Intervista all’assessore Gabriele Rabaiotti su case sfitte, sgomberi, stanziamenti e ristrutturazioni
L’avventura di Mm Casa, gestore del patrimonio Erp del Comune Milano, riavuto indietro da Aler Milano dopo oltre un decennio, è iniziata nella primavera del 2015, con 1.800 scatoloni di documenti da decifrare, abbandonati in un
L’avventura di Mm Casa, gestore del patrimonio Erp del Comune Milano, riavuto indietro da Aler Milano dopo oltre un decennio, è iniziata nella primavera del 2015, con 1.800 scatoloni di documenti da decifrare, abbandonati in un magazzino di Liscate. Una massa di atti a testimonianza di un patrimonio immobiliare in sfacelo, composto da 28.791 abitazioni, 8.732 posti auto e 1.226 negozi, con solo l’11% degli edifici considerato in condizioni “soddisfacenti”. E con circa 2.500 alloggi vuoti per mancanza di risorse per le ristrutturazioni e 1.700 occupati abusivamente. Un’eredità pesantissima, lasciata dalla Regione Lombardia sulle spalle del Comune e dei suoi cittadini, in ragione di scelte scellerate compiute nel 2009 dall’allora sindaca Letizia Moratti, che affidò la gestione del patrimonio Erp comunale ad Aler dopo averlo tolto alle società Romeo Gestioni, Pirelli Re Property e Gefi Servizi Immobiliari, a cui si era rivolto il sindaco Albertini nel 2003.
A poco più di tre anni dall’inizio della gestione Mm molto è stato fatto, ma la strada da percorrere è ancora tanta, al punto che l’obiettivo di Sala di rimettere in circolo tutti gli alloggi sfitti e riassegnare quelli occupati, nonostante gli sforzi, è ancora lontano.
Sul fronte sicurezza le nuove occupazioni in questi tre anni sono state circa 160, gli sgomberi, in flagranza e programmati, oltre 1.200. In calo anche i tentativi di occupazione, ormai prossimi a zero. Gli alloggi ristrutturati e poi riassegnati sono stati nel 2015, a fronte di 2.918 case vuote, 561; nel 2016 appena 332. Nel 2017, l’anno in cui la programmazione degli anni precedenti ha iniziato a dare risultati i numeri sono migliorati.
Per saperne di più abbiamo incontrato l’assessore ai Lavori pubblici e alla Casa Gabriele Rabaiotti.
Sopralluogo in via Feltrinelli 16
Quanti sono gli alloggi ancora da sistemare?
«A fine 2017 gli alloggi vuoti erano circa 3.800, anche perché attraverso il censimento sono emerse situazioni nuove di cui non si era a conoscenza. Ragionevolmente arriveremo a fine mandato, avendo reso disponibili tutti gli alloggi vuoti e dovendo gestire solo il normale turn over, che comunque oscilla tra i 500 e i 600 alloggi all’anno. E questa sarà poi l’attività ordinaria».
Quali le risorse che il Comune ha messo a disposizione?
«Per la ristrutturazione degli alloggi vuoti l’obiettivo del Comune è investire 90 milioni in 4 anni. Per gli anni 2016-2017 lo stanziamento è stato di 56,5 milioni. Per dare un’idea dello sforzo compiuto, basta dire che Regione Lombardia per il 2017 ha dato ad Aler per il recupero degli alloggi sfitti 10 milioni di euro».
Come procedono gli interventi?
«Nel 2017 abbiamo ristrutturato e assegnato 1.171 alloggi. Altri 240 saranno sistemati entro gennaio. Entro il primo trimestre del 2018 ne metteremo a disposizione 450. A regime, per recuperare il pregresso e gestire il turno over, dovremo superare le mille ristrutturazioni e assegnazioni all’anno».
Un numero enorme di alloggi, intendete farvi “aiutare” da qualcuno?
«Stiamo coinvolgendo altri soggetti nella sistemazione e ricollocazione di alcune tipologie. Lo facciamo abitualmente nei condomini misti, in cui la proprietà non è interamente pubblica e il numero di appartamenti non è alto, per permettere a realtà del terzo settore di poter intervenire. Il bando al Vigentino appena uscito è di questo tipo ed è già il quarto. Interesserà 13 alloggi, tra largo Caccia Dominioni, via Ada Negri e via Ghini. Ne abbiamo fatti di simili nei quartieri Niguarda, Ungheria e Giambellino. Il prossimo sarà alla Barona, in via Rimini. Gli alloggi vengono dati per 20 anni al soggetto aggiudicatario, che si fa carico della ristrutturazione, il cui costo medio oscilla tra i 10-15 mila euro. Il Comune, dal canto suo, chiede all’operatore un canone forfettario di 20 euro al mese».
Nelle settimane scorse si è letto che avete trovato duemila alloggi fantasma.
«Uno dei problemi principali dovuti al passaggio di gestione da Aler a Mm è stato il censimento dell’utenza. Un lavoro enorme che oltre ad aggiornare migliaia di posizioni, ci ha permesso di scoprire che circa 2mila alloggi risultavano assegnati a inquilini deceduti o a persone a cui l’appartamento era stato lasciato, senza alcuna registrazione. Si tratta in parte di alloggi da sistemare, che ha aumentato il volume degli interventi, per i quali bisogna ripensare a un nuovo stanziamento».
