Coronavirus, il sindaco Beppe Sala chiede al governo interventi a sostegno dell’economia come nella zona rossa

Beppe Sala l’aveva già detto nei giorni scorsi «Aiutare Milano a ripartire è un buon investimento, per tutto il paese». Concetto ribadito ieri in una lunga intervista rilasciata al Corriere Tv, in cui il primo

Beppe Sala l’aveva già detto nei giorni scorsi «Aiutare Milano a ripartire è un buon investimento, per tutto il paese». Concetto ribadito ieri in una lunga intervista rilasciata al Corriere Tv, in cui il primo cittadino ha reso note le prime richieste al Governo, per sostenere i settori più colpiti e in particolare tutti quei lavoratori a prestazione o partita Iva, che in questa settimane hanno visto crollare il lavoro, per il calo della domanda o per stare a casa con i figli.

Secondo il sindaco i provvedimenti a sostegno dell’economia previsti per la zona rossa devono essere estesi anche a tutta la zona gialla, Milano compresa quindi, come i 500 euro al mese per gli autonomi e l’estensione della cassa integrazione anche per le aziende con meno di 15 dipendenti, oltre che il rinvio o, ancora meglio, dell’annullamento dei tributi per almeno 2 – 3 mesi. Perché, secondo Sala, se le misure adottate dal governo – che il sindaco approva – saranno efficaci entro questo periodo di tempo dovremmo essere fuori dalla crisi «Cosi mi hanno detto amici imprenditori in Cina, che oggi osservano una ripresa delle attività economiche non direttamente colpite dai focolai»,

Intanto, fa sapere il sindaco, l’amministrazione sta lavorando essenzialmente su due binari. Da una parte per fare fronte alla contingenza «Tutti i servizi comunali hanno continuato a funzionare, diversi sono stati potenziati e adeguati alla situazione di emergenza, come per esempio la consegna dei pasti agli anziani. Sabato 7 marzo consegnerò simbolicamente dei pasti ad alcuni di loro, per sottolineare la nostra presenza, soprattutto verso le fasce più deboli».

Dall’altra parte il Comune – rivela sempre il sindaco Sala nell’intervista a Corriere Tv – sta già lavorando a un Piano di comunicazione internazionale e interventi specifici per rilanciare la città e tutti i suoi settori, dalla cultura al design, dal food all’ospitalità, fino alla moda e al mondo universitario. «Coinvolgeremo personalità di primo piano internazionali, per sostenerci in questo sforzo per il rilancio della città, sia per la comunicazione che per il sostengo dei settori in difficoltà».

Infine due considerazioni più politiche. Corsa per Palazzo Marino: Sala si ricandiderà alla guida di Milano solo se avrà «tutte le energie necessarie da dedicare a Milano». Sovranismo: «In questi giorni stiamo vivendo in un mondo chiuso: è questo quello che vogliamo?».

Intanto in Consiglio Comunale non passa l’appello di maggioranza, 5 stelle e Milano in Comune alle forze di centrodestra ad azzerare tutti gli emendamenti al Bilancio di previsione per consentire l’approvazione immediata di un “Fondo Coronavirus” da 3 milioni e mezzo. Cifra che avrebbe consentito da subito il rimborso alle famiglie per i servizi annullati e l’acquisto di servizi e dispositivi sanitari (mascherine, sanificazione di ogni ambiente e trasporto pubblico; rimborsi alle famiglie che hanno visto sospesi i servizi all’infanzia e le mense scolastiche; rinvio dei termini di pagamento di tributi, tariffe e concessioni). Le forze del centrodestra si sono sfilate contestando l’esiguità della cifra e il mancato annullamento delle limitazioni alla circolazione, previste da Area B e C.

Oggi il Consiglio si riunirà di nuovo, andando avanti a oltranza, per l’approvazione del Bilancio e del Fondo.

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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