I primi tre bambini, di genitori ricoverati per il coronavirus, ospitati dalla cooperativa “La Cordata”

Sono arrivati i primi tre bambini, figli di genitori ricoverati in isolamento ospedaliero, nei locali approntati al Villaggio Barona grazie alla collaborazione tra il Comune di Milano, la cooperativa La Cordata, il Tribunale dei minori

Sono arrivati i primi tre bambini, figli di genitori ricoverati in isolamento ospedaliero, nei locali approntati al Villaggio Barona grazie alla collaborazione tra il Comune di Milano, la cooperativa La Cordata, il Tribunale dei minori e l’Ats. Sono 16 le camere riservate ai bambini e alle bambine dai 4 ai 14 anni d’età. Le stanze sono state ricavate all’interno della residenza sociale di via Zumbini 6, su un piano isolato dal resto dello stabile e con accessi esterni. I servizi degli ospedali contattano il Comune che a sua volta invia i bambini nella struttura.

Com’è stato possibile realizzare questo progetto, lo abbiamo chiesto al presidente Claudio Bossi.

Abbiamo coinvolto Emergency, la cooperativa sociale Comin e la Diaconia Valdese. Emergency per garantire l’operatività, la verifica delle strutture, la messa in sicurezza e la gestione degli ambienti, l’assistenza di operatori specializzati per il rispetto delle procedure, i dispositivi di protezione per il personale perché i bambini che ospiteremo o sono positivi o presunti tali, e poi educatori, psicologi, coordinatori. Visto il numero delle camere, è stato previsto un operatore ogni due stanze, in tutto 24, per coprire i tre turni di 8 ore della giornata. Poi c’è una squadra di psicologi che possano far comprendere e superare ai bimbi il trauma che stanno vivendo e che da remoto può intervenire per problemi di stress emotivi. Emergency garantisce anche un presidio medico a distanza per ogni evenienza. La cooperativa Comin ci aiuta nella gestione in quanto ha una lunga esperienza di interventi di supporto educativo e sociale a soggetti fragili, con progetti rivolti ai minori basati sull’accoglienza in comunità e coinvolgendo il più possibile la famiglia d’origine. Diaconia Valdese collabora con noi in quanto, fin dal 1996, gestisce strutture di accoglienza e assistenza alle persone anziane, di sostegno, educazione e formazione a minori e giovani, italiani e stranieri, accoglienza e sostegno a persone disabili, accoglienza protetta e sostegno a donne sole e/o con bambini.”

Che tipo di attività vengono svolte per i bambini?

“Abbiamo volontari della Cordata, educatori e animatori, che a distanza si occupano di far fare i compiti, organizzano attività artistiche, giochi. Questo è possibile anche grazie alla donazione di 12 tablet da parte del PD del Municipio 6 il cui coordinatore, Lorenzo Musotto, ha promosso una raccolta fondi dedicata alla nostra casa per i bambini, dopo aver promosso l’acquisto di oltre 40 tablet per le persone ricoverate negli ospedali milanesi perché ammalate di coronavirus e impossibilitate ad avere rapporti con i propri parenti.”

L’Assessore al Welfare del Comune di Milano Gabriele Rabaiotti, nei giorni scorsi, è riuscito a sbloccare l’arrivo di bambini, che era fermo per problemi procedurali con gli ospedali e il Tribunale dei minori. Sono intanto arrivate dal Comune diverse segnalazioni di preallerta per imminenti arrivi e sono in corso le verifiche sulle situazioni familiari. Alla Cordata sono tutti pronti ad accogliere altri bambini con amore, perché il distacco dai loro genitori è un trauma psicologico importante che richiede molta attenzione.

Il sindaco sala in visita alla struttura di via Zumbini

Zumbimbi

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Pubblicato da Beppe Sala su Sabato 18 aprile 2020

 

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