Dopo il successo di ieri di “Ivan”, stasera Atir porta in scena “Aldilà di tutto”. All’interno dell’articolo il link

Lo spettacolo che ha vinto il secondo sondaggio lanciato sulla pagina Facebook di Atir Ringhiera per riempire con l'arte le serate dei milanesi orfani di teatri, cinema e concerti è: "Aldilà di tutto" di e

Lo spettacolo che ha vinto il secondo sondaggio lanciato sulla pagina Facebook di Atir Ringhiera per riempire con l’arte le serate dei milanesi orfani di teatri, cinema e concerti è: “Aldilà di tutto” di e con Valentina Picello e Chiara Stoppa.

Domani sera se la giocano – scontro tra titani – Roba Minima, s’intend! Concerto MalincoMico di e con Stefano Orlandi, canzoni di Enzo Jannacci e Isabel Green progetto e regia Serena Sinigallia, testo Emanuele Aldrovandi, con Maria Pilar Pérez Aspa. 

ma ora, Aldlà di tutto

 

Aldilà di tutto
di e con Valentina Picello e Chiara Stoppa
drammaturgia Carlo Guasconi e Chiara Stoppa
Supervisione Arturo Cirillo
assistente alla regia Lorenzo Ponte
scene e costumi Eleonora Rossi
disegno luci Alessandro Verazzi
scelte musicali Roberta Faiolo
produzione ATIR Teatro Ringhiera
con il sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – Progetto NEXT 2018/2019
si ringrazia Olinda/TeatroLaCucina per la collaborazione

«Come è già accaduto con la giovane e notevole compagnia Eco di fondo per lo spettacolo La sirenetta, anche in questo lavoro di Chiara Stoppa e Valentina Picello, che non sono una compagnia ma un duo di fatto per antica e appassionata amicizia e comune sentire teatrale, ho deciso di portare il mio sguardo un po’ da esterno all’interno del loro laboratorio creativo. Anche qui non si parte da un testo ma insieme all’attore e drammaturgo Carlo Guasconi, che ho potuto conoscere e apprezzare durante uno degli ultimi premi Riccione (di cui sono in giuria), il copione si costruisce giorno per giorno, prova per prova, facendo raccontare, recitare, cantare, esprimersi Chiara e Valentina. Se questo modo di creare un spettacolo mi è nuovo e piuttosto ignoto, e anche per questo mi incuriosisce, quello che invece non mi è nuovo per nulla è il tema di questo lavoro. La morte a teatro, la coesistenza dei vivi e dei morti, il morire e il dover rialzarsi perché è tutto per finta, e domani si ricomincia, tutto questo mi risuona. Come anche il chiedersi dove si va, se si va, in qualche luogo o in qualche tempo, dopo morti; come i vivi pensano ai morti, e come forse i morti si occupano dei vivi. Sentire discutere Chiara e Valentina su le morti, anche le loro, mi porta inesorabilmente a pensare alle mie, a quelli che non ci sono più, a quanto è prezioso e delicato esserci, e sopratutto a quanto il teatro ci salva, portandoci fuori delle ferree leggi della natura e della Storia. Per lasciarci lì dove tutto esiste per un istante e per sempre, perché finita una storia la si può sempre ri-raccontare, o raccontarne di nuove, in un eterno e poi, e poi…..»
Arturo Cirillo

Foto: Serena Serrani

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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