Emergency attiva un servizio gratuito di consegna domiciliare per gli over 65
Emergency è al fianco delle istituzioni nel fronteggiare l'emergenza Covid - 19. Attivato a Milano un servizio gratuito di consegna domiciliare di farmaci, alimenti e beni di prima necessità per gli over 65 e per
Da ormai un paio settimane Emergency, l’Ong solitamente impegnata a fornire assistenza medico – chirurgica sui fronti più caldi del pianeta, è attiva al fianco delle istituzioni regionali nel fronteggiare l’emergenza Covid -19. L’associazione milanese fondata da Gino Strada sta mettendo a disposizione della collettività l’esperienza e le competenze nella gestione dei contagiati maturata sul campo durante le epidemie di Ebola in Sierra Leone nel 2014 e 2015.
A Bergamo, una delle province più colpite dall’epidemia, un team medico e logistico di 20 persone sta lavorando in collaborazione con Areu (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) e Sanità Alpina all’allestimento di un nuovo ospedale da campo, completamente dedicato alla cura dei pazienti affetti da Covid–19, che dovrebbe essere operativo a partire dalla prossima settimana. Un altro team dell’associazione è impegnato a Brescia dove sta lavorando a stretto contatto con la Direzione sanitaria dell’ospedale di Brescia per proteggere il personale sanitario e l’ospedale dal contagio.
A Milano è attivo dal 13 marzo scorso è attivo il progetto “Domiciliarità”, un servizio gratuito di consegna domiciliare di alimenti, farmaci o altri beni di prima necessità pensato specificatamente per gli over 65, per chi è soggetto a quarantena e per le persone fragili a rischio movimento. Il servizio, svolto in collaborazione con il Comune di Milano, è operativo dal lunedì al sabato (dalle ore 9.00 alle 13.00) e si attiva con una semplice telefonata al numero 020202. Le richieste, contrassegnate da un codice univoco e da una priorità vengono inoltrate a Casa Emergency, la sede dell’associazione umanitaria in via Santa Croce, che si occupa di smistarle ai propri volontari dislocati nelle diverse zone della città. I volontari si muovono in coppia, sono dotati di un badge identificativo di riconoscimento, e sono adeguatamente formati per minimizzare il rischio di contagio per sé stessi e per le persone assistite. È importante sottolineare che gli operatori non sono tenuti né preparati a svolgere servizi sanitari di alcun tipo.
Sempre a Milano, Emergency, confermando la propria vocazione a non dimenticarsi degli “ultimi”, è impegnata in un’attività di monitoraggio (anche questo progetto è svolto in collaborazione con il Comune di Milano) di una serie di strutture cittadine che forniscono sostegno e supporto a particolari fasce deboli della popolazione che hanno difficoltà di accesso ai servizi del Sistema Sanitario Nazionale quali i senza fissa dimora, i minori stranieri non accompagnati, i migranti, i Rom. Scopo dell’intervento, gestito da due squadre composte da un infermiere, un logista e un medico (quest’ultimo presente in caso di necessità), è quello di verificare il rispetto, all’interno delle strutture sottoposte a monitoraggio, delle direttive ministeriali per quanto concerne l’idoneità degli spazi, le condizioni igieniche, le distanze di sicurezza, la gestione del flusso sporco-pulito. A seguito di questa verifica, Emergency si occuperà di segnalare le modifiche necessarie da apportare per tutelare la salute di staff e degli ospiti.
Emergency continua, inoltre, nonostante l’emergenza Covid – 19, a seguire i propri numerosi progetti in Italia e nel mondo, avendo messo in atto adeguate contromisure per prevenire il contagio. Negli ambulatori operanti in Italia, è stato messo a punto un protocollo di triage che permette di individuare pazienti con sintomi compatibili con il virus, di informarli e indirizzarli ai servizi competenti in un’ottica di tutela della salute pubblica. Nelle altre parti del mondo dove l’Ong è presente, sono stati attivati protocolli specifici per prepararsi all’arrivo del virus, anche nei Paesi finora non colpiti dalla pandemia. Attraverso la formazione specifica dello staff, l’allestimento di aree di triage e la compartimentazione degli spazi e dei flussi lo staff medico – sanitario potrà intercettare i casi sospetti all’ingresso, per riferirli alle strutture competenti, minimizzando così il rischio di contagio all’interno delle proprie strutture ospedaliere.
In questa emergenza sanitaria, infine, è fondamentale non escludere nessuno dalla circolazione delle informazioni – e quindi dalla prevenzione. A questo fine i mediatori culturali di Emergency hanno registrato brevi video in diverse lingue con l’obiettivo di raggiungere le varie comunità straniere presenti nel nostro paese; informando, anche a distanza, circa i comportamenti da tenere per prevenire il contagio, a tutela della propria salute e di quella degli altri.
L’associazione umanitaria milanese che da oltre 25 anni offre cure medico chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre e della povertà, non è sparita come qualcuno frettolosamente e senza documentarsi adeguatamente ha insinuato nei giorni scorsi, ma al contrario è presente in prima linea al fianco delle istituzioni, impegnata a fare la propria parte secondo le capacità e le specifiche competenze che le appartengono e nel rispetto delle finalità ultime del proprio operare.