Ex consorzio agricolo Ripamonti pronto a trasformarsi in studentato, il Comune dà l’ok

Ultimo passaggio amministrativo verso la riconversione dell’ex consorzio agricolo di via Ripamonti 35/37 in uno studentato di 700 posti. Nei giorni scorsi il Comune ha riconosciuto l’interesse pubblico nel progetto presentato dallo studio Park Associati

Ultimo passaggio amministrativo verso la riconversione dell’ex consorzio agricolo di via Ripamonti 35/37 in uno studentato di 700 posti. Nei giorni scorsi il Comune ha riconosciuto l’interesse pubblico nel progetto presentato dallo studio Park Associati per conto di Prelios Sgr, detentore del fondo che ha acquistato l’immobile. Un investimento di circa 75 milioni di euro, di cui 50 serviranno per la ristrutturazione del vecchio edificio e la costruzione di uno nuovo.

Secondo la convenzione con il Comune gli alloggi per studenti che saranno realizzati avranno tariffe a canone calmierato. : “Gli interni (dell’edificio – Ndr) sono estremamente flessibili e ospitano varie tipologie di alloggi: dalla camera singola allo studio con cucina e soppalco per due persone – si legge sul sito di Park Associati, lo studio che ha realizzato il progetto -.  Fino a un massimo di 12 persone vivranno invece in piccoli cluster pensati ad hoc, per chi voglia coniugare la privacy della propria camera a momenti di relazione con persone che condividono gli spazi vicini, creando così un sistema di relazioni meno anonime“. Prevista anche la realizzazione di un locale al piano terra con accesso autonomo di circa 240 mq ad uso comune degli utenti della residenza e della cittadinanza, per lo svolgimento di manifestazioni, eventi, mostre e convegni.

«Milano vuole continuare ad essere una città attrattiva per i giovani – ha dichiarato all’indomani l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran –. Sono oltre 200mila gli studenti fuorisede, abbiamo quindi bisogno di ampliare l’offerta di alloggi a prezzi accessibili. Proprio in questo versante della città ha aperto da poco il nuovo campus della Bocconi, allo scalo di Porta Romana il villaggio olimpico sarà trasformato in appartamenti per universitari».  

Soddisfazione anche da parte di Mario Abbadessa, a capo di Hines, il fondo immobiliare che sviluppa il progetto «Iniziativa di grande importanza per la città, per la ricezione degli studenti con un’offerta di servizi completa. La città deve evolvere verso un modello di immobiliare che sia sostenibile, con servizi di qualità e a prezzi accessibili. Un modello che garantisca mobilità sostenibile e riduzione delle diseguaglianze». 

Incalzante invece l’intervento su Facebook del presidente del Municipio 5 Alessandro Bramati, che a proposito dello studentato scrive: “Ma non è finita, perché per chi ama e vive il proprio territorio il processo non si ferma ed adesso pretendiamo di essere ascoltati sulla destinazione di oltre 3 milioni di oneri di urbanizzazione sui quali abbiamo già deliberato alcune possibili indicazioni, tra cui la sistemazione della via Ripamonti e della sede del Tram 24”.

Interventi quest’ultimi già in parte realizzati con la sistemazione e razionalizzazione delle fermate e che prevedono nei prossimi mesi il rifacimento dell’armamento tramviario (rotaie e fondo strada completo), all’incrocio tra via Ripamonti e viale Isonzo e in seguito sull’intera via. «Ipotesi questa non contenuta nel Piano Triennale delle Opere del Comune – ha aggiunto Bramati, interpellato telefonicamente –  per la quale chiediamo vengano stanziate le risorse necessarie per il tratto tra la via Serio e la via Val di Sole, così come chiediamo che il Villaggio Olimpico, che sorgerà accanto, definisca in modo chiaro una quota significativa di abitazioni (il progetto preliminare di riconversione dello Scalo prevede che una quota del Villaggio Olimpico sia destinato a Housing sociale e il resto in studentati – Ndr)».  

Sempre in tema di residenze per studenti, l’ex Provveditorato agli studi di via Ripamonti di fronte all’ex Consorzio, di proprietà di Enpam (Cassa di previdenza di medici e odontoiatri) ha presentato una proposta per la trasformazione dell’edificio, ormai abbandonato da oltre 10 anni, in albergo e studentato.

Ancora fermo al palo invece, per sequestro preventivo dell’immobile, a seguito di un’ordinanza sindacale che contesta la validità della “comunicazione di deposito sismico”, il progetto di trasformare l’ex Autolinee Sila di via de Sanctis 10 in studentato, proposto dalla Martino Sas.

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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