Il culto del proprio corpo
Viviamo in un tempo in cui la forma è più importante dei contenuti, almeno per quanto concerne l’aspetto fisico: il modo d’abbigliarsi e d’apparire di una persona è preso in considerazione più delle sue idee
Viviamo in un tempo in cui la forma è più importante dei contenuti, almeno per quanto concerne l’aspetto fisico: il modo d’abbigliarsi e d’apparire di una persona è preso in considerazione più delle sue idee e delle sue qualità intrinseche. Oggi il culto del proprio corpo sta raggiungendo livelli a volte esagerati, proprio perché la società richiede che ogni individuo dia di se stesso l’immagine migliore. Il termine “look” è oggi usato e anche abusato; ognuno, uomo o donna che sia, deve avere un “look” adeguato che esprima la propria professionalità: insomma, l’immagine è la prima patente di credibilità che la società richiede. E allora ecco il proliferare di palestre, dietologi, centri di estetica e… anche di rinunce, ad esempio al gusto piacevole di un buon gelato d’estate o di un caldo cioccolato d’inverno. Tanti cibi naturali, che i nostri nonni consumavano tranquillamente, vengono banditi dalle nostre tavole perché ricchi di calorie. E quindi ci priviamo di determinati cibi che possono dare quella gratificazione e soddisfazione che si trova in ogni cosa gradevole che si fa: anche l’atto del mangiare non si compie per pura sopravvivenza, ma come un momento di piacere; il pranzo o la cena diventano anche un motivo d’incontro con gli amici. Perché allora mortificare tali momenti con un regime dietetico costante, che annulla il piacere di sedersi a tavola?
L’efficienza e il benessere del proprio corpo sono un elemento importante che determina anche un benessere psicologico dell’individuo, ma a volte in nome di questa efficienza ci si sottopone a ulteriori stress oltre a quelli che la vita quotidiana già ci impone. Nella vita di oggi l’uomo accumula, nel corso della giornata, una tensione che danneggia la sua salute. Un modo sano e consapevole di curare il proprio corpo è anche quello di migliorare le condizioni dell’ambiente naturale e sociale in cui vive: i tassi di inquinamento in molti Paesi industrializzati hanno raggiunto livelli elevatissimi, tali appunto da mettere a repentaglio la salute dell’uomo che respira quotidianamente enormi quantità di smog; le ore passate nel traffico, i ritmi di vita sempre più veloci, la troppa “serietà” che investe un’esistenza trascorsa tra il lavoro, la famiglia e la “routine” quotidiana, procurano ansia e tensioni in gran parte della popolazione di una metropoli.
Spendere tanti soldi per rendere il proprio corpo perfetto per poi correre il rischio di ammalarsi perché la vita sociale non trascorre come dovrebbe, è quanto mai autolesionista. Un’attenta gestione della propria vita, dando la giusta importanza a ogni cosa senza drammatizzare inutilmente, senza prendere tutto troppo seriamente, accettandosi come si è realmente e non come si vorrebbe narcisisticamente essere, e un maggior impegno per migliorare l’ambiente in cui viviamo, rappresentano in realtà la cura più efficace per il nostro corpo e, soprattutto, per la nostra mente.
Infine, rivolgendoci alle persone non più giovanissime, vogliamo consigliare loro di vivere in armonia con la propria età, ricordando che il corpo va giù, è il suo destino. È l’ora di tirar fuori un’altra “bellezza”.
Anna Muzzana