La notte tra il 7 e l’8 maggio ignoti hanno imbrattato con vernice rossa e scritte la sede del circolo Pd del Vigentino “Angelo Vassallo”, in via Verro. Il pretesto pare essere stato l’intervento dei giorni scorsi delle forze dell’ordine in Stazione centrale. La Digos sta indagando per accertare le responsabilità, ma è certo che si tratta di un gesto che si colloca nel clima intimidatorio di questi giorni, che ha colpito anche il Circolo Pd Fratelli Cervi di Trenno.

Il circolo ha chiamato martedì 9 maggio, alle ore 18, tutte le forze democratiche a manifestare in via Verro di fronte al Vassallo, contro la violenza e l’intolleranza.

«Siamo molto dispiaciuti, non tolleriamo e non accettiamo atti vandalici e intimidatori che fanno riferimento a situazioni delicate e complesse come quella relativa alla gestione dei migranti nel comune di Milano – ha affermato Amedeo Iacovella, consigliere di Municipio 5 e iscritto al Circolo Vassallo –. Il circolo Vigentino continuerà a svolgere la sua attività nella convinzione delle risposte che solo il lavoro sul territorio insieme all’amministrazione può dare». Sulla stessa lunghezza d’onda Natascia Tosoni, iscritta anch’essa al Circolo Vigentino e ora consigliere comunale, che ha aggiunto: «Mi auguro che nessuno strumentalizzi quello che è successo la scorsa settimana e quello che è successo al Vigentino per rinfocolare un clima di tensioni».

Solidarietà anche dal sindaco Beppe Sala, che ha affermato: «Due Circoli del PD sono stati oggetto di atti vandalici: un gesto vile e intollerabile per tutta la nostra città. La mia piena solidarietà va al Circolo “F.lli Cervi” e al “Vassallo” che, da sempre, sono luoghi di confronto e dibattito. Milano non accetta la violenza e l’intimidazione perché crede fermamente nel dialogo e nella partecipazione». E dal presidente di Municipio 5, Alessandro Bramati: «Esprimo la vicinanza al Pd Circolo Vigentino ed alla Lega Nord sezione Darsena che in questi giorni hanno subito atti vandalici alle loro sedi. Ogni forma di dissenso che sfocia in atti di questo tipo, e spesso anche peggiori, troverà nel Municipio 5 una forte e ferma condanna. Queste azioni, frutto di una cultura che non ci appartiene, minano la democrazia che si realizza anche nelle forme “partito” quali espressioni di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini alla vita pubblica».

S.F.

(Maggio 2017)