Intervista a Luisa Gerosa, assessora all’Educazione ed Istruzione del Mu5: «Educazione e politiche sociali: per il Municipio 5 sono sempre al primo posto»
«Le scuole sono la grande risorsa del nostro territorio, per tutti, non solo per famiglie e studenti». Ci accoglie così Luisa Gerosa, assessora all’Educazione ed Istruzione del Municipio 5, palesando sin dai primi attimi di
«Le scuole sono la grande risorsa del nostro territorio, per tutti, non solo per famiglie e studenti». Ci accoglie così Luisa Gerosa, assessora all’Educazione ed Istruzione del Municipio 5, palesando sin dai primi attimi di questa intervista la sua passione per la scuola e l’insegnamento. D’altronde non poteva essere altrimenti, visto che alla scuola ha dedicato gran parte della vita. Insegnante di Italiano, Storia e Geografia e poi vicaria della Dirigente Scolastica proprio nella media di via Tabacchi, insegnante volontaria di italiano alla comunità per minori Oklahoma e, una volta in pensione, attiva a tempo pieno nella politica territoriale, proprio sui temi dell’educazione e delle politiche sociali. «Temi che questo Municipio -ci tiene a sottolienare l’assessora – ha messo sempre al primo posto, qualunque fosse l’orientamento politico di Consiglio e Giunta».
Assessora Gerosa, come è partito l’anno scolastico?
«Con entusiasmo per la fine delle limitazioni sanitarie dovute al Covid e con i piccoli e grandi problemi di sempre».
A quali problemi si riferisce?
«La popolazione scolastica del Municipio è composta da studenti di fasce sociali molto diverse e ogni scuola vive problematiche differenti. Di fronte alle complessità, le nostre scuole si attivano con sempre nuove iniziative di carattere didattico ed educativo. Come Municipio le supportiamo con i fondi per il Diritto allo studio, che promuovono l’inclusione degli studenti e con progetti che integrano l’offerta curriculare, su temi importanti che mirano al benessere degli studenti e allo sviluppo della comunità educante».
Per esempio?
«Oltre ad iniziative come lo Sportello psicologico per contrastare il disagio giovanile, diamo sostegno alle scuole e alle famiglie per organizzare i doposcuola e tenere corsi di lingua italiana. Il Gruppo Minori del tavolo territoriale delle politiche sociali ed educative raccoglie insegnanti, genitori, realtà del terzo settore che con le scuole collaborano attivamente. Per rinforzare ulteriormente la conoscenza della nostra lingua da parte dei ragazzi stranieri che frequentano le scuole elementari, medie e superiori abbiamo appena organizzato corsi pomeridiani di Italiano Lingua 2 nelle scuole dove gli studenti di nazionalità non italiana sono più numerosi. Un altro problema che pesa sui nostri ragazzi è l’abbandono scolastico. Per contrastarlo e favorire una scelta il più possibile consapevole della scuola superiore realizzeremo in novembre un campus, in cui gli studenti potranno incontrare docenti e studenti degli istituti superiori. È il primo passo di un progetto più ampio che vede l’orientamento scolastico come un processo che accompagna il curriculum scolastico nei diversi ordini di scuola, anche per i ragazzi diversamante abili».
C’è un’attenzione per i diversamente abili?
«Sempre in tema di orientamento scolastico già da anni ci occupiamo dei ragazzi diversamente abili, che con ancora più difficoltà si inseriscono nelle scuole superiori, soprattutto quando trovano scuole meno attrezzate per accoglierli. Per dare a tutti i ragazzi pari diritto di scelta stiamo organizzando incontri con i dirigenti delle scuole superiori, per favorire uno scambio di esperienze e buone pratiche didattiche. Da parte nostra, come Municipio, finanziamo già da qualche anno per i ragazzi diversamente abili che presentano maggiori difficoltà un affiancamento per i primi mesi di scuola superiore, in modo da rendere più semplice la conoscenza reciproca e quindi l’inserimento. A fronte delle aumentate difficoltà economiche di molte famiglie, abbiamo stanziato 15mila euro che serviranno per assegnare tessere di acquisto da 50 euro, per libri e materiale scolastico. Siamo inoltre molto attenti al tema del bullismo e del cyberbullismo partecipando e sostenendo le azioni dell’Osservatorio».
Qual è la situazione degli edifici scolastici?
