Il “Giorno della Memoria”: letture, immagini e testimonianze
Fra Cristoforo: spettacoli fra storia e poesia Si preannuncia lo spettacolo in forma di lettura programmato per le 18 di mercoledì 27 gennaio, Giorno della Memoria. “Come un ermellino nel fango”, questo il titolo del reading, intende
Fra Cristoforo: spettacoli fra storia e poesia
Si preannuncia lo spettacolo in forma di lettura programmato per le 18 di mercoledì 27 gennaio, Giorno della Memoria. “Come un ermellino nel fango”, questo il titolo del reading, intende ricordare le vittime dei nazisti nei campi di concentramento. I testi che saranno proposti sono di Liliana Segre, deportata ad Auschwitz nel gennaio del 1944, e di Tadeusz Borowski, internato prima ad Auschwitz poi a Dachau. La regia è di Dorotea Ausenda e Marco Meola.
«Racconteremo le storie di questi due sopravvissuti allo sterminio con le loro stesse parole, non per commuovere, ma per far riflettere – dice la regista Liliana Segre, che è anche interprete della rappresentazione assieme a Daniela Borghetti -. Milanese, a otto anni Liliana ha subito le leggi razziali fino all’arresto, a tredici anni, e alla deportazione, con il suo papà. È tornata a Milano a quattordici anni, sola. L’indifferenza di quasi tutti nella sua città è forse la cosa che l’ha ferita di più. Tadeusz Borowski, ragazzo polacco di vent’anni, viene arrestato mentre cerca Maria, il suo grande amore, catturata durante un rastrellamento. Come lei viene internato ad Auschwitz. Riusciranno a sopravvivere e si sposeranno, ma lui si ucciderà nel 1951, quattro giorni dopo la nascita della loro bambina. Quando vengono pubblicati i suoi racconti sul lager, Borowski viene osteggiato da tutti, persino dal suo editore, che in una nota alla pubblicazione si dissocia dal contenuto. Ecco, attraverso le loro storie, noi vogliamo tener viva la memoria della Shoah».
Il reading, curato da “Il Teatro dell’impossibile/L’arte del presente”, comprenderà musiche e video e sarà presentata da Diana De Marchi, responsabile dei volontari che assistono i profughi alla Stazione Centrale, luogo in cui si trova il noto binario 21, da cui partivano i deportati. Venerdì 15, alle 18, si svolgerà una performance poetica e musicale a cura dell’associazione culturale “Caligari & Friends”. Con l’accompagnamento del cantautore e chitarrista Pablo Palacios, l’attrice e poetessa Laura Castelli reciterà versi di Giuseppe Ungaretti.
«Il nostro spettacolo – dice la protagonista – nasce dal mio amore per la poesia di Ungaretti, che si ascolta come una musica. La vita avventurosa e la grande umanità di questo poeta mi hanno sempre colpita e le sue parole mi hanno segnata anche nello scrivere, al punto che ho azzardato una rappresentazione inserendo le mie poesie dopo quelle del Maestro».
Chiesa Rossa: percorsi nella pittura
Dal 13 gennaio al 2 febbraio, si terrà l’originale esposizione di Giovanni Rubino “Fare memoria”, incentrata sulle iscrizioni commemorative che agli angoli delle strade ricordano la Resistenza e la deportazione. «Sto lavorando su questo tema da parecchi anni – dice l’autore – aiutato da importanti fotografi come Berengo Gardin, Scianna, De Biasi, Colombo, Ricci, Cattaneo… Giro per le vie, armato di scala, fogli e matita, ricalcando le lapidi ai caduti per la Liberazione. Quella che presento è quindi una mostra di frottage (una particolare tecnica grafica), foto e video che in modo inedito aiutano a non dimenticare quanto è accaduto».
Mercoledì 27, alle 21, Rubino parlerà delle sue opere e dei temi legati al Giorno della Memoria con Maria Luisa De Grada.
Mercoledì 13, alle 21, Adriano Bernareggi presenterà il suo libro “Cascine in città: un viaggio alla riscoperta di edifici imponenti e vetusti, che sembrano esistere da sempre”.
Il 19, alle 18.30, inizierà “Percorsi d’arte”, un ciclo di dieci conferenze sulla pittura tenuto dal critico Lodovico Guastoni. «Proporrò un ampio itinerario visivo, una sequenza di molte immagini, quasi un film – spiega l’esperto . – Descriverò e commenterò numerose opere pittoriche, dal XIII al XX secolo, con poche parole, perché la pittura non richiede di essere capita, va solo osservata, magari con un po’ di pazienza. Partirò dal Cristo in Croce post-medievale di Cimabue e attraverso i secoli passerò da Masaccio a Leonardo, da Michelangelo a Goya, da Monet a De Chirico, a Lucio Fontana. Nel corso degli incontri presenterò venti argomenti diversi, utilizzando duemila immagini per condividere col pubblico la mia passione per la pittura». Questo primo appuntamento sarà dedicato al Romanico, al Gotico e all’Umanesimo.
Giovedì 21, ore 18, Riccardo Tammaro e Roberto Visigalli proporranno il loro libro “Antichi Borghi della periferia milanese” (vedi articolo in questa pagina).
Sant’Ambrogio: l’arte della fotografia
Giovedì 21, alle 17.30, lo scrittore, drammaturgo e attore Danilo Reschigna si intratterrà col gruppo di lettura e con gli utenti della biblioteca per parlare della sua nuova raccolta di racconti: “Non mi ricordo il titolo”.
Sarà inaugurata il 23 gennaio e terminerà il 6 febbraio la rassegna fotografica “I sogni di pietra”, di Giuseppe Bartorilla. «L’esposizione – dice il fotografo – propone un viaggio tra le montagne, raccontate attraverso una serie di foto scattate fra alcune valli delle Alpi e della Corsica a cui si alternano brani della letteratura mondiale, per adulti e ragazzi, dedicati ai giganti di pietra e scritti, fra gli altri, da Dino Buzzati, Mary Shelley, Franz Kafka, Emily Dickinson, Francesco Guccini. Il percorso, articolato tra iconografia e testi, prova a eliminare, per quanto possibile, l’effetto illustrativo e documentario per far convergere l’attenzione sullo sguardo personale del narratore, invitando a riflettere sui propri orizzonti quotidiani e a chiedersi, come faceva Buzzati, per quale motivo ‘la montagna eserciti un così potente e singolare richiamo’». Durante l’inaugurazione, si svolgerà il reading “Le parole della montagna”.
Sabato 30, alle 16, Giuseppe Bartorilla incontrerà di nuovo il pubblico proponendo “Guida galattica di sopravvivenza fotografica”, una conversazione sui principali temi della fotografia – i generi, le macchine, le attrezzature, le regole relative alle inquadrature, alla luce, alla prospettiva – con lo scopo di aiutare gli appassionati a narrare le loro storie nel modo migliore. L’incontro è aperto a tutti, dai 12 ai 99 anni, ma si consiglia la prenotazione.
Lunedì 25, alle 17, Cristina Corradini terrà la conferenza di astrologia “2016: grandi segni dal cielo”.
Fabrizio Ternelli
(Gennaio 2016)