Family Act: misure per sostegno e valorizzazione della famiglia. Assegno universale per figli da gennaio 2021

Un disegno di legge delega portato avanti dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia,  in quota Italia Viva, Elena Bonetti, e dalla Ministra del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo, che dopo un percorso travagliato

Un disegno di legge delega portato avanti dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia,  in quota Italia Viva, Elena Bonetti, e dalla Ministra del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo, che dopo un percorso travagliato ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri che delega il Governo ad adottare misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia. Un testo di otto articoli, che ha tra i suoi ingredienti principali un assegno mensile universale per tutti i figli fino all’età adulta, ma anche sconti per gli asili nella forma di detrazioni di spese sostenute per attività educative erogate da enti pubblici e privati.

Il testo delinea la cornice normativa e le scadenze temporali entro le quali il Governo sarà chiamato ad approvare i decreti legislativi di attuazione della delega, con l’obiettivo di sostenere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie, contrastare la denatalità, valorizzare la crescita armoniosa delle bambine, dei bambini e dei giovani e favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro, in particolare quello femminile.

Nell’esercizio delle deleghe previste, il Governo dovrà attenersi ai seguenti principi e criteri direttivi:

  • assicurare l’applicazione universale di benefici economici ai nuclei familiari con figlie e figli, secondo criteri di progressività basati sull’applicazione di indicatori della situazione economica equivalente (ISEE), tenendo anche conto del numero delle figlie o dei figli a carico;
  • promuovere la parità di genere all’interno dei nuclei familiari, favorendo l’occupazione femminile, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno, anche attraverso la predisposizione di modelli di lavoro volti ad armonizzare i tempi familiari di lavoro e incentivare il lavoro del secondo percettore di reddito;
  • affermare il valore sociale di attività educative e di apprendimento, anche non formale, dei figli, attraverso il riconoscimento di agevolazioni fiscali, esenzioni, deduzioni dall’imponibile o detrazioni dall’imposta sul reddito delle spese sostenute dalle famiglie o attraverso la messa a disposizione di un credito o di una somma di denaro vincolata allo scopo;
  • prevedere l’introduzione di misure organizzative, di comunicazione e semplificazione che favoriscano l’accesso delle famiglie ai servizi offerti e la individuazione degli stessi.

Le principali scadenze temporali previste per l’adozione dei singoli provvedimenti attuativi sono:

    • entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge di delega un decreto legislativo istitutivo dell’assegno universale recante il riordino e la semplificazione delle misure di sostegno economico per le figlie e i figli a carico, nonché uno o più decreti legislativi per la istituzione e il riordino delle misure di sostegno all’educazione delle figlie e dei figli. L’assegno sarà mensile e verrà corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età di ciascun figlio, a eccezione della figlia o del figlio disabile per il quale non sussistono limiti di età, tramite una somma di denaro o mediante il riconoscimento di un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione. Nel caso di figli successivi al primo, l’assegno subirà una maggiorazione del venti per cento, così anche nel caso di figlia o figlio disabile.
    • entro ventiquattro mesi dall’entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi di potenziamento, riordino, armonizzazione e rafforzamento della disciplina inerente i congedi parentali, gli incentivi al lavoro femminile, le misure di sostegno alle famiglie per la formazione delle figlie e dei figli e per il conseguimento dell’autonomia finanziaria. Tra questi l’indennità integrativa per madri lavoratrici che sarà erogata dall’Inps per il periodo in cui rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio.Inoltre è previsto un periodo minimo non inferiore ai due mesi di congedo parentale non cedibile all’altro genitore per ciascun figlio. E un periodo di congedo obbligatorio non inferiore a 10 giorni lavorativi per il padre lavoratore nei primi mesi di nascita del figlio e che il diritto al congedo sia concesso a prescindere dallo stato civile o di famiglia del genitore lavoratore; previsto un permesso retribuito, di almeno 5 ore nell’arco di un anno scolastico per i colloqui con i professori dei figli; prevista l’introduzione di modalità flessibili nella gestione di congedi, compatibilmente con le esigenze del datore di lavoro.

!!!Ultima ora!!!
Elena Bonetti, ospite di Omnibus, ha anticipato che l’assegno universale per tutti i figli sarà al via da gennaio 2021 e «sarà nell’ottica della semplificazione. Mi auguro che sarà attivo da gennaio 2021 ed entrerà tutti i mesi nelle tasche dei genitori italiani».

 

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