Da oggi fino al 3 febbraio alle Stelline ecco la VII edizione di Olio Officina Festival

Prende il via oggi, 1 febbraio,  la settima edizione di Olio Officina Festival (al Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 61 a Milano dall’1 al 3 febbraio - ingresso libero solo il giovedì), la kermesse dedicata a

Prende il via oggi, 1 febbraio,  la settima edizione di Olio Officina Festival (al Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 61 a Milano dall’1 al 3 febbraio – ingresso libero solo il giovedì), la kermesse dedicata a consumatori, appassionati e operatori del settore che vogliono confrontarsi sul mondo dell’olivicoltura.

Il programma è talmente dinamico e variegato che è difficile riassumerlo. Si tratta di un percorso nel mondo dell’olio che ha come obiettivo educare al rispetto e all’analisi sensoriale e gustativa, oltre che artistica di questo alimento plurimillenario. Solo per citare alcuni degli appuntamenti – ma il consiglio è a sfogliarsi l’intero programma su www.olioofficina.com  –  segnaliamo presso la Libreria del Festival Olio Officina ed il Caffè Letterario i numerosi appuntamenti con libri, autori ed esperti. Molto interessanti poi i convegni e i seminari che approfondiscono temi quali la vendita dell’olio nella GdO, nel lusso, nel canale Horeca, cosa vuol dire essere imprenditori oggi, le nuove tendenze di consumo in Italia e nel mondo. Ci sono poi il concorso “Le forme dell’olio evidenzia le evoluzioni del design”, gli incontri sul ‘Perché l’olio fa bene alla salute – Bufale contro verità scientifiche”; la ‘Oleoteca del Festival’ e le mostre “Olio d’artista” e “Chiome d’Artista- Dipingere ad olio”, curata dalla Associazione Artedamangiare in omaggio e ricordo di  Marina Ripa di Meana. Insomma, un programma ricchissimo in cui scegliere, per “condirsi” la visita secondo i propri gusti e interessi.

Premio OOF Personalità del nostro tempo

luigi caricatoOggi, alle 18,30, appuntamento con i premi “OOF Personalità del nostro tempo –  Cultura dell’olio”. Vincitori  due imprenditori, Domenico Manca di San Giuliano e Donato Pantaleo, premiati per il loro impegno nel piantare centinaia di ettari di olivi, secondo i principi di una olivicoltura moderna e razionale, con forme di allevamento intensive o superintensive, sempre nel rispetto del territorio italiano e dell’alta qualità. «Negli anni migliori –  dice Luigi Caricato (nella foto sopra alla presentazione), ideatore del festival – la produzione di olio copre solo il 35% del fabbisogno nazionale e nelle annate peggiori il 20%. Per la campagna olearia 2017-2018, nell’alternanza di dati, ora in segno positivo ora in segno negativo, possiamo considerare una produzione complessiva, per tutta l’Italia, tra le 270 mila e le 300 mila tonnellate. Nel complesso, il consumo interno di oli da olive si attesta intorno alle 600mila tonnellate, mentre circa 400mila sono le tonnellate destinate all’estero e confezionate da aziende italiane.  Serve però comunicare ed informare di più e soprattutto in modo corretto il consumatore e come Festival noi da sempre combattiamo le fake news che creano turbative e discrasie nel mercato e minano il presente e il futuro della agricoltura italiana. Purtroppo l’Italia olivicola e olearia rappresenta un settore molto frammentato. È sufficiente considerare, come sostiene l’Ismea, che il 72% dei frantoi italiani impiegano meno di 5.000 quintali di olive. C’è molto ancora da fare, in attesa che vi siano nuovi sviluppi, si tratta di capire dove voglia andare il comparto olivicolo e oleario italiano nei prossimi decenni a venire e, noi, con Olio Officina Festival intendiamo essere al fianco degli italiani che sanno apprezzare i frutti che la nostra terra può dare e che fanno dell’Italia, con fatica, impegno costante e passione, il fulcro della sana alimentazione. Come dice un famoso proverbio ‘L’olio e la verità tornano a galla’ e noi con la nostra manifestazione vogliamo proseguire ad essere curiosi, interattivi, creatori di emozioni, stimolatori di riflessioni per difendere la qualità e la cultura agroindustriale, non a caso vi è proprio il ramoscello dell’olivo nello stemma della Repubblica Italiana».

Cinzia Boschiero
(1 febbraio 2018)

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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