Eternit a Porto di Mare
Sono 28 gli edifici comunali lungo via Fabio Massimo e via S. Dionigi a Porto di Mare che hanno tetti in eternit. Di questi, quasi la metà dovrebbero essere stati già bonificati, secondo quanto indicato
Sono 28 gli edifici comunali lungo via Fabio Massimo e via S. Dionigi a Porto di Mare che hanno tetti in eternit. Di questi, quasi la metà dovrebbero essere stati già bonificati, secondo quanto indicato dall’Asl. I rimanenti lo dovranno essere entro l’anno prossimo. È questo quello che ha scoperto il consigliere di Zona 5 Massimiliano Toscano (Gruppo Misto) a seguito di un’interrogazione fatta in Comune, all’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran.
Si tratta di migliaia di metri quadri di eternit, in molti casi in uno stato di conservazione preoccupante, che si trovano a poche decine di metri da impianti sportivi e abitazioni.
Contemporaneamente controllore e controllato, il Comune, interpellato, si difende ricordando che l’intera area di Porto di Mare è divenuta proprietà di Palazzo Marino nell’ottobre del 2013, ceduta dal Consorzio Canale Milano-Cremona-Po. Il Consorzio, obbligato dal contratto di compravendita, ha concluso nei giorni scorsi il censimento, anche ambientale, dei numerosi insediamenti produttivi e ora il Comune si appresta ad avviare le procedure di bonifica.
Rimangono però da risolvere i numerosi contenziosi legali sollevati dagli occupanti dei magazzini e capannoni di Porto di Mare, che si oppongono agli interventi di bonifica e stanno cercando di ricontrattare l’intera loro posizione con il Comune.
Il timore degli occupanti – molti dei quali di fatto abusivi e con posizioni contrattuali dubbie – è che Palazzo Marino sfratti tutti. Di certo la bonifica dall’eternit non può attendere la risoluzione di questo groviglio legale che si annuncia molto lungo, né dell’avvio del progetto urbanistico di riqualificazione dell’intera area di Porto di Mare, di cui si parla da anni, che prima di divenire realtà potrebbe richiedere ancora molto tempo.
S. F.
(Novembre 2015)