Giovanni Fontana
(gennaio 2018)
Altri temi: l’assessore risponde
Presentazione del piano di gestione delle case popolari
RISCALDAMENTO DI CASE E SCUOLE
Sulle case del Comune gestite da Mm c’è un programma di interventi da 3milioni e 700mila euro per eliminare tutte le caldaie a gasolio, entro il 2018. «Per la prossima stagione invernale le case del Comune avranno impianti a metano, più performanti e puliti». Più complessa la questione nelle scuole «Abbiamo incontrato nelle settimane scorse Engie, la multinazionale francese, che ha avuto in carico, con un contratto Consip, fino al 2020 tutti gli edifici pubblici – ha spiegato l’assessore –. A loro abbiamo chiesto un programma di manutenzione straordinaria durante il periodo natalizio e in generale su tutti gli impianti, per evitare che alla riaccensione delle caldaie, si presentino problemi. In generale stiamo investendo molto sulle scuole. Abbiamo stanziato finanziamento di circa 7,2 milioni per la manutenzione ordinaria. Per la manutenzione straordinaria, che viene decisa assieme ai Municipi, abbiamo messo a bilancio circa 20 milioni».
MANUTENZIONI URGENTI ALLA SCUOLA SAN GIACOMO E ALLA PERTINI
Serramenti che cadono e un ragazzo ferito alla media Pertini di via Boifava e tubazioni rotte alla elementare di via San Giacomo, come intervenire? «Nel prossimo appalto di manutenzione straordinaria, se il Municipio 5 avrà dato priorità all’intervento, i lavori per la sostituzione dei serramenti della Pertini partiranno sicuramente prima dell’estate – ha affermato l’assessore Rabaiotti –. Per la questione della perdita dei tubi di scarico e di una fogna nelle cantine della San Giacomo, dopo un sopralluogo, trattandosi di manutenzione ordinaria, abbiamo fatto un primo intervento durante la pausa natalizia». Intervento però, ci dicono dalla scuola, non ha risolto il problema.
CENSIMENTO: POPOLAZIONE ANZIANA NELLE CASE DEL COMUNE
Il censimento, compiuto sull’80% degli inquilini e alloggi delle case popolari del Comune gestite da Mm (mille dei quali con visite domiciliari a inquilini con difficoltà di movimento), ha confermato una situazione sociale difficile. Il 53% dei nuclei è formato da over 65, mentre solo il 17% conta un minore. L’anzianità della popolazione ha determinato che il 32% dei nuclei familiari ha almeno una persona invalida e il 46% è composto da una sola persona. Infine il censimento ha rivelato 400 persone in stato di forte bisogno, segnalate ai Servizi sociali. Per quanto riguarda la popolazione straniera la percentuale è del 22%, in gran parte provenienti da Egitto, Marocco e Filippine. Il 20% di coloro che non si sono presentati al censimento, circa 1.500 nuclei, sono da attribuirsi a occupazioni abusive o a posizioni che non hanno più i requisiti per risiedere in un alloggio popolare.
RINGHIERA, LAVORI AL VIA IN ESTATE
I primi interventi sul Teatro Ringhiera partiranno quest’estate e interesseranno il piano terra, che deve essere consolidato, ma che comunque – ha detto l’assessore Rabaiotti – «non ha problemi di cedimenti». Gli altri interventi di adeguamento della struttura, ha continuato Rabaiotti «verranno fatti in seguito, sulla base delle indicazioni che riceveremo dall’assessorato alla Cultura. In ogni caso prima dell’apertura, che prevediamo per la stagione 2018-2019». Alla nostra richiesta di spiegazioni sul motivo per il quale l’intervento di consolidamento non era stato previsto per tempo, viste anche le condizioni note di precarietà della struttura, la risposta dell’assessore è stata: «Non glielo so dire, noi siamo intervenuti quando ci è stata segnalata l’emergenza. Io non avevo avuti segnali precedenti».
MOROSITÀ NELLE CASE POPOLARI DEL COMUNE GESTITE DA MM
Il piano di rientro per gli inquilini morosi, che prevede fino a 120 rate, viene esteso anche alla bollettazione straordinaria 2017, quella relativa ai conguagli canoni degli anni tra il 2012 e il 2015 e ai conguagli oneri accessori del 2014 e 2015, con scadenza marzo 2018. Il piano di rateizzazione era già stato modificato, portando il numero delle possibili rate da 24 a un massimo di 120, con una delibera di Giunta del luglio scorso approvata anche dal Consiglio comunale in ottobre, che però riguardava esclusivamente la morosità maturata fino al 31 dicembre 2016. Adesso, invece, con una mozione presentata nella seduta di Consiglio, viene inclusa anche la bollettazione2017. L’Amministrazione e il gestore informeranno gli inquilini su tempi e modalità di accesso al piano di rateizzazione entro il 30 aprile 2018.
G. F.
Longobardi 22 Gennaio 2018
Buongiorno, mia madre è morta quasi sei anni fa ,ed io ho consegnato la casa,dopo tutti questi anni,con MM ho ancora tutta la partita contabile aperta,forse perchè devo avere io qualcosa indietro. com’è possile in una città come Milano?, e non riesco a parlare con un dirigente di MM per chiudere dopo sei anni .Ps: qualcuno mi può aiutare a chiudere questa ferita,e per fortuna siamo persone oneste che abbiamo sempre pagato.