Fiaccolata per Leòn, il cagnolino ucciso da un amstaff all’Anello di via Dei Missaglia. Invito provocatorio dell’occupante
Ieri sera, 21 ottobre 2021, è stata organizzata una veglia a lume di candela per ricordare Leòn, il cagnolino ucciso dal cane Amstaff tenuto dai due occupanti abusivi del Giardino segreto presso l'Anello di via
Ieri sera, 21 ottobre 2021, è stata organizzata una veglia a lume di candela per ricordare Leòn, il cagnolino ucciso dal cane Amstaff tenuto dai due occupanti abusivi del Giardino segreto presso l’Anello di via Dei Missaglia. La partecipazione è stata numerosissima. Erano presenti cittadini fruitori del parco e consiglieri del Municipio 5.
Era presente Roberto Palmiero, nipote della signora, vittima dell’aggressione, che accompagnava il suo cagnolino Leòn. Il giovane in un breve discorso ha ringraziato tutti i presenti e ha fatto ufficialmente una richiesta. La richiesta è quella di non fermarci qui.
Abbiamo saputo ieri che il cane Amstaff è stato requisito dalle forze dell’ordine e che dal microchip si è risaliti al suo vero proprietario che si trova in Emilia Romagna. Ma il sequestro del cane è un primo passo e bisogna andare avanti e risolvere il problema in modo definitivo, dobbiamo farlo per noi, per il quartiere e per Leòn.
Era presente il presidente di Municipio 5 Natale Carapellese che ha assicurato che da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine l’attenzione è alta e che si cercherà di arrivare a una soluzione al più presto. Carapellese ha anche risposto alle domande rassicurando alcuni cittadini preoccupati per se stessi che ora hanno paura a recarsi in un luogo che fino a pochissimo tempo fa era di socialità e condivisione.
A provocazione di una manifestazione pacifica ma decisa, l’occupante all’inizio del raduno è uscito dal giardino per invitare tutti a entrare, purché stessero attenti a non rovinare niente all’interno, e manifestando così come ormai consideri suo quel luogo e si possa permettere di dimostrarsi ospitale. Ovviamente nessuno ha risposto all’invito.
Tutto il quartiere è in attesa di prossimi sviluppi di questa vicenda che sembra surreale. Surreale perché nonostante giorno dopo giorno si assommino fatti illeciti, la macchina della giustizia sembra troppo lenta per anticipare e prevenire danni e incidenti. Ormai il problema ha acquisito dimensioni molto estese. Ci si aspetta un’accelerazione dei provvedimenti. Restiamo in attesa di nuovi aggiornamenti, sperando in una soluzione definitiva senza ulteriori problemi.