Hollywood in Chiesa Rossa
La biblioteca Chiesa Rossa, forte di un catalogo davvero invidiabile, dedica una panoramica veloce e non certo esaustiva ai generi più classici del cinema americano degli anni d’oro di Hollywood proponendo capolavori spesso misconosciuti. Si
La biblioteca Chiesa Rossa, forte di un catalogo davvero invidiabile, dedica una panoramica veloce e non certo esaustiva ai generi più classici del cinema americano degli anni d’oro di Hollywood proponendo capolavori spesso misconosciuti. Si inizia il 25 febbraio, con la proiezione di ‘I dimenticati’ di Preston Sturges, nome poco noto al grande pubblico ma in grado di reggere agevolmente il confronto con i più celebrati Lubitsch e Capra.
All’inizio del ventesimo secolo Hollywood è un borgo di qualche migliaio di anime alla periferia di Los Angeles. In pochi anni è destinato a diventare famoso quanto e più della vicina metropoli. È in arrivo la grande carovana del cinema in fuga dai costi ormai proibitivi di New York e Chicago. La California offre studios a prezzi più accessibili per le gag di Chaplin e Keaton, spazi immensi per i sogni grandiosi di Griffith, paesaggi incontaminati per i western di un giovane Ford.
Nei primi anni venti Hollywood è già sinonimo di cinema ma è alla fine del decennio che la rivoluzione del sonoro porterà il cinema ai suoi massimi vertici, offrendo possibilità inaspettate a nuovi generi, il musical naturalmente, ma anche la commedia, innervata da dialoghi scoppiettanti. Alle sceneggiature lavorano scrittori illustri, da Scott Fitzgerald a Faulkner, i noir passano per la penna di Chandler e Hammett. Dall’Europa, dove spirano venti di guerra, arrivano registi già affermati, da Murnau a Lang, giovani talenti come Wilder o Hitchcock. Sono anche però anni durissimi per l’America, messa in ginocchio dal crollo di Wall Street e dalla grande depressione che ne consegue. Potrebbe essere un colpo mortale per Hollywood e invece l’industria cinematografica ne esce alla grande diventando elemento trainante per la ripresa economica del paese e diffondendo un nuovo messaggio di fiducia e ottimismo.
È il cinema a esportare la nuova immagine dell’America dentro e fuori dai confini nazionali facendoci diventare, ci piaccia o meno, un po’tutti americani. I grattacieli di New York, le tortuose vie di San Francisco, gli spazi selvaggi della Monument Valley ci diventano familiari come le strade di casa nostra. Dagli anni trenta fino agli inizi dei cinquanta Hollywood vive una stagione irripetibile. Un ventennio in cui il cinema si afferma come l’arte principale del ventesimo secolo.
Giovedì, 25 febbraio, ore 20.45, Biblioteca Chiesa Rossa, via San Domenico Savio, 3.
Proiezione di “I dimenticati” (Sullivan’s travels, 1941) di Preston Surges.
Bruno Contardi
(Febbraio 2016)