«Il Municipio dovrebbe avere un ruolo più forte per quanto riguarda l’edilizia scolastica; fino ad ora si limita a proporre annualmente le priorità di interventi, in accordo con il settore dell’assessorato all’Educazione. Quest’anno abbiamo indicato la necessità di interventi nelle scuole di via Tabacchi e Gentilino, via Heine, via Bognetti e nella scuola dell’infanzia di via Cassoni. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria è MM che la gestisce, attraverso una piattaforma condivisa con i Dirigenti scolastici. Detto questo, rileviamo che c’è un forte ritardo nell’attuazione degli interventi, dovuto al lockdown, alle difficoltà nel reperire le materie prime e all’aumento dei costi delle stesse. A questo si aggiunge la vetustà di molti edifici, alcuni bellissimi ma centenari, e degli impianti, in particolare quelli di riscaldamento. Per questo come Municipio monitoriamo costantemente la situazione, per seguire i lavori in corso e sollecitare interventi appena si rendono necessari».
Scuola di via Brunacci.
Quali sono i lavori in corso?
«Sono appena iniziati i lavori di manutenzione straordinaria sul plesso scolastico posto tra le vie Balilla, Gentilino e Tabacchi, di proprietà di Città Metropolitana. Qui si è partiti con il rifacimento delle facciate, cui seguiranno la sostituzione degli infissi e interventi sui servizi. L’altra scuola interessata dai lavori di restauro conservativo è il plesso scolastico di via Brunacci, dove l’anno scorso è stato sistemato lo spazio esterno, per accogliere genitori e bambini all’ingresso e all’uscita da scuola. In questa scuola, a luglio, sono terminati i lavori sulla parte dell’immobile che interessa la scuola dell’infanzia, mentre in estate sono iniziati quelli che riguardano la parte dell’edificio che ospita la primaria, interventi che verranno svolti per settori, in modo da non interrompere le attività didattiche. Lavori però che sono a rischio. L’impresa che ha vinto l’appalto ha chiesto una revisione dei costi, a seguito degli aumenti dei prezzi delle materie e dell’energia. La nostra speranza è che questo non ritardi o fermi i lavori».
E i progetti futuri, quali scuole riguardano?
«Sono state stanziate le risorse, attingendo in buona parte ai fondi del Pnrr, per l’abbattimento e la ricostruzione della scuola media di via Pescarenico, al quartiere Torretta, e della scuola dell’infanzia di via Sant’Abbondio, al quartiere Chiesa Rossa. Qui verrà studiato un progetto per consentire l’integrazione e la continuità didattica con la vicina scuola materna, che sarà anch’essa interessata da interventi. Da settembre del 2021 è chiusa la scuola elementare di via Vallarsa, al Vigentino, perché non più sicura. Gli uffici tecnici del Comune hanno valutato troppo oneroso e poco lungimirante sistemarla, per cui sarà abbattuta e ricostruita. Attualmente i bambini sono ospitati in una scuola nel Municipio 4».
C’è poi il tema della scuola per i nuovi insediamenti tra via Amidani, Antegnati e Monti Sabini.
«Una nuova scuola nell’area delle vie Monti Sabini, Amidani e Antegnati è certamente necessaria, anche perché le scuole elementari Wolf Ferrari e Toscanini del Vigentino sono già in sofferenza. Come Consiglio municipale abbiamo espresso il nostro parere sull’intervento immobiliare di Monti Sabini, prossimo a essere messo a bando, per la realizzazione di una scuola media, ordine di scuola che potrà essere modificato, in base alle esigenze che si prospetteranno nei prossimi anni. Chiederemo che venga progettata con criteri innovativi e che contenga una palestra, realizzata in modo che possa essere utilizzata in autonomia anche dai cittadini, in orario extrascolastico».
Intanto però la scuola dell’infanzia di via Baroni 85 chiude…
«La scuola dell’infanzia di via Baroni 85 è stata chiusa per decisione dell’assessorato perché il numero di bambini iscritti era troppo basso per garantirne la sostenibilità. I bambini sono stati spostati nella vicina struttura di via Baroni 45, che ha spazi inutilizzati e belli. Una scelta che non è stata solo dettata dalla necessità di razionalizzare i costi, ma anche da considerazioni educative, perché una scuola funziona quando è una comunità, popolata da molti bambini ed educatori, che tessono tra loro relazioni. Contestualmente la scuola di via Baroni 85 diverrà uno spazio per gli adolescenti e i giovani del quartiere. C’è già stato un incontro con le realtà del territorio, per spiegare il progetto e raccogliere proposte di utilizzo degli spazi. Si è parlato di progetti musicali, di sport, di teatro, di spazi per studiare e lavorare. Tutti da pensare con i giovani che ne siano protagonisti. Per partire subito il Comune farà un avviso pubblico per un affidamento ponte per un anno. Nostro obiettivo è avere nel giro di pochi mesi la scuola di via Baroni popolata di giovani e di nuove energie».
La scuola di via Baroni 45.