I piani della coop Quadrifoglio per la Casa dello studente, una storia di poca trasparenza e mala gestione

Non risponde al telefono, si nega, non si presenta agli incontri ufficiali per spiegare i motivi del degrado e abbandono della Casa dello studente di via Barrili. È la cooperativa Quadrifoglio, titolare del contratto di gestione della struttura allo Stadera.

Non risponde al telefono, si nega, non si presenta agli incontri ufficiali per spiegare i motivi del degrado e abbandono della Casa dello studente di via Barrili. È la cooperativa Quadrifoglio, titolare del contratto di gestione della struttura allo Stadera. Un bene pubblico,
che conta ben 110 posti letto, che al posto di essere restituito alla comunità, viene utilizzato, presumibilmente, come leva per poter realizzare una mensa al piano terra della Rsa Santa Sara di via Barrili, sempre gestita dal Quadrifoglio, là dove dovrebbe
sorgere un centro diurno per anziani. Sembrano essere dunque questi i motivi che hanno portato alla chiusura della Casa dello studente nell’estate scorsa.

Il consorzio universitario Cidis, più volte citato come gestore della struttura, non si occupava in realtà di queste attività, che era sempre di competenza del Quadrifoglio, ma semplicemente passava i nominativi degli studenti, principalmente Erasmus, in cerca di alloggi. La mancanza di sufficienti collegamenti internet, i problemi di riscaldamento e raffreddamento, uniti a quelli del quartiere, hanno fatto però scappare gli studenti. Senza che il Quadrifoglio muovesse un dito per risolvere la situazione e rendere la Casa dello studente più accogliente. Né tantomeno riproponesse il contratto a Cidis.

Il sospetto è che tutto questo sia stato fatto ad arte, per forzare le istituzioni, a fronte di un degrado incipiente, a cambiare destinazione d’uso o consentire la realizzazione di una mensa, al fine di avviare un altro business. Un piano che però non dovrebbe andare in porto, stante agliesiti dell’incontro del 25 marzo in Regione, in cui il presidente del CdZ5 Aldo Ugliano, l’architetto Galbiati di Aler e la consigliera regionale Lucia Castellano hanno incontrato l’assessore alla Casa Paola Bulbarelli.

Assente, la coop Quadrifoglio, che anche stavolta non ha quindi risposto sui motivi del mancato utilizzo della struttura, ma che attraverso Aler ha fatto sapere, per via assolutamente informale, che sarebbe necessaria una mensa per rilanciare la casa e che questa sarebbe potuta sorgere nella Rsa via Barrili. Un’ipotesi, che però non ha raccolto consensi. L’assessore Bulbarelli dal canto suo ha confermato la destinazione della Casa dello studente, ipotizzandone al massimo un uso per lavoratori in trasferta e ha chiesto che venga riaperta prima possibile.

Il presidente Ugliano ha chiesto che il Quadrifoglio rispetti gli impegni presi, sia riguardo la Casa dello studente che il centro diurno, mai realizzato. Nel caso risultasse necessaria una mensa, ha proposto che venga realizzata nel mercato di via Montegani, dove esistono gli spazi. L’incontro è stato aggiornato ad aprile, con l’obiettivo di presentare nuovi eventuali gestori della Casa dello studente, in modo che, se il Quadrifoglio sarà ancora latitante, si proceda ad assegnare ad altri soggetti la gestione. Comune e CdZ si sono impegnati in questo senso a presentare nuove soluzioni.

Giovanni Fontana

Laureata in Comunicazione politica e sociale, blogger e fotografa d’assalto, aggredisce la cronaca spregiudicatamente e l’html senza alcuna reverenza (e il sito talvolta ne risente), ma con la redazione è uno zuccherino. La sua passione è il popolo.

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