I pazienti ordinari
Dopo la castronata galattica dei due contagiati in tandem per contagiare una persona, l'assessore al "malaise" della regione Lombardia Giulio Gallera sembrava essersi assopito. Certo dopo aver inciso "Let it be" anche i Beatles hanno
Dopo la castronata galattica dei due contagiati in tandem per contagiare una persona, l’assessore al “malaise” della regione Lombardia Giulio Gallera sembrava essersi assopito. Certo dopo aver inciso “Let it be” anche i Beatles hanno avuto un momento di stasi, perché è difficilissimo, dopo un capolavoro, tenere il passo.
I più ingenui e generosi avevano interpretato il silenzio come un opportuno, per quanto tardivo, momento di riflessione autocritica. I più “sgamati” di politica lo avevano letto come una sorta di “cordone sanitario” creato dal centrodestra intorno all’uomo, per evitare la debacle totale.
Niente di tutto questo: il “nostro” era in quiescenza solo per ricaricare le pile e tornare sulla scena “più forte che pria”. Ribadisco, dopo le vette raggiunte con l’Rt 0,5 era impresa titanica, ma l’indomito distruttore di qualunque brandello di credibilità residua del centrodestra lombardo ce l’ha fatta. E vai, allora, con i “pazienti ordinari” nelle lussuose stanze delle cliniche private lombarde. E per di più totalmente “aggratis” come direbbero nella vicina Emilia Romagna. Roba da far rimpiangere, a noi altri “cittadini ordinari ” di non essercelo preso un po’ di coronavirus, per provare il brivido esclusivo di qualche giorno nel lusso “all inclusive” della sanità privata. E quando mai ci ricapiterà una simile opportunità.
Cittadini lombardi, ordinari e non, per favore, facciamolo finire al più presto questo scempio.