Inaugurata Bottega Bio del Podere Ronchetto “fiore all’occhiello” del sud Milano: prodotti genuini e buoni intrecciati a valore sociale e sostenibilità
Completato il restauro della vecchia stalla, il 26 settembre la famiglia Bossi, ben conosciuta nella zona, ha aperto la Bottega Bio del Podere Ronchetto per far conoscere una nuova realtà nella periferia sud di Milano,
Completato il restauro della vecchia stalla, il 26 settembre la famiglia Bossi, ben conosciuta nella zona, ha aperto la Bottega Bio del Podere Ronchetto per far conoscere una nuova realtà nella periferia sud di Milano, dove acquistare direttamente i prodotti coltivati con il metodo biologico. Dalle sei del pomeriggio i visitatori sono stati accolti nell’aia antistante la bottega e il magazzino con birre selezionate in attesa dell’arrivo di stuzzicanti assaggi di risotti e polenta. Subito lunga la fila di coloro che hanno approfittato di entrare nella bottega per fare la spesa: c’erano ortaggi biologici di stagione, confezioni di riso Carnaroli, passata di pomodoro, pesto di zucca e noci, gallette di riso e mais antico, farina di granoturco e l’ultimo arrivato in bottega: il pane fatto con la farina bio del Ronchetto. Presenti anche alcuni prodotti regionali, dal miele biologico alla pasta lavorata con macina a freddo abruzzese e funghi porcini del Trentino.
Il Podere Ronchetto, a 30 minuti dal Duomo, è un’antica cascina posta all’interno del borgo agricolo di Ronchetto delle Rane ed è parte integrante del Parco Agricolo Sud. Nella mappa del Catasto Teresiano (1722) la cascina faceva parte dei Corpi Santi di Porta Ticinese, ed era di proprietà dei conti Borromeo e Arconati.
Francesco Bossi, agronomo, ha ereditato dal padre Nino la forte passione per la terra: dal 2016 porta avanti l’azienda agricola di famiglia seguendo il metodo dell’agricoltura biologica. Nel rispetto del suolo, della conservazione e dell’aumento della fertilità e della biodiversità vengono attuate attente rotazioni delle colture miste, il reimpianto di siepi e filari e la messa a riposo di porzioni di terreno. In questo modo si favorisce l’insediamento di uccelli e piccoli animali che aumentano il valore naturalistico dell’azienda e del territorio circostante. E si rispetta anche la vita degli insetti che vivono parte della loro vita nel suolo, la cui salute è determinante per la crescita di cibo sano e ricco di sostanze nutritive.
La produzione è finalizzata quasi esclusivamente alla vendita diretta, la cosiddetta filiera corta o km zero, tramite l’acquisto in Bottega o tramite i Gas, Gruppi di acquisto solidale, in prevalenza nella zona sud di Milano e nei comuni limitrofi.
«Sono cresciuto in una famiglia numerosa. I valori ricevuti dalla mia famiglia – prossimità, accoglienza e attenzione ai più bisognosi – li ho tramandati anche alla mia famiglia». Genuinità e franchezza si scopre anche nella riflessione di Francesco Bossi quando parla dell’esperienza di inclusione sociale che sperimenta nella sua azienda. «Perché le vite e le storie che si intrecciano, accrescono di significato e di speranza la vita di noi tutti. Per questo motivo, quando la Caritas ci ha chiesto di partecipare a un progetto di inclusione sociale per ragazzi rifugiati da Paesi in guerra, non ho esitato ad accettare. Così nel 2018 sono arrivati qui in cascina alcuni ragazzi con un progetto di formazione al lavoro. Il lavoro in campagna dà molte soddisfazioni ma è anche duro. Alcuni ragazzi hanno poi proseguito con altri percorsi, mentre per uno di loro si è concluso positivamente, in quanto ora è alle nostre dipendenze».