Domenica al fontanile Fossone, al Parco delle Cave
C’era una volta il Fossone, il fontanile dove i milanesi di periferia andavano a fare il bagno, vicino a via Novara, un po’ oltre lo stadio Meazza (costruito a metà degli anni Venti del ‘900)
C’era una volta il Fossone, il fontanile dove i milanesi di periferia andavano a fare il bagno, vicino a via Novara, un po’ oltre lo stadio Meazza (costruito a metà degli anni Venti del ‘900) e non lontano dai binari del “Gamba de Legn” Milano-Magenta Vittuone (che fece la sua ultima corsa nel 1957).
Da luglio 2020, il Fossone – cancellato nei decenni dalla crescita della città – è tornato grazie a Boscoincittà, tra la via Caldera e la via Novara, sotto il ponte ciclopedonale di metallo azzurro che permette di superare la statale.
«Una vera operazione di incremento di naturalità e riqualificazione del paesaggio», ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran inaugurando, il 2 luglio scorso, lo specchio d’acqua. Progettazione e lavori in quest’area sono curati da Italia Nostra: «Abbiamo scavato un grande bacino per realizzare una nuova zona umida – si legge sul sito del Boscoincittà –. Per molti mesi siamo stati impegnati in questo lavoro realizzato in collaborazione con il Comune e grazie a un contributo di Regione. L’obiettivo è incrementare la naturalità con la piantagione di nuovi boschi, filari e siepi e con la realizzazione della zona umida che presto ospiterà aironi, raganelle e libellule, diversificando il paesaggio e creando un luogo gradevole e inaspettato all’ingresso della città».
Anche ora, con le piante in attesa di crescere, il paesaggio è nuovo e piacevole. Merita una visita, magari (per chi ha più tempo) abbinata a una delle tante passeggiate possibili in zona. Non c’è che da scegliere tra Boscoincittà, Parco delle Cave e Parco Trenno.