“Fare San Martino” al Parco Ticinello

Dopo il successo della precedente edizione, quest’anno si è replicato “Fare S. Martino” nella rinnovata “cornice” della Cascina Campazzo. Il 16 novembre scorso, la libera rappresentazione teatrale del “trasloco” dei contadini della campagna milanese è stata

faresanmartinoDopo il successo della precedente edizione, quest’anno si è replicato “Fare S. Martino” nella rinnovata “cornice” della Cascina Campazzo.

Il 16 novembre scorso, la libera rappresentazione teatrale del “trasloco” dei contadini della campagna milanese è stata realizzata dalla “Compagnia Stabile Ticinello”, e anche questa volta è stata una bellissima occasione per far rivivere un pezzo di cultura rurale della Milano Città agricola. Il “trasloco” qui interpretato si riferisce ad alcuni secoli orsono, ma solo fino a pochi decenni fa una gran parte della popolazione attiva della pianura padana era occupata proprio nel settore agricolo, in qualità di braccianti o mezzadri. L’anno lavorativo dei contadini terminava a novembre, dopo la semina. Con lo scadere dei contratti, intorno all’11 del mese (l’estate di S. Martino, cosiddetta per tradizione e per ragioni climatiche), i contadini erano costretti a lasciare il posto di lavoro e anche l’abitazione, quindi a trasferirsi in un nuovo luogo di lavoro, in un’altra Cascina: in pratica, a sobbarcarsi un vero trasloco.

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“Fare S. Martino 2014” ha così consentito ai numerosi partecipanti di passare un bel pomeriggio in Cascina, di godersi lo spettacolo in costume, visitare le stalle, acquistare il latte fresco crudo e, infine, degustare caldarroste, vin brulè e cioccolata calda offerti dalla famiglia Falappi e dall’Associazione Parco Ticinello. Un pomeriggio trascorso in allegria (nelle belle foto di Giovanni Perotti, un puzzle dei personaggi che hanno animato la festa), in una cascina finalmente ristrutturata: sono stati infatti ultimati i lavori della messa in sicurezza, rifatti i tetti della stalla, del portico centrale e di altri fabbricati del complesso, e ripristinate le pareti crollate.

La ristrutturazione di quel che rimane – l’abitazione della famiglia Falappi e la chiesetta – è invece rimandata, perché legata strettamente al contratto d’affitto che l’Amministrazione stilerà per lo storico gestore della Cascina.

La Campazzo è in via Dudovich, la strada dove è stato realizzato anche un tronco di pista ciclabile, che però alcuni polemicamente ritengono inutile perché, in attesa dell’inizio dei lavori per creare un’area verde di sosta e ristoro ben strutturata nel Parco Ticinello, effettivamente si perde un po’ nel nulla… Quanto ancora dovremo aspettare?

Giovanna Tettamanzi
Foto di Giovanni Perotti

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Laureata in Comunicazione politica e sociale, blogger e fotografa d’assalto, aggredisce la cronaca spregiudicatamente e l’html senza alcuna reverenza (e il sito talvolta ne risente), ma con la redazione è uno zuccherino. La sua passione è il popolo.

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