#fermentopoetico, invito a pubblicare versi in occasione della Giornata mondiale della poesia

Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani in occasione del 21 marzo, Giornata mondiale della poesia, invita tutti gli studenti a pubblicare sul proprio profilo social i versi di un poeta a scelta,

Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani in occasione del 21 marzo, Giornata mondiale della poesia, invita tutti gli studenti a pubblicare sul proprio profilo social i versi di un poeta a scelta, che in qualche modo percepiscono più vicino al loro sentire, associando l’hashtag #fermentopoetico.

“La poesia – si legge nel comunicato dei docenti – è celebrazione di eventi, manifestazione individuale o collettiva di sentimenti, bisogni, speranze; è la più “superflua” delle forme culturali, eppure quella più necessaria per alimentare l’animo degli uomini. La poesia non serve in una realtà tecnocratica e digitale? Al contrario è il lievito di tutto ciò che abbia un contenuto alto, nobile, critico, sdegnato, visionario. La vera poesia non ha padroni. Forse per questo ha più difficoltà a sussistere nella nostra società liquida e materialista. Eppure esisterà sempre. Malgrado noi”.

Insieme all’appello il Coordinamento dei docenti ricorda, pubblicando la poesia Commiato, Giuseppe Ungaretti (nella foto), di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo della scomparsa. La poesia, scritta dalla trincea a un amico in forma di lettera, contiene la definizione della potenza creatrice della parola poetica “limpida meraviglia” , che disvela il mondo e dà vita all’umanità. Il poeta, in “delirante fermento” , come un palombaro semidio discende nel mare dell’essere per coglierne l’essenza – che rimane sempre e comunque imperscrutabile e misteriosa – e attraverso la parola “è il mondo l’umanità”.

Commiato
Locvizza il 2 ottobre 1916

Gentile
Ettore Serra
poesia
è il mondo l’umanità
la propria vita
fioriti dalla parola
la limpida meraviglia
di un delirante fermento

Quando trovo
in questo mio silenzio
una parola
scavata è nella mia vita
come un abisso

 

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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