Iscrizioni agli asili: protesta dei genitori per i vincoli Covid. Come recuperare 3000 posti tra nidi e materne?
Preoccupazione di migliaia di genitori per la temuta esclusione di tremila bimbi ufficialmente accettati ad aprile e ora esclusi dalle graduatorie per via della riduzione del 10% dei posti a causa dei distanziamenti legati al
Preoccupazione di migliaia di genitori per la temuta esclusione di tremila bimbi ufficialmente accettati ad aprile e ora esclusi dalle graduatorie per via della riduzione del 10% dei posti a causa dei distanziamenti legati al Covid. Tale ridimensionamento della capienza “è dovuto alle norme anti contagio per garantire la sicurezza di bambini ed educatori. Stiamo comunque mappando tutti gli spazi per ricavare più posti possibili» dicono al Comune. L’assessore all’Educazione, Laura Galimberti avverte che in assenza di indicazioni precise da parte della Regione e dell’Ufficio scolastico regionale la capienza di nidi e materne, causa distanziamento per il Covid, sarà ridotta del 10 per cento, pari quindi a tremila bambini.
Cosa è stato fatto finora per gli asili e nidi per il prossimo anno? Le dimensioni del problema lo aveva presentato direttamente il Sindaco Giuseppe Sala in uno dei suoi consueti video, il 10 luglio: «Il Comune accoglie ogni anno 30 mila bambini e quest’anno sono arrivate richieste di nuovi ingressi per 11mila bambini. Purtroppo è impossible dare una risposta perché finora da una parte il governo ha emanato solo delle linee guida, purtroppo ancora generiche, dall’altrala Regione non ha stabilito ancora le regole da applicare relativamente al distanziamento e al tema degli orari. A Milano, oltre alle classiche otto ore c’è un pre scuola e un post scuola per aiutare i bambiniı». Su richiesta del Sindaco, l’assessora Laura Galimberti ha quindi sollecitato alla Regione Lombardia e all’Ufficio regionale scolastico una risposta alle proposte avanzate e alla richiesta di linee guida precise per poter dare alla famiglie riposte sicure entro la metà del mese. Di sicuro c’è l’impegno del Sindaco a reperire nuove soluzioni«Non sono tipo da fare promesse al vento, ma questa vi prometto che la risolveremo. Ci stiamo lavorando con estrema serietà, stiamo vedendo plesso scolastico per plesso scolastico come possiamo fare e sono convinto che potremo confermare di accogliere tutti e io sarei felice di andare nei nidi e nelle scuole per l’infanzia una per una a settembre». È successo così anche per la Summer school, «quando per aiutare soprattutto i genitori che devono lavorare in presenza negli uffici, sono stati recuperati 130 luoghi del comune mentre attraverso il sistema di oratori, centri sportivi, volontariato e servizi privati sono stati messi a disposizione altri spazi recuperando 500 luoghi arrivando ad accogliere quasi tutti i bambini della fascia 0/6 anni».
Le proposte del Comune
Per garantire la creazione di gruppi stabili e favorire la relazione dei bambini con lo stesso educatore (come previsto dal ‘Piano scuola’), il Comune ha proposto di creare tre diversi gruppi, stabili al loro interno: uno di pre-scuola, uno di post-scuola e uno senza servizi prolungati. Se questa configurazione non fosse possibile, il Comune dovrà sospendere i servizi che consentono ai bambini di prolungare la permanenza a scuola oltre l’orario previsto dalla norma – che per le scuole dell’Infanzia è di 8 ore e per i nidi di 9 ore di servizio giornaliero.
In assenza di indicazioni precise, il Comune dunque dovrà applicare diverse soluzioni restrittive, come per esempio ridurre fino a 22 bimbi la capienza delle sezioni che ne ospitano 25 e garantire uno spazio di 1,8 metri quadrati per ogni bambino. In tal modo la capienza diminuirebbe di circa il 10% (ossia i 3mila posti) tra nidi e Infanzia. Ma l’impegno esplicito del Sindaco è quello di cercare comunque di recuperare tutti gli spazi possibili, valutando le capienze degli edifici e anche la possibilità di utilizzare prefabbricati nei casi più complessi, per esempio in presenza di lavori. Con l’obiettivo di organizzare servizi di qualità e dare il prima possibile indicazioni puntuali alle famiglie sul funzionamento e sulla capienza dei servizi educativi dedicati alla fascia 0/6 anni.
All’acuirsi delle proteste dei genitori spaventati dall’idea di non poter inserire i bambini nei nidi o nelle scuole dell’Infanzia il Sindaco, senza girarci attorno, Sala ha ribadito che se finora non è stato possibile confermare l’iscrizione a tremila bambini, il suo massimo impegno è perchè tutti i bimbi possano usufruire delle strutture, ma che lo stesso impegno lo deve avere verso chi dovrà assumere. Tenendo presente quanto asserito tre giorni fa dalla ministra dell‘Istruzione Lucia Azzolina durante una visita lampo un istituto comprensivo di Milano, che non ci sarà nessun distanziamento alle materne: “Daremo più organico per quanto riguarda il personale. Noi ce la facciamo a riaprire a settembre, non servono solo gli allarmismi ma le proposte, lavorare a testa bassa con molta umiltà e portare risultati a casa. Anche le scuole dell’infanzia riapriranno a settembre e restituiremo la socialità ai bambini”. Per stamattina è atteso l’incontro urgente convocato da Sala con i sindacati dei lavoratori della scuola.
Qui l’appello di Sala alle famiglie
Nidi e scuole dell’infanzia.
Pubblicato da Beppe Sala su Mercoledì 22 luglio 2020
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