Incendio via Antonini. Al via lavori riqualificazione, il Comune non fa pagare i 250mila euro del canone per i ponteggi

La torre di Moro di via Antonini 32, in seguito al dissequestro dello stabile e delle aree interessate dall’incendio del 29 agosto 2021, ha presentato all’Amministrazione comunale la domanda di occupazione suolo per l’avvio dei

La torre di Moro di via Antonini 32, in seguito al dissequestro dello stabile e delle aree interessate dall’incendio del 29 agosto 2021, ha presentato all’Amministrazione comunale la domanda di occupazione suolo per l’avvio dei lavori di riqualificazione e ristrutturazione dell’edificio. 
  
L’intervento, che comprende le operazioni preliminari di pulizia e di bonifica, prevede l’installazione di una recinzione per una durata di 278 giorni e per un’area di 1.056 metri quadri. La Giunta di Palazzo Marino, su proposta degli assessori alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi, e al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte, ha deliberato l’esenzione dal pagamento del canone unico per l’occupazione di suolo pubblico da parte del cantiere, cifra che ammonta a 253.637 euro. 
 
L’incendio che lo scorso anno si è sviluppato dal quindicesimo piano della “Torre dei Moro” ha distrutto parte degli 82 appartamenti e compromesso la stabilità dell’edificio, che è stato dichiarato inagibile. Il palazzo e le aree adiacenti sono rimasti interclusi per la situazione di pericolo e sequestrati dall’Autorità giudiziaria per gli accertamenti necessari alle indagini. 
Il provvedimento dell’esecutivo di Palazzo Marino ha l’immediata eseguibilità per dare corso il prima possibile ai lavori di ristrutturazione e di riqualificazione dell’edificio. 

 
  
«Accogliamo come una buona notizia la richiesta per il prossimo avvio dei lavori in via Antonini – affermano gli assessori Emmanuel Conte e Giancarlo Tancredi – e confermiamo anche in atti concreti la vicinanza dell’Amministrazione alle famiglie colpite dall’incendio. Questo provvedimento della Giunta vuole essere un ulteriore attestato di attenzione». 

Attualmente deve essere ancora deciso quale dei tre progetti offerti gratuitamente dagli studi dei famosi architetti Alfonso Femia, Alessandro Scandurra e Stefano Boeri (nella foto in alto, in questo ordine partendo da sinistra) sarà utilizzato per riqualificare e ristrutturare l’edificio.

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