Coronavirus, discoteche e sale da ballo chiuse dal governo. Mascherine dalle 18 alle 6 nei luoghi pubblici. Priorità alle scuole

"Sto firmando una nuova ordinanza - scrive Roberto Speranza, ministro della Salute nella sua pagina Facebook, dopo il vertice tra Governo e Regioni, che prevede fino al 7 settembre: 1. Sospensione delle attività del ballo, all’aperto e


“Sto firmando una nuova ordinanza – scrive Roberto Speranza, ministro della Salute nella sua pagina Facebook, dopo il vertice tra Governo e Regioni, che prevede fino al 7 settembre:
1. Sospensione delle attività del ballo, all’aperto e al chiuso, che abbiano luogo in discoteche e in ogni altro spazio aperto al pubblico.
2. Obbligo di mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi dove c’è rischio di assembramento.
I numeri del contagio in Italia, anche se tra i più bassi in Europa, sono in crescita. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”. 

Già il 7 agosto il ministro aveva anticipato le sue preoccupazioni  e chiesto di non dividersi sulle regole fondamentali: “mascherine, distanziamento e igiene delle mani sono essenziali nella fase di convivenza col virus”.

I nuovi  provvedimenti, validi da domani lunedì 17 agosto fino ad almeno il 7 settembre, sono tesi a tutelare la salute di tutti, soprattutto dei più deboli. Avrebbero dovuto adottarli i Presidenti di regione, ma la maggior parte si era dimostrata  decisamente contraria, compresa la Lombardia: hanno preferito che fosse il Governo a emanare le nuove regole per non inimicarsi la categoria delle discoteche. Così è stato deciso che non saranno ammesse deroghe con ordinanze regionali.

Al vertice in videoconferenza nel pomeriggio di domenica 16 agosto, erano presenti i ministri della Salute, Roberto Speranza e dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, i presidenti delle Regioni Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), Luca Zaia (Veneto), Alberto Cirio (Piemonte), Donato Toma (Molise), Giovanni Toti (Liguria) e Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia) . (Non presente il presidente Attilio Fontana della Lombardia, la regione più colpita da Covid-19!).

Alcuni governatori avevano già chiuso le discoteche, come la Calabria, altre regioni hanno temuto l’impatto sul tessuto produttivo: il fatturato annuale dei circa 3.500 locali in Italia, secondo le stime del Silb (il sindacato italiano locali da ballo) ammonta a quattro miliardi di euro. «Il danno atteso dalla chiusura delle discoteche è grosso ma non vedo alternative, serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo». Lo ha detto  il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nel corso della riunione con i governatori. «Faremo il possibile – ha aggiunto – per dare un sostegno economico alle attività che avranno delle perdite, trovando delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto».

«Restiamo uno dei paesi più sicuri al mondo per la sicurezza sanitaria– ha detto il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, nel corso della riunione con i governatori, a proposito della decisione di sospendere l’attività delle discoteche – questa condizione non è casuale ma figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi. Ora è il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attività che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili. Utilizziamo il passaggio parlamentare del Dl agosto per ristorare le attività che subiranno perdite». 

Obbligo mascherine dove sono più facili gli assembramenti. Evidentemente non è stato sufficiente affidarsi al buonsenso e alla corresponsabilità di tutti, quindi da lunedì 17 agosto dalle ore 18.00 alle ore 06.00 “vige l’obbligo  sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale». Rimane perciò la triade, anche in tempo di vacanze, del rispetto del distanziamento fisico, della mascherina e del lavaggio frequente delle mani: non sono cose dell’altro mondo rispetto ai dati di questi ultimi giorni che continuano a salire!  Qui riportiamo  i dati del 16 agosto riportati dal bollettino del ministero della Sanità che registrano la continua progressione   del virus Covid-19:
• i nuovi casi sono  479 (150 in meno rispetto al 629 casi rilevati a Ferragosto, 95 in meno rispetto al 14 che erano stati 574. Ma il numero  di campioni effettuati dai laboratori delle Regioni è stato più basso, complice le festività
• i ricoverati in terapia intensiva sono attualmente 56
• i ricoverati con sintomi 787
• le persone sotto osservazione medica in isolamento domiciliare risultano 13.890.
• In Lombardia sono 61 i nuovi casi positivi e  tre i decessi,  nessun contagio a Cremona, Lodi e Pavia. I contagiati in terapia intensiva sono 13 (+1), quelli ricoverati non in terapia intensiva 147 (-2). In provincia di Milano i nuovi casi sono stati 25, di cui 15 a Milano città.

Ricordiamo che sono state prorogate fino al 7 settembre le misure precauzionali minime per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19. La disposizione è contenuta nel nuovo Dpcm emanato dal Presidente del Consiglio dei ministri il 7 agosto scorso. Le disposizioni del nuovo provvedimento si applicano dalla data del 9 agosto 2020 in sostituzione di quelle contenute nel precedente Dpcm dell’11 giugno 2020, come prorogato dal decreto del 14  luglio 2020. Il nuovo provvedimento contiene indicazioni e misure proporzionate alla situazione attuale. Confermati l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine nei luoghi chiusi aperti al pubblico, il rispetto della misura del distanziamento sociale di almeno 1 metro tra le persone e la raccomandazione del lavaggio corretto e frequente delle mani (art. 1 Dpcm).

Il Dpcm contiene anche indicazioni relative alla ripresa di alcune attività, tra cui le manifestazioni fieristiche e i congressi, consentiti dal 1° settembre purché  abbiano misure  organizzative adeguate alle dimensioni e alle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la  distanza interpersonale di almeno un metro (art. 1 Dpcm). Sempre dal 1° settembre e’ consentita la partecipazione del pubblico a singoli eventi sportivi di minore entità che non superino il numero massimo di 1000 spettatori per gli stadi all’aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso (art.1 Dpcm). 

IL TESTO DELL’ORDINANZA

Art. 1 (Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria)

1. Ferme restando le disposizioni di cui all’articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 agosto 2020, citato in premessa, ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19 sono adottate le seguenti ulteriori prescrizioni:

  1. a)  è fatto obbligo dalle ore 18.00 alle ore 06.00 sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale;
  2. b)  sono sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso.

2. Relativamente ai punti a) e b) non sono ammesse deroghe con ordinanze regionali.

Art. 2 (Disposizioni finali)

1. Alle disposizioni di cui alla presente ordinanza si applica quanto previsto dall’articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 22 maggio 2020, n. 35.

2. La presente ordinanza produce effetti dal 17 Agosto 2020 sino all’adozione di un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto- legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, e comunque non oltre il 7 settembre 2020.

3. Le disposizioni della presente ordinanza si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.

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Giornalista per caso… dal 1992, per una congenita passione per la fotografia. Dalle foto ai testi il passo è breve: da riviste di viaggio e sportive ai più quotati femminili e quotidiani nazionali sui temi del mondo del lavoro. Ho progettato e gestito newsletter di palestre e centri fitness. Ora faccio parte degli intrepidi inviati di Milanosud.

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