Montano le critiche alla gestione della Sanità lombarda e le richieste di dimissioni dell’assessore Gallera e del presidente Fontana arrivano da sempre più parti, sostenute dai terribili numeri dell’epidemia nella nostra Regione e dagli incredibili errori, anche di questi ultimi giorni.

Oggi è la volta de icoinvolti (icoinvolti@gmail.com) “Un gruppo di cittadini di ogni età e ceto sociale senza appartenenza partitica e senza insegne che si unisce nel desiderio di esprimere dissenso”, che ha chiamato i lombardi alle 17,30 sotto Palazzo della Regione Lombardia perché «ilproblema non è la movida né l’indisciplina dei cittadini – spiega uno dei promotori, Gea Scancarello, insegnate e giornalista – il problema sono loro, e lo sono ogni giorno di più».

Nel comunicato pubblicato su Facebook alla pagina Distanti ma non assenti viene sottolineato che è “doveroso interrogarsi sulle responsabilità di chi ha gestito l’emergenza coronavirus e sull’adeguatezza di queste persone al compito a cui sono preposte. La tragedia e il dolore collettivo ce ne danno obbligo morale –  entrando poi nel dettaglio delle accuse, vengono elencati principali errori dei vertici di Regione Lombardia –  Le scelte relative alle Rsa, la mancata trasparenza sui numeri, la confusione tra dimessi dagli ospedali e guariti dal virus, l’assenza di test e tracciamento nella fase più acuta dell’emergenza come in quella attuale e la carenza di dispostivi sanitari (mascherine) compongono un lungo elenco di errori, omissioni e superficialità di cui l’assessore deve rendere conto, senza rifugiarsi nel consueto refrain dell’«attacco politico contro la Lombardia». Al contrario, infatti, chiedere conto all’assessore dell’operato significa difendere la Lombardia e i suoi cittadini”.

Gli organizzatori, il cui nome icoinvolti è una citazione da ‘La canzone del maggio’ di De Andrè, ‘Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti’ – invitano tutti a portare con un metro o un equivalente in carta o cartone, “da appoggiare al suolo per rendere anche visibile la distanza tra gli uni e gli altri”, al fine di evitare assembramenti vietati in questo periodo.