Intervista a Boris Veliz: «L’arte è terapeutica, aumenta l’autostima e il benessere sociale»

Internazionale, aperta e multiculturale. Vetrina per chi vuole dimostrare il proprio talento, l'eccellenza, la intraprendenza. Un telo dove chi fa Street art può colorare il proprio mondo e quello degli altri, trasformando i muri in vere opere

Murales Boris VelizInternazionale, aperta e multiculturale. Vetrina per chi vuole dimostrare il proprio talento, l’eccellenza, la intraprendenza. Un telo dove chi fa Street art può colorare il proprio mondo e quello degli altri, trasformando i muri in vere opere d’arte a cielo aperto. Questa è Milano per Boris Veliz, ecuadoregno di nascita, dai suoi undici anni di età a Milano. Città che ha accolto lui e la sua famiglia. Che gli ha permesso, grazie anche alla sua caparbietà, di coltivare il suo talento. Boris ha appena concluso, con il massimo dei voti, un percorso di studi presso l’Accademia delle Belle Arte di Brera, con indirizzo magistrale in scenografia per il cinema e la televisione. Ha sempre lavorato nel ambito artistico, culturale, educativo specialmente con i giovani.

«Le immagini surreali, simboliche, leonardesche, rappresentano l’uomo, dalla nascita alla famiglia, dall’handicap alla anzianità. Temi collegati da un filo rosso che metaforicamente è il filo della vita, che ci collega gli uni con gli altri». Ci dice Boris.

Boris Veliz gruppoIl progetto mira ad avere uno sguardo educativo, terapeutico e pedagogico nell’ambito dell’arte di strada. È stato organizzato dalla cooperativa Comin (Coop. Sociale di Solidarietà) ed è iniziato con un work shop di incontri di formazione sulla Street art e tecniche di realizzazione di graffiti e murales.

«Mi affascina riuscire a contribuire alla formazione di altri ragazzi e adulti cercando di restituire quello che ho ricevuto nella mia esperienza in Italia e a Milano – continua Boris, spiegando la sua estetica –. Credo nel valore terapeutico ed educativo delle diverse forme espressive dell’arte sia per la propria autostima che per il benessere sociale più generale.Nel mio lavoro come muralista e street artist ho potuto a fare interventi mirati per riqualificare e abbellire spazi esterni ed interni, perché mi ha sempre colpito come il cambiamento dei luoghi riesca a sollecitare diversi pensieri e relazioni tra le persone».

Nell’ambito scenografico Boris è stato professionalmente coinvolto in spot pubblicitari, cortometraggi e trasmissioni televisive come Camera Cafè. Di recente, ha presentato una mostra dal titolo ‘Ritratti metropolitani – La metafora di un viaggio’, che ha avuto molto successo ed è stata esposta in molte biblioteche milanesi e dell’hinterland, compresa Chiesa Rossa.

«Durante i miei viaggi in metropolitana faccio dei ritratti dal vivo sui ticket dei mezzi pubblici. Questi disegni donano una vita artistica a questi oggetti comuni che altrimenti diventano semplice spazzatura».

Il grande murales sarà completato in agosto. Chiunque può recarsi in via Pimentel per conoscere Boris e il suo team «Vi mostreremo come uno spazio può cambiare volto con l’arte e il lavoro delle persone. Vi Aspettiamo»

Ana Mancero
Redazione MilanoMondo – Gps
(Giugno 2019)

 

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

Recensioni
1 COMMENTO
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    Luigi 6 Giugno 2019

    Boris oltre che un bravissimo ragazzo ha un grande talento è sicuramente diventerà qualcuno

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