Cosa siamo diventati? Crema, mentre una donna si dà fuoco, uno solo cerca di salvarla, altri riprendono la scena
Cosa c'entra questa storia agghiacciante con Milanosud? C'entra perché una testimonianza così tragica e crudele non ha confini! Riportiamo il post della sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, alla quale l'unico soccorritore della povera donna ha
Cosa c’entra questa storia agghiacciante con Milanosud? C’entra perché una testimonianza così tragica e crudele non ha confini! Riportiamo il post della sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, alla quale l’unico soccorritore della povera donna ha inviato un terribile post di denuncia. L’unico che ha saputo dimostrare sensibilità ed empatia per una donna che ha subito un doppio sopruso dalla società: non aver avuto nessuno che l’aiutasse a uscire dalla sua profonda depressione e l’essere diventata un “oggetto virtuale” da riprendere con i cellulari durante la sua terribile e lunga agonia.
Ma quanti hanno dimenticato che esiste l’obbligo civile e penale di soccorso e assistenza? Non è solo un obbligo morale. Ora è auspicabile che siano rintracciate le persone che filmavano (per farne che? Per dire io c’ero, mi sono goduto lo spettacolo e non ho fatto nulla?) la terribile scena che si consumava davanti ai loro occhi per denunciarli per omissione di soccorso!
I fatti. Ansa. “Le 13 del primo sabato di agosto, la campagna rovente di Ombriano, alle porte di Crema: una donna, sola in un campo, davanti un ristorante, si cosparge con un liquido e si dà fuoco. Un uomo, di passaggio in auto con la moglie, vede tutto: inchioda, scende di corsa e prova a spegnere le fiamme con la prima cosa che trova, un asciugamano da palestra. E’ l’unico a cercare di fare qualcosa: mentre la donna brucia, altri dal parcheggio riprendono la scena con il telefonino. Sconvolto dalla tragedia e dall’indifferenza dei presenti, il soccorritore scrive al sindaco di Crema, Stefania Bonaldi che pubblica il racconto “agghiacciante” e si chiede “cosa siamo diventati?”.
“Buongiorno
Una donna poco fa, al campo del Mezzo, si è data fuoco.
Mentre passavo con mia moglie sono sceso subito dall’auto e ho cercato di spegnere quello che potevo con un asciugamano da palestra.
La signora bruciava nel campo di fronte e io ero l’unico che cercava di fare qualcosa. In compenso una ventina di persone con il telefonino, che riprendevano la scena. Dopo minuti e minuti si è avvicinato uno con un estintore che non sapeva cosa fare. Ho spento tutto con l’estintore.
La signora penso sia morta, nonostante io continuavo a parlare cercando un respiro… alla fine i soccorsi sono arrivati dopo 15 minuti… ho provato anche io il 113-112 e rimanevo in attesa.
Non so se si sarebbe salvata.
Ma la gente con il telefonino dal parcheggio del Mezzo mi ha lasciato di sasso.
Sono arrivati solo alla fine. Quando ormai avevo spento tutto.. per curiosità!
Si parla di un essere umano, ma quelle persone con il telefonino cosa facevano, riprendendo????
Se fossi passato un paio di minuti prima, forse l’avrei salvata.
Scrivo a lei perché è il primo cittadino di Crema e questo evento è successo nella sua, Nostra, città. So che lei non può far nulla… ma ho pensato a lei come primo cittadino per avvisarla per prima.
Ho scritto a lei perché magari alcuni messaggi arrivano più forti dalla sua carica…
Mi è spiaciuto che nessuno abbia avuto l’idea di intervenire prima…”.
Non sappiamo ancora chi sia, questa povera donna, e non conosciamo bene le dinamiche di quanto accaduto. Saranno le Forze dell’Ordine a farci capire qualcosa in più.
Ma la testimonianza di questo primo soccorritore, che passava in quel momento e si è fermato a porgere aiuto, è agghiacciante.
La pubblico, d’accordo con colui che me l’ha mandata, per sollecitare la nostra riflessione.
Comprendo che non tutti possano avere il sangue freddo e la prontezza per intervenire quando una persona si dà fuoco. Si può rimanere gelati dallo shock di quanto sta accadendo, anche coi 40 gradi di oggi.
Ma se gli spettatori di questa tragedia hanno avuto la freddezza di prendere il telefonino ed immortalare la scena, anziché correre in aiuto o chiamare i soccorsi, allora dobbiamo farci delle domande. Serie e molto, molto urgenti.
Cosa siamo diventati? E se quella donna fosse stata nostra figlia, sorella, moglie, madre? Cosa può renderci così insensibili e distaccati verso la sofferenza degli altri? Perché questa indifferenza?
Un abbraccio a questo “buon samaritano”, che passava per caso e si è fermato a prestare aiuto, anche se evidentemente non è bastato, ed un pensiero pieno di dolore per questa donna.
Non è un buon giorno, oggi, Crema.
Grazie a Stefania Bonaldi, sindaca di Crema, per la denuncia effettuata sulla sua pagina Facebook.