Dislessia: la Iulm inaugura un servizio aperto al territorio

Se fino a non più di pochi decenni fa, gli studenti che non riuscivano a seguire un percorso scolastico venivano sommariamente giudicati svogliati e lasciati a se stessi, oggi la valutazione non è più sempre

foto SantulliSe fino a non più di pochi decenni fa, gli studenti che non riuscivano a seguire un percorso scolastico venivano sommariamente giudicati svogliati e lasciati a se stessi, oggi la valutazione non è più sempre questa. Per quanto riguarda la dislessia attualmente la scienza medica consente una più attenta analisi degli studenti “pigri”, poiché in diversi casi vengono riconosciute in loro “specifiche difficoltà nell’apprendimento dovute a fattori genetici e ambientali che non ledono le capacità intellettuali e il desiderio di conoscenza”. Sono gli studenti affetti da Dsa (Disturbi specifici dell’apprendimento) che in Italia ammontano a poco più del 2% della popolazione scolastica. E così per legge dal 2010, dopo un lento riconoscimento della Dislessia (disortografia, discalculia, disgrafia) come “disturbo neurologico caratterizzato dalla incapacità di leggere e comprendere un intero scritto pur comprendendo ogni singola parola”, anche in Italia si sono adottate misure dispensative e strumenti compensativi.

Questo per la scuola dell’obbligo. Ma dopo? Per chi vuole o deve affrontare il percorso universitario più o meno impegnativo in prospettiva di un lavoro? Una prima risposta arriva dall’Università Iulm. Qui dal 2 febbraio di quest’anno è in funzione il centro Euresis per la diagnosi, l’intervento e la ricerca sui Dsa. Obiettivo rispondere ai bisogni educativi di ciascuno e promuovere l’inclusione e la partecipazione di tutti gli studenti alle attività accademiche, ampliando i servizi. L’ateneo, oltre all’insegnamento e alla ricerca, si propone di aprirsi al territorio, offrire servizi di formazione, seminari, corsi, attraverso convenzioni particolari per scuole superiori e associazioni. «Stiamo prendendo accordi con le scuole superiori per proporre convenzioni a vantaggio degli studenti che vogliono usufruire dei servizi e per avviare corsi di formazione e aggiornamento per gli insegnanti – ci spiega la professoressa Francesca Santulli, direttrice del centro (nella foto in alto) – L’idea nasce dal fatto che in età adulta l’approccio è diverso, la batteria di test per la diagnosi deve essere concettualmente fatta per adulti, di qui la necessità di fare ricerca».

Iulm dislessiaIl Centro Euresis si distingue infatti dalle equipe mediche accreditate dalla Regione Lombardia che fanno diagnosi e riabilitazione per le persone affette da Dsa proprio per lavoro di ricerca che svolge «Abbiamo acquisito un know how specifico in questo campo – continua la direttrice Santulli – che utilizzeremo per fornire un servizio di diagnosi per gli adulti, sfruttando le conoscenze maturate e per elaborare percorsi formativi specifici».

Nel dettaglio, il centro propone una serie di tecniche che aiutano a superare gli ostacoli nell’apprendimento: «Abbiamo un corso sviluppato in Inghilterra che si chiama Supereading, per il potenziamento delle strategie di lettura, che noi abbiamo adattato e pensato per la tarda adolescenza e per gli adulti. Supereading propone un diverso approccio, che si basa sulla lettura silente e una diversa tecnica di lettura, comprensione e memorizzazione, che proponiamo anche ai normolettori – spiega la direttrice -. Si punta anche sugli aspetti emotivi, si fa un percorso esperienziale, esercizi insieme, lavoro sull’autostima. Attraverso questo corso vogliamo misurare in modo rigoroso gli effetti dei vari trattamenti e correlarli con i dati che emergono dalla diagnosi, perché ci sia una continuità nella comprensione del soggetto e quindi esaltarne i punti di forza. Non rimediare soltanto quello che non va, ma potenziare quello che va! Concetto importante soprattutto ad una certa età, perché poi si fanno delle scelte che devono essere coerenti con il proprio profilo, con le proprie caratteristiche».

Per informazioni e contatti: Centro Euresis, via Carlo Bo 1 – 20143 Milano, 4° piano, tel. 02.89141.2221 – Euresis@iulm.it, www.iulm.it

Elena Bedei
(Marzo 2018)

 

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

Recensioni
NESSUN COMMENTO

SCRIVI UN COMMENTO