Il professore Silvio Garattini fa il punto sulle terapie, efficaci e non, e sullo stato degli studi per curare Covid-19

Nell’edizione di oggi Il Giorno pubblica un’interessante articolo del professore Silvio Garattini, fondatore e direttore fino al 2018 dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, centro di eccellenza mondiale.Il professore fa chiarezza sulle possibili cure,

Nell’edizione di oggi Il Giorno pubblica un’interessante articolo del professore Silvio Garattini, fondatore e direttore fino al 2018 dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, centro di eccellenza mondiale.

Il professore fa chiarezza sulle possibili cure, promosse e talvolta poste in atto, in questi mesi e indica, allo stato della ricerca attuale, quali sono le uniche efficaci per contenere Covid-19.

Terapie efficaci

  • Il paracetamolo funziona e deve essere usato nella cura degli stati febbrili, poiché abbassa lo stato infiammatorio ed ha azione analgesica.
  • La somministrazione di ossigeno in alcuni soggetti è fondamentale per compensare la riduzione delle capacità respiratorie
  • Il plasma, per quanto non ci siano ancora studi sistematici, «Sulla base di dati anedottici ma anche dell’esperienza derivante dall’impiego ormai secolare, sembra portare benefici – spiega Silvio Garattini – nei soggetti convalescenti dalla malattia Covid».

Cure inefficaci o senza fondamento scientifico

  • Terapie a base di vitamine o integratori non hanno effetti curativi o preventivi.
  • L’assunzione di farmaci anti-ipertensivi, come l’ace inibitori e sartani non facilita l’ingresso del virus nelle cellule.
  • I farmaci anti-Hiv, ritonavir e lopinavir, non hanno alcuna efficacia, anzi nel 14 percento dei casi trattati hanno effetti tossici.
  • Il farmaco antivirale remdesivir non sembra particolarmente efficace, poiché non modifica la mortalità, ma solo riduce di qualche giorno la degenza.
  • I farmaci antimalaria Clorochina e il suo analogo idrossiclorochina, utilizzati anche per la cura dell’artrite e di malattie autoimmunitarie non hanno effetti sul tasso di mortalità dei pazienti, sono invece tossici sul sistema cardiovascolare e cerebrovascolare.
  • L’azitromicina, un antibiotico usato per la cura delle infezioni polmonari, non ha alcun effetto sul virus.

Terapie allo studio

  • Sono in corso studi su farmaci antinfiammatori, come il tocilizumab e analoghi, che fermando l’infiammazione potrebbero aiutare l’organismo nel contrasto alla polmonite indotta dal virus.
  • L’eparina, anche se non si hanno ancora i risultati di studi clinici controllati, sembra essere efficace per evitare la formazione di trombi nei capillari.
  • Studi in corso e primi risultati anche nell’estrazione degli anticorpi dal plasma delle persone guarite dal Covid-19, dal sangue di maiali geneticamente modificati o da frammenti di anticorpi da riprodurre chimicamente.

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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