Hollywood in Chiesarossa: “La fiamma del peccato” di Billy Wilder

 Martedì 22, per il secondo appuntamento con il cinema americano classico, Hollywood in Chiesarossa si è tuffato nelle cupe atmosfere del noir, genere principe degli anni 40. Sono gli anni della guerra e soprattutto del dopo,

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Martedì 22, per il secondo appuntamento con il cinema americano classico, Hollywood in Chiesarossa si è tuffato nelle cupe atmosfere del noir, genere principe degli anni 40.

Sono gli anni della guerra e soprattutto del dopo, gli anni del disincanto, del sogno americano incrinato. Tra le insidie della notte, negli angoli bui della città si muovono investigatori disillusi, gangster maniaci, femmine fatali. Al noir sono approdati tutti i migliori registi americani.

Fra i tanti, Billy Wilder, che prima di diventare il maestro indiscusso della commedia (Sabrina, Quando la moglie è in vacanza, A qualcuno piace caldo, L’appartamento) ci ha regalato La fiamma del peccato, pietra miliare del genere. Soggetto di James Kein (Il postino suona sempre due volte) sceneggiato da Raymond Chandler, il padre del detective Philip Marlowe. Trio d’attori straordinario. Tra un Fred McMurray votato alla sconfitta e un Edward J. Robinson sagace e mai domo, spicca Barbara Stenwick ambigua e indimenticabile dark lady.

Bruno Contardi

(Marzo 2016)

Laureata in Scienze dei Beni Culturali, blogger appassionata di cinema e teatro, talentuosa grafica e webmaster, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e sfide, forte della sua estrazione umanista veste con grazia e competenza le testate digitali e su carta di Milanosud.

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