L’appello di Mahmood ai coetanei, Sala revoca l’ordinanza sulla movida, ieri sera a Otto e mezzo
«Mahmood, quale consiglio dà al sindaco Sala?» domanda Lilly Gruber a Otto mezzo. «Su cosa dovrebbe fare attenzione in questa fase di rilancio, di ricostruzione che sarà comunque molto difficile come lo stesso Sala avverte?»
«Mahmood, quale consiglio dà al sindaco Sala?» domanda Lilly Gruber a Otto mezzo. «Su cosa dovrebbe fare attenzione in questa fase di rilancio, di ricostruzione che sarà comunque molto difficile come lo stesso Sala avverte?» Mahmood saggiamente preferisce mettersi allo stesso livello dei suoi coetanei, quelli della movida che si aggregano sui navigli e più che un consiglio al sindaco «che sta facendo un ottimo lavoro, preferisco parlare direttamente ai mie coetanei chiedendo di rispettare le regole, perché se Milano sta migliorando è anche grazie al sacrificio che tutti noi abbiamo fatto fino ad oggi nel rispetto di coloro che hanno rischiato la vita come i medici e di coloro che purtroppo ci hanno lasciato». Alla domanda se fosse d’accordo sull’ordinanza che vieta l’asporto di alcolici dopo le 19.00, che il sindaco Sala impose una settimana fa, arrabbiatosi dopo la pubblicazione delle foto della movida sui navigli, la risposta di Mahmood «Sì sì, anche se gli alcolici uno può prenderli anche prima…» è interrotta dal sindaco Sala che avverte di aver appena cancellato l’ordinanza «giusto un’ora fa, anche perché quando vedi in piazza i cosiddetti gilet arancioni a Milano o le scene di ieri a Roma (ndr: le manifestazioni di Salvini e Meloni e degli estremistici destra dove sono state violate con disprezzo tutte le norme anti contagio, dall’assembramento alla mascherina ridotta a souvenir) come faccio a dire ai ragazzi ‘voi rimanete a casa’? O facciamo tutti la nostra parte e tutti siamo con le stesse regole, o non è che i più forti si possono permettere e chi è meno difeso come i giovani pagano pegno, quindi io l’ho cancellata».
In realtà l’ordinanza di revoca “con effetto immediato”, pubblicata solo un’ora prima sull’Albo, era stata presa in mattinata in Prefettura in base alla relazione della Polizia locale redatta il 3 giugno, e anticipata dalla vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Anna Scavuzzo, durante il Consiglio comunale riunito in collegamento video. L’ordinanza di revoca è stata decisa perché “la cittadinanza ha acquisito una maggiore consapevolezza e responsabilità in ordine al rispetto del divieto di assembramento, all’obbligo dell’uso dei dispositivi di protezione individuali (mascherine), e in genere all’osservanza delle misure igienico-sanitarie”. Quindi riconosce che “la maggior parte di cittadini spontaneamente evita il formarsi di assembramenti osservando la distanza interpersonale e l’uso dei dispositivi di protezione individuale, quindi dimostrando una maggiore consapevolezza che la contestuale presenza di più persone in un determinato contesto urbano aumenta il rischio del diffondersi del virus Covid-19”. Infine dà atto che “i gestori degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi si sono attivati nel fare osservare la distanza interpersonale e le altre misure di sicurezza onde evitare il formarsi di assembramenti all’interno e all’esterno dei loro locali; infatti da sopralluoghi effettuati dagli uffici della Polizia Locale è risultato che solo a otto esercenti sono stati erogate sanzioni, cosi come risultante dalla relazione depositata in atti e sopra richiamata”.
Infine non essendo state adottate ulteriori misure limitative agli spostamenti interregionali, anche limitatamente a specifiche aree del territorio nazionale, il Sindaco ha ritenuto “nel rispetto del principio di proporzionalità e adeguatezza, di dover procedere alla revoca della propria ordinanza n. 30/2020, essendo cessate le motivazioni per la sua adozione”. “Rimane salva – precisa – l’adozione di eventuali e successivi provvedimenti, in considerazione dell’evolversi della diffusione epidemiologica del virus Covid-19, delle verifiche periodiche sull’osservanza dei divieti e di eventuali nuove decisioni che potranno essere assunte dal comitato di ordine pubblico e sicurezza”.
In provincia di Milano le persone attualmente contagiate continuano a salire, anche se di poco: sono oggi 23.176 (+37 rispetto a ieri). Ma osservando i dati su periodi più lunghi, scopriamo che nell’ultima settimana i contagiati sono saliti a +202. e nell’ultimo mese sono stati +2942 (erano 20.234 il 3 maggio scorso).
A Milano città le persone attualmente contagiate sono ufficialmente 9.822 (+14) A Milano sono risultate positive altre 37 persone (ieri l’aumento era stato +45)
I tamponi: oggi sono stati effettuati 11.355, contro gli 8.676 di ieri (ma era festa). Il rapporto fra tamponi effettuati e numero di positivi trovati è 2,1% (ieri 2,2%).
L’appello di Mahmood ai coetanei e l’ordinanza revocata di Beppe Sala sulle bevande alcoliche da asporto dopo le 19.00, a Otto e mezzo, 3 giugno
L'appello di Mahmood ai coetanei e l'ordinanza cancellata di Beppe Sala sulle bevanda alcoliche da asporto dopo le 19.00, a Otto e mezzo, 3 giugno
Pubblicato da Francesca Mochi su Mercoledì 3 giugno 2020