“Il sommelier” – Un dramma di classe per intenditori di vino & cinema 

Il binomio Cucina e Cinema ha sempre funzionato. E stavolta dal catalogo di Netflix emerge un ulteriore spunto di riflessione con una dramma raffinato che mescola il mondo degli intenditori di vini con società nera

Il binomio Cucina e Cinema ha sempre funzionato. E stavolta dal catalogo di Netflix emerge un ulteriore spunto di riflessione con una dramma raffinato che mescola il mondo degli intenditori di vini con società nera americana. 

Per il lancio italiano si sceglie un titolo che non dà spazio alle interpretazioni: “Il sommelier” (titolo originale Uncorked, anno 2020, regia e sceneggiatura di Prentice Penny). È la storia di Elijah, ragazzo di colore che appartiene a una famiglia di Memphis, non a caso una città emblematica per la comunità afro americana, la cui attività nella ristorazione è incentrata sui barbecue. Il ragazzo ha, però, un’aspirazione: quella di diventare per l’appunto un sommelier. I desideri contrastanti con quelli del padre creeranno un conflitto, mentre all’orizzonte ci sono un esame da sostenere e una trasferta importante in preparazione della prova della verità.

Un dramma che non vive di grandi ribaltoni di emozione o scene movimentate, ma della capacità di regalarci un’America diversa dal solito, raccontando con garbo ed eleganza, fra un goccio di Chardonnay e un sottofondo di musica rap, uno scontro generazionale. Questo film di Prentice Penny è la giusta evoluzione e risposta al cinema più battagliero e politicizzato dello Spike Lee degli anni ’80. 

Da gustare questo racconto senza pregiudizi e con la giusta calma con la quale si assapora un buon calice di rosso. Da veri intenditori di pellicola e distillato!

Laureatosi nel 2001 al Dams è attualmente impegnato nel settore commerciale e logistico Italia / Estero. Teamplayer e rivendicatore della libertà di espressione fra Politica, Musica e Spettacolo. Sogna una nuova Nouvelle Vague da ricreare a Milano ascoltando una vecchia canzone anni '80 e un goal del... Milan! Citazione preferita: "Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte" (F. Truffaut).

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