Il Cammino dei parchi c’è: un percorso nel verde a circuito chiuso, da percorrere a piedi e in bici, che collega il Municipio 5 e il 6
Il Cammino dei parchi è un’infrastruttura di mobilità nascosta tra i parchi e i parterre verdi tra il Mu5 e il Mu6 , all’interno di un’area di 600 ettari, ricca di servizi pubblici e privati,
Sembra che Galileo, a proposito delle scoperte astronomiche eccezionali fatte con il cannocchiale, avesse detto: «Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono». Fatte le debite proporzioni e rivolto lo sguardo alla nostra città, è quello che si potrebbe dire del progetto il Cammino dei parchi, il percorso a circuito chiuso verde e ciclo- pedonale tra il Municipio 5 e il 6, “scoperto” da Massimo Mulinacci.
«Il Cammino dei parchi già esiste, è sotto gli occhi di tutti, per farlo “emergere” bisogna solo percorrerlo – spiega Mulinacci –. Sono circa 5 km su percorsi diversi, da fare a bici o a piedi. A esempio, andando in senso orario dal parco Baravalle si possono attraversare il Parco Giardino di via Boeri, il parterre verde di viale Cermenate e piazza Carrara, il Parco La Spezia, Argelati, Baden-Powell e Segantini, fino ad arrivare al Naviglio pavese, che si attraversa all’altezza di via Darwin se in bici, del ponte di via Pavia se a piedi, per tornare al Parco Baravalle».
Due circuiti che nella prospettiva di una sempre maggiore mobilità lenta e sicura hanno il grande vantaggio di connettere da est a ovest ben 8 importanti quartieri cittadini – Barona, San Cristoforo, Navigli, Ticinese, Tibaldi, Morivione, Vigentino e Stadera – e, allo stesso tempo, incrociare molte altre piste e parchi. Come la futura pista che da via Missaglia percorre via Dudovich, Treccani degli Alfieri e via Lusitania, per ricongiungersi con via Boeri, che il Comune, sulla spinta del rinnovo della mobilità cittadina per il contenimento della pandemia da Covid-19, intende realizzare sin dai prossimi mesi. La pista, richiesta da più parti, che da via Ripamonti, potrebbe percorrere via Ferrari e poi Antonini, arrivando anch’essa in via Boeri. La tanta attesa ciclovia VenTo lungo l’Alzaia pavese, i cui lavori dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2021, quella lungo il Naviglio grande e la pista che da piazza Negrelli arriverà poi a via Ripamonti. E poi molti altri parchi cittadini, che sono limitrofi o poco distanti, come il Parco Ravizza, il Parco delle Memorie Industriali, il Parco Ticinello, il Parco Vettabbia.
Tutto pronto dunque? Quasi. I percorsi ci sono, ma devono essere resi più “visibili” e valorizzati.
«Per consentire un utilizzo intensivo dei percorsi del Cammino dei parchi bisogna trovare le risorse per tracciare le direttrici, soprattutto in alcuni tratti “scoperti”, come l’attraversamento di via Tibaldi o tra via Aicardo e viale Cermenate, dove c’è una piazza “nascosta”, e per segnalare destinazioni e servizi pubblici e privati, cinema, teatri e biblioteche, fermate di mezzi di trasporto, strutture sportive, scuole e università, strutture sanitarie, che si trovano lungo il percorso – continua Mulinacci -. Passi ulteriori sono la forestazione della pista per tutto il percorso, con le risorse già stanziate del piano del Comune, e l’inserimento di cartelli, che spieghino la ricchissima storia agricola e industriale di questa parte della città».
Il progetto Cammino dei parchi è stato redatto prima dell’inizio della pandemia e questo ne ha bloccato la diffusione, ma Mulinacci ora, intende farlo conoscere: «Per ora l’ho inviato al Comune per “Milano 2020 strategie di adattamento”, ma conto di presentarlo in Municipio 5 e 6, oltre che alle associazioni ambientaliste e di ciclomobilità della zona. È importante che venga condiviso e sostenuto in modo trasversale, cominciando dal percorrere le piste per muoversi da un punto all’altro degli otto quartieri».
Mulinacci sta accarezzando anche l’idea di organizzare delle gare o dei giri del Parco del cammino. Anche a questo scopo ha pubblicato su YouTube un video di presentazione (sotto), in cui percorre in bici i 5 km del parco. Il tutto ripreso con una camera Go pro, che rende benissimo l’idea di come il parco sia realmente alla portata di tutti. Basta saperlo “vedere”, come dicono Galileo e Mulinacci.
Immagini e video di Massimo Mulinacci
Luca 22 Giugno 2020
Un bel servizio; complimenti!