L’architettrice Plautilla: lavorò per la famiglia Barberini, il Vaticano, la Corona di Francia e tanti altri

Nel maggio del 1614 un uomo accompagna la figlia sulla spiaggia di Santa Severa dove si è arenata una creatura chimerica. Una balena. Una visione che contribuirà a fare di quella bambina un’artista, apprezzata pittrice

Nel maggio del 1614 un uomo accompagna la figlia sulla spiaggia di Santa Severa dove si è arenata una creatura chimerica. Una balena. Una visione che contribuirà a fare di quella bambina un’artista, apprezzata pittrice e architettrice nel torbido splendore della Roma barocca. Giovanni Briccio è un genio plebeo, osteggiato dai letterati e ignorato dalla corte: materassaio, pittore di poca fama, musicista, popolare commediografo, attore e poeta. Bizzarro cane randagio in un’epoca in cui è necessario avere un padrone, Briccio educa la figlia alla pittura, la lancia nel mondo dell’arte come fanciulla prodigio, imponendole il destino della verginità.
Plautilla però, donna di umili origini, fatica a emergere nell’ambiente degli artisti romani, dominato da Bernini e Pietro da Cortona. L’incontro con Elpidio Benedetti, aspirante scrittore prescelto dal cardinal Barberini come segretario di Mazzarino, finirà per cambiarle la vita. Con la complicità di questo insolito compagno di viaggio, diventerà molto più di quanto il padre aveva osato immaginare per lei.

Melania Mazzucco ci porta dentro i fasti, gli intrighi, le violenze e miserie della Roma dei papi, e il fervore di un secolo insieme bigotto e libertino, per farci il ritratto di una straordinaria donna del Seicento, abilissima a non far parlare di sé e a celare audacia e sogni per riuscire a realizzare l’impresa in grado di riscattare una vita intera. “Tirar su una casa. Scegliere le tegole del tetto e il mattonato del pavimento. Immaginare facciate, logge, scale, prospettive, giardini. Per quanto ne sapevo una donna non l’aveva mai fatto”.
Plautilla non dimentica la passeggiata per vedere la balena sulla spiaggia di Santa Severa, e non dimentica ciò che le disse suo padre: “Le cose che non conosciamo, esistono da qualche parte. E noi dobbiamo cercarle, o crearle”. Celebri i committenti per i quali l’architettrice lavorò, tra gli altri la famiglia Barberini, il Vaticano, la Corona di Francia, che la resero protagonista della cultura artistica del suo tempo.
II sogno di Plautilla era quello di disegnare, progettare, costruire una villa sul colle che domina l’Urbe, il Gianicolo, avendo come luce guida quell’antica promessa fatta al padre quando era piccola. Plautilla fu la prima architettrice della storia moderna.
Melania Mazzucco, L’Architettrice, Einaudi,  pp. 556, € 22.

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