Cormet: la vicesindaco De Cesaris impone la soluzione
E alla fine intervenne la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris. Con una lettera del 27 maggio indirizzata alla Cormet e per conoscenza al CdZ5, al Comitato anti discarica e agli uffici del Comune competenti, la
E alla fine intervenne la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris. Con una lettera del 27 maggio indirizzata alla Cormet e per conoscenza al CdZ5, al Comitato anti discarica e agli uffici del Comune competenti, la vicesindaco entra come un caterpillar nell’annosa questione del traffico dei mezzi pesanti colmi di detriti edili che, passando per via Verro, giungono allo stabilimento di via Belcasule facendo rumore e rilasciando polvere. Secondo il Comitato si tratta di circa 200 mezzi al giorno, di cui solo un quinto coperti. Per la Cormet, a causa della crisi, il traffico è calato del 20-30 per cento e i camion scoperti non sono più del 30 per cento.
Comunque, secondo tutti, un numero elevato per il transito all’interno di un centro abitato.
Una guerra di numeri a cui le prescrizioni di De Cesaris hanno posto fine. Secondo quanto scritto, l’azienda deve mettersi in contatto con gli uffici del Comune per concordare la realizzazione di un’uscita dei mezzi sulla via Ferrari, l’unica soluzione considerata possibile secondo la vicesindaco. Se non lo farà in tempi brevi, la De Cesaris, a chiusura della sua missiva, comunica alla proprietà: «Tenga conto che, qualora non venga avviato l’intervento, saremo costretti a intervenire, per salvaguardare l’incolumità e la salute dei cittadini».
L’intervento di De Cesaris è stato salutato come un successo da parte del Comitato, che non ha mai creduto alla volontà dell’azienda di trovare una soluzione al problema, accusandola di tattiche dilatorie. A questo punto le soluzioni di delocalizzazione a cui la Cormet ha lavorato in questi anni, sostenuta in questo dal CdZ5, passano in secondo piano. L’azienda ha già contattato il Comune per la realizzazione della bretella, il primo incontro è avvenuto il 5 giugno scorso e sono stati esaminati tre progetti predisposti da tempo dalla Cormet che, per prima, a onor del vero, presentò questa ipotesi. Anche questo percorso però non si annuncia breve. Gli spazi interni all’azienda dovranno essere riorganizzati, per creare non solo una bretella, ma anche un parcheggio interno, al fine di evitare la fila di mezzi sulla via Ferrari, in attesa dei controlli del carico e del rilascio dei certificati. Questo richiederà, oltre all’approvazione del progetto da parte del Comune, anche il via libera della Città metropolitana (la ex Provincia), competente i materia ambientale, della Commissione paesaggistica e poi della Regione, perché siamo all’interno del Parco Ticinello che è area vincolata. Il rischio è che per l’estate prossima, il problema non sia ancora risolto, anche se l’approssimarsi delle elezioni, in genere, accelera questo tipo di pratiche.
Federica De Melis
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(giugno 2015)