Fase 2: proposte per piste ciclabili da via Dei Missaglia e via Ripamonti verso il centro
«E a sud?“ è questo il titolo dell’intervento inviatoci da Emanuela Duina, ex consigliera e presidente della Commissione Mobilità e Ambiente del Consiglio di zona 5, con cui si riprendono progetti di piste ciclabili rimasti
«E a sud?“ è questo il titolo dell’intervento inviatoci da Emanuela Duina, ex consigliera e presidente della Commissione Mobilità e Ambiente del Consiglio di zona 5, con cui si riprendono progetti di piste ciclabili rimasti nel cassetto, frutto di sopralluoghi e approfondimenti fatti negli anni scorsi, per collegare il sud Milano al centro, attraverso le direttrici di via Ripamonti e via Dei Missaglia.
Obiettivo della ex consigliera – condiviso dal nostro giornale – colmare una lacuna nel piano post lockdown, presentato dal Comune il 24 aprile scorso e, al medesimo tempo rispondere all’invito dell’Amministrazione stessa di presentare proposte per “ripensare, riaggiustare, riorganizzare la mobilità. Per contenere il più possibile l’orda di automobili che invaderà la città, nel tentativo di scongiurare di ammalarsi frequentando le carrozze della metro o i vagoni di bus e tram”.
Idee per un nuovo modo di intendere la città e realizzare percorsi ciclabili che, secondo Emanuela Duina, sono diretta emanazione del Piano Emergenziale della Mobilità Urbana post-Covid sollecitato da Bikeitalia e redatto dagli architetti esperti di mobilità Matteo Dondé, Valerio Montieri e Paolo Gandolfi
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
E a sud?
Gentile redazione,
in conferenza stampa il 24 aprile l’assessore alla Mobilità Marco Granelli ha sottolineato l’apertura dell’amministrazione alle proposte dei cittadini. Questo articolo vuole essere per l’assessore una doppia proposta per la zona Sud, non compresa nello scenario finora presentato.
Via dei Missaglia – Centro città
Bisogna partire da lontano. Dieci anni fa alcuni cittadini della zona 5, coadiuvati da Valerio Montieri, hanno presentato una prima proposta concreta per collegare con piste ciclabili il Sud Milano– area Gratosoglio – al centro città. A quel tempo la ciclabile di via dei Missaglia si interrompeva drammaticamente all’incrocio di via Boifava, e i ciclisti rimanevano abbandonati a se stessi.
Oggi le cose sono migliorate: grazie, in questo caso dobbiamo dirlo, alla realizzazione del parcheggio di piazza Abbiategrasso si è ‘sistemata’ questa incongruenza e i ciclisti arrivano fino a piazza Abbiategrasso e al parcheggio, previsto anche per le bici; inoltre, con il finanziamento per la realizzazione del Parco Ticinello, possono percorrere una ciclabile sulla via Dudovich per arrivare all’ingresso del parco.
Da qui sarebbe possibile proseguire lungo la stessa via e poi su via Treccani degli Alfieri, sfruttando il guard rail già presente, a garanzia della sicurezza delle bici.
Da via Treccani degli Alfieri l’ipotesi (prevista anche nella tavola sulla mobilità del Pums) e da me suggerita, al tempo in cui ero consigliera di zona, condivisa con l’allora responsabile della Mobilità del Comune Fabio Lopez, era di proseguire sulla via Lusitania e poi sulla via Boeri, sacrificando qualche parcheggio. Sarebbe poi stato facile arrivare in via Bazzi percorrendo gli esistenti passaggi pedonali. Un nodo problematico era l’immissione su via Bazzi. Ma quello che allora era un ostacolo oggi potrebbe essere superato dalla logica di rete emergenziale ai tempi del coronavirus.
Da un lato via Bazzi potrebbe prevedere una corsia riservata, considerando un restringimento di careggiata e la tracciatura di una pista a segnaletica orizzontale. A questo punto si potrebbe proseguire su via Castelbarco – il marciapiedi della nuova Bocconi può farci stare una pista bici – e arrivare al tratto esistente di ciclabile su via Col Moschin e da qui, facilmente, nel centro città.
Ma volendo c’è anche un’alternativa: perché si può scegliere di proseguire dritto sulla via Boeri, che alla luce della futura fermata Tibaldi della S9 davanti alla Savorelli in piazza Caduti del Lavoro/via Fedro potrebbe risultare la scelta vincente: quale coerenza maggiore, infatti, di prevedere un percorso per le 2 ruote a ridosso dei nodi di interscambio della nuova fermata della circle line?
Da qui il salto verso il centro non è difficile: la via Fedro prosegue lungo via Giambologna (costeggiando il parco della Resistenza) e anche qui si potrebbe prevedere una tracciatura in segnaletica orizzontale per connettersi alla ciclabile già presente di via Col Moschin.
Quindi che si predispongano in fretta i sopralluoghi dei tecnici per appurare la fattibilità.
Via Ripamonti – Centro città
Ma l’ingresso da Sud prevede anche un altro asse strategico e sul quale è necessario prevedere un alleggerimento e un potenziamento del flusso su 2 ruote. Quello da via Ripamonti. La maestosa e costosissima ciclabile realizzata sul controviale che arriva alla soglia del comune di Noverasco/Opera deve poter essere meglio sfruttata oltre ai giretti della domenica. Cosa fattibile se fosse possibile proseguire oltre l’area del capolinea del 24.
Qui, a mio parere, l‘unica possibilità è sfruttare il controviale della via Ferrari (foto sopra), perché per come si sono sviluppati i nuovi insediamenti dell’area Ripamonti (dai palazzoni Inps verso sud, lungo le vie Armidani, Monti Sabini, Erice, Noto,) non è possibile oltrepassare alcuni punti per la presenza di costruzioni già esistenti. Poi, una volta in via Antonini raggiungere via Bazzi e la pista proveniente da via Dei Missaglia e da qui dirigersi verso il centro.
Uno scenario a est della via Ripamonti può essere preso in considerazione, puntando verso Porta Romana. Facendo anche leva su quanto richiesto dal Municipio 5, che nel dare parere positivo a una nuova costruzione interrato in via Brembo 33 – via Orobica 3, ha ribadito proprio nel gennaio di quest’anno la prosecuzione della ciclabile di via Lorenzini fino a via Ripamonti (richiesta mossa già dalla consiliatura precedente), aggiungendo anche la via Carlo De Angeli e via Spadolini e proponendo una nuovo tratto “da realizzare lungo tutta via Broni, quale prosecuzione della pista ciclabile che dall’intersezione con via Lorenzini corre su via Adamello e via Condino, così da costituire un percorso ciclabile con la necessaria continuità per offrire all’utenza ciclabile una valida alternativa di circolazione più sicura rispetto alla percorrenza su via Ripamonti.”
Siamo, dopo 10 anni dalle prime richieste dei cittadini, davanti alla possibilità concreta di spingere verso la mobilità su due ruote. Non perdiamo l’occasione, non dimenticatevi della zona Sud.