro ed i nostri ragazzi in un pascolo di passeggiatori da isola pedonale, senza nulla di pratico in testa.
Esporteremo anche i rifiuti, oltre che quattro cocktail e torri alberate (semivuote), da questa citta’?